All i want for Christmas is you

734 30 4
                                    

"All I want for christmas is you"
-- Mariah Carey

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
MICKEY - 24 DICEMBRE

《Mi manchi.》 Affermo subito.
《Perché sei qui?》
《Perdonami. Fallo per me》
Il rosso si volta verso l'albero di Natale addobbato, sorrirendo a malapena. I suoi occhi si illuminano d'un tratto, quasi fosse colpa dell'aria Natalizia.
O forse sono le luci che rendono tutto più splendente.

《Ian》lo richiamo e lui si gira verso di me quasi deluso.
《Mickey..non posso.》
《È stato un terribile sbaglio.》
《"Non ricapiterà più" non me lo dice adesso?》
《Stavo per dirlo》
《Ti ho preceduto. E comunque, sono amareggiato da ciò che hai fatto.》
《Non pensare solo a noi, Alex come farà senza di noi insieme?》
《Può vedere benissimo entrambi, anche se siamo separati.》
《Ma non è questo che vogliamo...》
《Chi te lo dice? Io sto bene senza di te.》 Questa frase mi fa stare malissimo. Non vuole avermi più tra i piedi, me lo immagino.
《Non farlo, per favore.》
《Mickey, va via.》

Una possibile lacrima bagna la mia guancia destra. Come se mi importasse d'altronde, ormai sono diventato sensibile. Questa situazione mi ha cambiato, devo ammetterlo. Non sono più il ragazzo sicuro e che da solo pugni ed insensibile. Lui mi ha cambiato e non intendo tornare come prima.
Lui ha reso di me una persona piu facile da amare, più dolce, e quello stronzo di prima può anche andarsene da qualche altra parte.
Lui mi sta guardando piangere. A Natale solitamente si ride, questa è una piccola eccezione.
《Mickey, non ha senso piangere.》
《E non ha senso lasciarmi》
《Oh, invece si. Tu stai piangendo senza una ragione, mentre ho i miei motivi per lasciarti, per sempre...
Dammi un altra possibilità, l'ultima.》
《Te ne ho date tantissime. A tutto c'è un limite.》
《D'accordo...dov'è Alex?》
《In cameretta a studiare. Lo chiamo?》
《Sì.》
Ian si allontana da me, e quasi sento la sua distanza. Entra nella stanza di nostro figlio e lo sta disturbando probabilemente. Pochi secondi dopo Alex esce dalla stanza quasi sorpreso, non mi avrà nemmeno calcolato in questi giorni.
《Papà!》 Mi abbraccia. Sento questa unione distante. Non ho mai ricevuto tantissimo affetto da parte sua in questi mesi.
《Alexander, tutto bene?》ovviamente, piango, di nuovo. Lui mi vede incuriosito.
《Perché piangi?》
《Papà se ne sta andando.》
《Questa è casa tua.》
Io ed Ian ci guardiamo, aspettandomi un suggerimento da parte sua. Ma abbassa la testa scontento.
《Lo so, ma cambio casa.》
《Tu stai ancora insieme a papà, vero?》
Rimango in silenzio sospirando.
Lui capisce e si arrabbia, tanto.
Si allontana da me e corre verso la stanza, quasi piangendo.
《Alex!》urlo invanamente.
Sbatte la porta, provocandomi del malore alle orecchie.
《Quindi, ciao.》 Fa Ian poco dopo.
Lo vedo poco convinto.

《Io...ti amo.
《Pensi che cambierà le cose?》
《No. Volevo solo precisarlo.》
Sono passati sette anni. Non mi interessa più》
Rimango in silenzio. Mi aspettavo un "anche io" ma evidente quel tradimento lo ha fatto soffrire troppo, e adesso non si ricorda più di quanto stavamo bene insieme.
《D'accordo...ciao》
Annuisce e abbassa la testa, quasi infastidito dalla mia presenza.
Mi volto verso la porta di mogano, sospiro e appoggio la mano sulla maniglia.
Deve fermarmi, deve farlo.
Dev'essere come nei film. La ragazza -in questo caso un ragazzo- sta per andarsene ma il fidanzato la ferma. Poi lei si gira, speranziosa, e i due si baciano, scordandosi tutto.

Dovrebbe essere così. Dovrebbe.
Giro la maniglia, ormai rassegnato.
Mi giro un ultima volta, e mi aspetto un sorriso. Ma nemmeno quello ottengo.
《Mi..Mi mancherai.》 Mormora lui.
《Se ti mancherò non farmi andare via...》
《Addio, Mickey.》 Abbassa lo sguardo, convinto che faccia meno male.
Apro la porta e strascino la valigia sul pavimento di legno rivestito da poco.
Chiudendo la porta, mi accorgo che Ian ha addirittura appeso il vischio e, come si dice, si deve dare un bacio a chi passa sotto al vischio. Noto subito che le mie scarpe fanno impronta sulla neve, e questo mi diverte, devo dire.
D'un tratto una voce familiare pronuncia il il mio nome.
《Mickey, aspetta》
Mi volto verso l'altro lato. Lui sorride, io sorrido. Lascio la valigia a terra, quasi buttandola e corro verso di lui. È un sogno. Lui non mi ha perdonato, è solo un bellissimo sogno.

