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Mi sveglio con gli occhi rossi e gonfi. Me ne accorgo guardandomi allo specchio. Non me ne ero accorta di aver pianto così tanto ieri sera. Piano piano realizzo il perché delle mie lacrime. Il messaggio. D'istinto prendo il telefono e controllo se mi ha risposto. C'è un messaggio. Mi faccio coraggio ancora mezza addormentata e leggo il messaggio. Mi ha risposto 20 minuti fa.
Scusami, mi ero addormentato ahah comunque.. Come stai??:)
L'immagine di lui che dorme mi provoca una fitta al petto.
Sto bene.. Digito. E tu??:)
Butto il telefono sulla poltrona bianca accanto al letto e mi alzo dirigendomi all'armadio. Tiro fuori una tuta, tanto per stare in casa e della calze di lana per essere sicura di non avere freddo.
Prendo i vestiti e mi dirigo in bagno. Sono solo le 8:30 del mattino. Mamma ancora dorme e Matteo è già partito per andare a lavorare da almeno un'ora. Mi lavo i denti e mi faccio la doccia. Mentre l'acqua scorre sulla mia pelle, penso a ciò che mi ha detto ieri mio fratello: Un giorno sarai felice. Magari non domani, non tra un mese o non tra due mesi. Ma un giorno potrai dire di essere davvero felice.
Sorrido e quasi ci credo. Anzi, ci credo davvero. Sarò felice, avrò accanto persone che amo e che mi amano. Avrò i miei periodi brutti ma mi rialzerò. Come devo fare ora. Spengo l'acqua e prendo il mio accappatoio appeso vicino alla doccia. Non so il motivo, ma tutte le volte che sono sotto la doccia penso, e non sempre penso in negativo. Mi guardo allo specchio e inizio a pettinarmi. Resto sempre più convinta che pettinarsi o farsi pettinare i capelli sia una delle cose più belle al mondo. Chiudo gli occhi e mi siedo sulla tazza, cullandomi nei dolci movimenti che ripeto in testa. Quando decido che i miei capelli sono pettinati abbastanza, mi asciugo e metto la tuta che ho preparato prima. Noto che la felpa comincia a starmi un po piccola, e mi dico che dovrò ritornare al centro commerciale, sperando di non trovare Luca. Ritorno in camera con i capelli ancora bagnati, sono troppo stanca per asciugarli e mi piacciono di più quando lo fanno naturalmente. Mi siedo sulla scrivania e comincio un po di compiti ma non prima di aver risposto a Luca. Mi ha scritto che sta bene e mi ha chiesto se ho novità. Che stupida conversazione, penso.
Nessuna novità.. Come al solito. Te invece?
Vorrei domandargli della "biondina perfettina" che ho visto con lui, ma non voglio sembrargli troppo invadente. O forse, semplicemente, non voglio sapere la risposta. Prendo il libro è il quaderno di inglese e svolgo una decina di esercizi. Guardo l'ora sul telefono e mi stupisco dato che sono le 11:30. Luca non mi ha risposto e non ho neanche sentito mamma alzarsi, sempre se sia svegliata. Mi avvicino alla sua stanza e la trovo ancora addormentata, quindi mi dirigo in cucina scendendo le scale piano per non svegliarla. Decido di preparare io il pranzo, così farò un favore a mamma. Cucino per me, mamma e Matteo un risotto agli asparagi e, come secondo qualche affettato. Alle 12:15, puntuale come sempre, Matteo entra in casa e si avvicina a me.
"Che profumino!!" Annuncia mentre mi bacia sulla guancia.
"Sorpresa! Ti ho preparato il tuo piatto preferito!"
"A cosa devo questa gentilezza? Al mio fascino? O alla mia simpatia?"
Io rido. "Smettila di prendermi in giro e vai a svegliare mamma"
Lui mi guarda, mi fa la linguaccia e si toglie la giacca buttandola sul divano.
"Vado subito signorina!" Esclama strappandomi un sorriso.
Nel frattempo preparo la tavola e metto il riso solo in due piatti, nel caso mamma volesse dormire di più. Sento mio fratello correre giù per le scale e gridare che tra 10 minuti mamma sarà pronta e che è molto felice che io abbia cucinato. Questo mi rallegra un po.. 'Mi fa sempre piacere fare qualcosa che rende felici le persone che amo. Io e Matteo ci sediamo ai soliti posti e cominciamo a mangiare.
"È squisito, bravissima"
Si complimenta per altre dieci volte mentre si ingozza. Io rido e finisco il mio piatto. Poco dopo mamma scende e comincia a divorare il riso come Matteo. Sono orgogliosa di me, mi fa piacere che sia piaciuto. Dopo poco suona il telefono di casa e mamma si alza per rispondere.
"Pronto?... Si sono io... È successo qualcosa?...COSA? E adesso sta bene? Santo cielo, si arriviamo!"
Io e Matteo ci scambiamo uno sguardo confuso e ci alziamo per andare incontro alla mamma.
"Mamma, che succede?" Chiede Matteo cauto. Lei comincia a correre cercando chissà cosa ed esclama: "il papà, ha avuto un incidente. Niente di grave, ma dobbiamo andare. Subito."





#Angolino personale
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La mia tempestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora