MICKEY
Entriamo nella sua modesta casa e aspetto che mi permetta di sedermi. Non ho idea di cosa voglia dirmi, ma sono un po' preoccupato. Vorrà parlarmi di cosa poi? Di quando ho dato un pugno al marito? Di quando ho lasciato che il figlio dormisse da noi senza avvertenze?
《Siediti.》Mi indica il divano tappezzato. Okay, ammetto di essere incuriosito.
《Vuoi qualcosa da mangiare?》mi domanda poco dopo.
《No, voglio solo sapere del perché vuole parlarmi.》
《Diamoci del tu, okay?》
Annuisco un po' infastidito. Si vede che sta temporeggiando un po'.
Si siede affianco a me, sospira e accavalla le sue magre gambe.
《Michael...andrò dritta al punto.》si okay ma sei l'ansia 《Cosa hai in comune con Ezra? Cioè, ho il sospetto che abbiate qualcosa di nascosto.》Cazzo. Tutto avrei pensato, ma non che sapesse una parte della verità. Non posso dirle che siamo stati insieme, nel loro letto. E tanto meno voglio far entrare Ezra nei casini.
Potrei benissimo mentire, come potrei benissimo dire la verità.
L'opzione più corretta mi sembra la seconda.
《Nicole, prometti che sarai ragionevole?》
《Sarò ragionevole se ci sarà da ragionare. Se ad esempio avete rapinato una banca non penso ci sia molto da perdonare.》afferma ironicamente. Forse non le dirò mai che ho rapinato banche in passato.
《Non è questo. Ecco, io ed Ezra st..》
《Sembra che tu stia sudando.》
《No, non è niente. Fa solo caldo.》bugia. 《Ad ogni modo, io ed Ezra eravamo fidanzati al liceo.》
《Come...io sono sicurissima che non gli piacciono quel tipo di relazione, sai com'è, sta con una donna, ovvero me.》
《Forse non ti ha detto tutto nella vita. Comunque, quando ci siamo incontrati ha anche, ecco, cercato di avvicinarsi.》
Si alza di scatto. Sto dicendo tutto troppo in fretta probabilmente.
《Come avvicinarsi? Che maiale! Non sa di essere sposato?!》
《Capisco la tua ira ma, c'è ancora un altra cosa.》
《Non credo di farcela, è tutto così troppo veloce. Una notizia dopo l'altra.》
《Vorrei non dirtela ma non mi sembra giusto togliermi dai guai.》
《Togliermi? Cosa hai fatto?》
《Siamo stati a letto insieme, nel vostro letto, circa una settimana fa, se non di più.》
Mi tremano le mani. Adesso farà qualcosa di brutto, lo so.
Sospira guardando il resto del salone, ed incomincia a lacrimare.
《Nicole mi dispiace ma-》mi interrompe tappandomi la bocca.
《St-ta zitto. Non voglio sentir-rti, esci da casa mia!》
Mi libero della sua mano bagnata, dato che prima si è asciugata le lacrime.
《Ascoltami prima!》 Mi alzo di scatto contro di lei.
《Sono stato uno stronzo ma devi capire che lui non voleva dirtelo perché non si sarebbe sentito accettato!》
《Non mi avrebbe sposato altrimenti!》
《È stato stupido, lo so. È capisco che sei arrabbiatissima con me, ne hai tutto il diritto, cazzo!》
《V-va via, ti prego. Parlerò con lui non appena torna da Londra.》
《So che è difficile. Ian ha passato l'inferno, mentre mi vedeva baciare tuo marito in quel fottuto ospedale. E adesso me ne vado, hai perfettamente ragione su tutto.》
Sospiriamo entrambi, quasi stanchi.
《Sono stanca di sentire le stesse cose. È già la seconda volta che mi tradisce. Questa volta con un uomo. E credimi, lo giuro su chi vuoi che questa volta quello stronzo non la passerà liscia, per niente.》
《Ti ha già tradito in passato?》
《Si, con una dipendete dove lavora lui. Per quasi quattro mesi. Mi sono sentita così presa in giro. Ma l'ho perdonato per nostro figlio! E pensavo non l'avrebbe più rifatto ma mi sbagliavo. Che stupida che sono.》
《Mi...dispiace.》
Si alza dal divano e improvvisamente mi abbraccia. Ed è una cosa strana, perché sono stato a letto con suo marito.
《Adesso dovrei andare, mi dispiace. So che non mi perdonerai mai, e hai tutto il diritto di non farlo, a malapena ci conosciamo.》
《Sei una brava persona, Mickey. E anche se ti sei fottuto mio marito, e questo non lo perdonerò, sembri una brava persona con qualche eccezione.》
《Grazie per avermi reso una brava persona con qualche eccezione.》 Dico proculandole un lieve sorriso, ancora con il viso pieno di lacrime.
《Ciao, Nicole.》
Abbassa lo sguardo e mi ho la possibilità di andarmene, sapendo di aver spezzato il cuore di una persona.
Apro la porta ma prima di andarmene innalza una conversazione: 《Ezra ha detto che si è dovuto trasferire per un po' a Londra per aiutare un suo amico. Non ne sai niente?》
Per un attimo tutto mi torna in mente.
《A Londra, un suo amico. Dove precisamente?》
《PLS o una cosa simile.》
《Ma è un carcere. OH CAZZO...quel carcere.》
Tutto mi torna, perfino la cosa più improbabile.¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
Vi ho lasciato un po' sulle spine? Avete capito cosa è successo?
Scusate se il capitolo è molto corto ma era uno stacco tra i capitoli "calmi" a quelli "conclusivi".
Ebbene si, anche questo sequel sta finendo. Mancano circa due, massimo tre capitoli ed infine l'epilogo.
Ho già avvisato che ci saranno tre o quattro OS che racconteranno il futuro dei Gallavich, penso 10 anno dopo.Non uso più delle strofe di canzoni per iniziare i capitoli, l'ultima sarà la più importante, ovvero all'epilogo. Ancora devo programmarlo però.
SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO VOTATE E RECENSITE! ☆
Alla prossima
Giovanna xx
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Two hearts || Gallavich
FanfictionSequel di "Heart attack || Gallavich". Sono passati sei anni e Mickey ed Ian vivono la loro vita felicemente a Chicago. Hanno adottato Alex, undicenne che deve affrontare la prima media. A scuola, Alexander incontrerà Matty, un amico che diventerà...