Mi accorgo di far parte della realtà quando le nostre lingue si intrecciano. I suoi capelli incorcigliati tra le mie dita.
Non è un sogno.
Mi ricordo del vischio, stiamo sotto il vischio.
Il rosso poggia le sue mani sulle mie guance freddissime.

Ci stacchiamo, devo dire a malincuore.
Il freddo si trasforma in caldo, la neve in sabbia. Il tempo sembra essersi fermato quando ci guardiamo negli occhi.
《Entriamo, che ne dici?》
Annuisco sorridendo.
Alex interrompe i miei pensieri, devo dire contorti.
《Papà mi avevi detto una bugia prima!》
Urla festoso contro di noi.
《Entrate, e urgente!》
Nulla sembra difficile da affrontare adesso.
Entriamo nella calda casa -fortunatamente-. Con disgrazia noto che l'albero è a terra. E questo scatena l'ira di Ian.
《Ci ho messo due ore per finirlo! Chi è stato?》
《Il cane. Giuro》afferma Alex, lasciando un po' di timore nella risposta.
《Diciamo che è un segno. L'albero di Natale dobbiamo farlo insieme.》
Lui sorride e mi fa cenno di avvicinarmi all'abete ormai a terra.
Ian lo alza con fatica, devo dire che due metri non sono facili da gestire.

Le palline sono tutte a terra, fatta eccezione di alcune rimaste appese.
Vestiamo l'albero con i vari decori. Palline, luci, e decori vari. Alex sembra più adulto di Ian nell'addobbarlo, ho sempre notato che il Natale lo affascina particolarmente, forse fin da piccolo.
《E qui ci vuole una canzone!》annuncia il rosso.
Ian prende il suo telefono e grazie a spotify, ha l'occasione di premere la playlist che vuole.

《Mettiamo riproduzione casuale.》
Gli occhi di Ian si illuminano quando la voce di Mariah Carey ingombra la stanza.

All i want for Christmas is you.

《Alex! La conosci?》
《La stiamo facendo a scuola.》
Sorride maliziosamente.
Ian incomincia a ballare intorno la tavola.
《Chiamiamo qualcuno!》 Fa lui poco dopo.
《Chi?》
《Non lo so, Fiona, Lip, Mandy, Carl, Debbie, Kev e Veronica!》
《Tutto d'un tratto?》
Annuisce quasi ubriaco. Davvero, quando è troppo felice sembra abbia bevuto.
Ian si allontana dalla casa, suppongo a chiamare la gente citata prima.

Alex mi guarda, con un po' di timore. L'atmosfera si ferma d'un tratto.
《Alex, cosa c'è?》
《Perché papá non ti voleva perdonare? Cosa hai fatto?》
《Vedi, figliolo, ogni tanto i genitori sbagliano.》
《E tu come hai sbagliato?》
《Non ho voluto bene solo a lui, ecco.》
《Ed adesso?》
《Voglio bene a lui e a te.》
《Ah, quindi mi vuoi bene?》
《Ovvio! Chi ti ha smentito questa cosa?》
Il nostro discorso si interrompe all'arrivo della folla danzante.

《MICKEY!》 Grida Fiona.
《Fiona...》dico scontento.
《Ti sto sul cazzo? Cosa c'è?》
《Nessuno mi ha perdonato...perché dovresti farlo tu?》
《Uffa, sta zitto e balliamo!》

_____________________________

《Ian》sussurro.
《Si?》
《Tutta questa gente rimane qui a dormire?》
《Ormai stanno già tutti dormendo.》
《Ma è solo mezzanotte.》
《No, sono le 23.59.》
Tra un minuto è natale, wow.

Ian guarda i miei tratti del viso abbagliato.
L'orologio scatta.
《Auguri, Mickey》
《Auguri, Ian.》

Chiudo gli occhi. Domani è il gran giorno.

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

Lo so che siete sorpresi, lo so.
Ma dato che stiamo in tema natalizio ho pensato, perché non fare uno speciale natale?
Si suddividerà in due parti, la vigilia e il giorno di Natale.

Oggi tutti sono felici.
E mi dispiace di aver saltato tutte le feste e le gioie ma, questo era un momento esclusivamente Gallavich.
Il prossimo speciale, ovvero il giorno di natale, verrà narrato in terza persona, quindi nessuno sarà protagonista. Ovviamente i Gallavich verranno inquadrati maggiormente.

Pubblicherò l'altro capitolo prima di natale, penso il 23, eventualmente il 24.

SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO VOTATE E RECENSIETE E BUONE VACANZE! ☆

Two hearts || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora