Capitolo 4

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Decidiamo tutti di andare a prendere un caffé da Starbucks. Derek cammina vicino a me e mi sfiora le nocche delle dita con il dorso della mano, mi guarda e mi sorride, non so se ricambiare il sorriso...ma si azzardo e abbozzo un sorriso, beh se si può chiamare così. Anna e Matty camminano a braccetto, ho sempre immaginato Anna felice con un ragazzo ma io? No, non sono degna d'avere una storia d'amore, sono troppo stramba e menfreghista.

"A cosa stai pensando?" mi chiede Derek, -scusa ma tu non leggevi nel pensiero?- penso

"A niente" dico mentendo "tu?" chiedo con curiosità.

Mi guarda ma non risponde, che abbia posto una domanda sbagliata? No, andiamo ho solo chiesto cosa pensa, forse pensa a cose brutte: ex? parenti morti? Parla cavolo, parla e non rimanere a fissarmi che mi metti solo in imbarazzo.

"Penso a noi due" risponde lui lasciandomi sconvolta, "cioè alle cose che abbiamo in comune" prosegue; questa volta sono io a restare zitta ad osservarlo, non so che dire...

"Ah, beh si abbiamo molte cose in comune" dico io balbettando, accidenti a me e alla mia stupida timidezza ma è anche colpa sua! Mi mette in imbarazzo. Ma chi prendo in giro, non è lui, sono io, troppo timida -respira Amelie, è solo un ragazzo molto sexy, ma è un ragazzo normale- dico a me stessa.

"Secondo me abbiamo più cose in comune di quelle che pensiamo" dice lui serio,

"Scusami e con questo che vorresti dire?"

"Lo scoprirai Amelie, credo che lo scoprirai molto presto" mi sussurra all'orecchio.

Mentre stavo per parlare sento Matty che urla a Derek di andare, non può andare devo chiedere dei chiarimenti! "Ciao, ci vediamo un'altra volta" mi dice lui baciandomi la guancia e subito dopo lo vedo accanto a Matty che stanno attraversando un vicolo stretto e buio. Chi sei Derek? E cosa vuoi da me?

Nel frattempo sento una mano sulla mia spalla, mi giro e vede che è Anna.

"Sembra che con Derek sia andata bene"

"Sì, cioè è un bravo ragazzo. E' simpatico"

"Forse tra voi potrebbe funzionare"

"Io?Con un ragazzo? Nah, voglio essere libera per ora!"

"Sei sempre la solita" mi dice Anna ridendo, le voglio molto bene e so che lei cerca di farmi uscire con dei ragazzi per il mio bene, crede che mi sento sola anche se non è così.

Andiamo nel parcheggio ed entriamo nella mia macchina, non è nuova o alla moda ma almeno cammina. Accompagno Anna a casa e mi dirigo verso la mia. Anna abita al in un quartiere lussuoso con delle villette a schiera mentre io abito nella vecchia casa di mia nonna. Decido di andare a prendere quei dolcetti che piacciono tanto a mia nonna così potrò portarglieli all'ospedale. Purtroppo sta avendo gravi problemi al cuore e deve rimanere lì per sorvegliarla, con queste cose non si scherza. Ritorno alla guida, mi volto e vedo una sagoma e sembra proprio che mi stia fissando. Mi fermo e cerco di guardare meglio ma proprio in quel momento la figura scappa. Che strano... Sicuramente avrò immaginato tutto, meglio tornare a casa.

Un angelo caduto dal cielo - La veritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora