year fourteen

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Così, una settimana sì e tre no, la scena da un anno andava avanti: in piena notte innumerevoli colpi alla finestra mi svegliavano e i suoi capelli scuri arrabbiati mi si trovavano davanti, con una sigaretta consumata in una mano e nell'altra un alcolico di poca qualità. Una settimana sì e tre no, tutto quanto si fermava, tutti problemi scomparivano e davanti alla porta di casa trovavo un amico pronto a confidarsi, ad aprirsi con me, ad essermi vicino e per condividere sigarette amare e alcolici, facendo così uscire più liberamente i problemi e i sentimenti.
"Mi mancava tutto questo..." dissi quasi con un sussurro mentre pettinavo i suoi capelli scuri, cercando di farli sembrare meno arrabbiati.
"Non mi ricordavo questi" rispose guardando le mie braccia.
"Le cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo visti così"
"Così come?"
Bella domanda. Così come? Affiatati, innamorati, vicini, semplici. Noi.
"Così" e presi la sua mano per poi far incrociare le dita e abbandonarci alla notte.
Quando poi quella mattina sentii ancora il familiare calore a contatto con la mia pelle, gli fui grata per non essersene andato; o almeno, essersene andato e poi essere tornato. Tornato per me. Tornato per sé. Tornato per noi.
Lo amavo. Avevo bisogno di lui.
Ma lo amavo perché avevo bisogno di lui, oppure avevo bisogno di lui perché lo amavo?

in fifteen years ; a.b.c. ❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora