year eleven

1.7K 223 9
                                    

Tutto era cambiato in quell'anno: ci eravamo trasferiti nuovamente, lui aveva cambiato lavoro ed era stato costretto ad andare via per dei mesi.
Dopo la lettera che ancora custodivo gelosamente nel cassetto della scrivania della nuova casa, vuota, bianca e prova di alcun ricordo.
Dopo qualche mese della sua assenza mi era stata recapitata una lettera da Singapore, dove il mio ragazzo stava lavorando:
Mia Cara,
La distanza ormai da qualche mese si sta facendo sentire e più il tempo passa più capisco che ormai il nostro rapporto non è più come prima, qualcosa tra di noi si è rotto, forse il mio lavoro, forse i tuoi occhi ormai non brillano più per me, - e qui un brivido mi percosse, lui l'aveva capito - ma penso dal profondo del cuore che questa relazione, se così si può definire, ormai ci serve più come una sicurezza per il futuro che come un legame reale. Penso che ad ogni modo  che la nostra sia stata una delle cose più felici che mi siano mai capitate e spero tu possa trovare la felicità in qualcuno, che sinceramente amerei essere, che purtroppo non sono.
Ti amo
Lui sapeva. Tutto quello a cui riuscivo a pensare era il fatto che lui sapeva, chissà da quanto tempo e chissà com'era riuscito a scoprirlo, ma, tralasciando i vari motivi, le spiegazioni e quant'altro, lui sapeva.
In quegli anni era stato nonostante tutto così tanto per me, felicità, amore, gioia. Non avevo mai capito perché due persone per passeggiare dovessero tenersi per mano, ma poi lui mi sfiorava, un brivido mi percorreva e allora, e solo allora, capivo. Con lui mi sentivo a casa, e ora, ora che tutto era finito, cosa sarebbe accaduto? Chi sarebbe stato per me la mia casa? L'uomo per cui esistevo solo quando ne aveva bisogno?
Nei mesi successivi, rimanemmo comunque in contatto, eravamo comunque l'uno il migliore amico dell'altra e nulla cambiò se non il tipo di legame che esisteva tra di noi.

in fifteen years ; a.b.c. ❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora