CAPITOLO 27

14 1 2
                                    

Quando mi sveglio è gia mattina. Come di consueto vado in bagno e scendo di sotto a fare colazione.
Mi torna in mente la giornata di ieri e scuoto la testa per scacciare via tutto.
"Che hai?" Chiede papà
"Un,no niente" dico con un sorriso a trentadue denti.
"Okay" dice ricambiando il sorriso.
Appena si volta,il sorriso sparisce dal mio viso e torno ad essere la ragazza senza emozioni.
Prendo un po' di latte con il caffe e i pancake
                        * * * * * *
"Scusa ancora Carol.. non faccio altro che pensare a come sono stata cattiva.."dice tenendo lo sguardo per terra.
"Tranquilla Lu. Non voglio pensarci,non parliamone più okay?" Dico rivolgendole un sorriso rassicurante.
"Okay ma scusami"
Annuisco.

A scuola le ore passano molto lentamente..
Durante l'ora di educazione fisica sto semplicemente a guardare i miei compagni. Io non posso ancora sforzarmi, anche se le costole non fanno più male come prima.
"Caroline,aspettami" mi třída una vice familiare. Derek.
Non mi giro e proseguo per la mia strada.
Durante la ricreazione io e Lucy passeggiano un po' sul campo da rugby della nostra scuola.
"Che fai oggi?" Le domando
"Ehm..nulla" risponde "vuoi uscire stasera?" Mi chiede.
"Lu lo sai che non esco mai la sera"
"C'è sempre una prima volta" mi sorride "Prometto che non ti lascio sola neanche un secondo."
"Mh..d'accordo" acconsento "lo chiedo ai miei;
"Grazie" dice saltellando dalla gioia.

Alla fine dell'ultima ora io e Lucy ci dirigiamo verso casa,ci salutiamo al bivio che ci divide e mi incammino.
Poi qualcuno mi sfiora delicatamente per il braccio..
"Carol..possiamo parlare? Per piacere"
"Si Derek.. dimmi" dico guardandolo
Poi allontano il mio braccio dalla sua mano.
"Che succede?" Domanda
"No niente.. è solo che.."inizio a dire" nulla" dico cambiando tono.
Stavo seriamente per dirgli tutto?
"Perché? Cosa ti ho fatto Carol..?"
A quelle parole mi si stringe il cuore.
"Tu non c'entri Derek. Il problema sono io." Affermo
"Tu non sei mai stata un problema" dice guardandomi negli occhi.
"Si invece.." "tu non capisci.." dico mordendomi il labbro inferiore.
"Aiutami a capire allora" " non ti abbandono" "promesso."
"Sono troppo incasinata,problematica,bipolare,isterica,sbagliata." Spunto quelle parole come fossero veleno. "Non ti piacerei" affermo con convinzione.
"Hai finito?" Domanda premuroso " tu mi piaci cosi come sei. Mettitelo in testa." Dice sorridendo
"Non ho bisogno di te Derek.." gli dico.
Vedo che si irrigidisce. "Sono felice cosi"
"No che non lo sei. Lo vedo. Vedi che riesci a fingere di sorridere,persino di ridere. Ma mi bastano due maledetti minuti per capire che è tutto una maschera. Vedo che quando nessuno ti parla tu fossi il vuoto,come se stessi pensando.. ma non è cosi. Stai sprofondando in un lento e vuoto oblio. Ed io preferisco sprofondare con te piuttosto che vederti affondare da sola senza poterti aiutare."
Gli occhi cominciano a bruciarli,poi loro arrivano. Sempre pronte a uscire. Sempre presenti. Mi rigano il viso.
"Non mi importa se sei incasinata. Saremo due casini che fanno la percezione." Mi dice.

Ora mi sento completamente vuota. Come una cavia da laboratorio a cui sono state esportate le viscere.
So di volerlo al mio fianco. Lui mi capisce.
Ha fatto crollare la recinzione che mi ero costruita. Nessuno aveva mai scovato qualcosa in me di cui nemmeno io sapevo l'esistenza. Gli butto le braccia al collo e lo abbraccio.
Poi piango sulla sua spalla.
"Tranquilla sono qui con te." Dice accarezzandomi la folta chioma di capelli biondi.
"Ho bisogno di te." Gli dico all'orecchio.
Vedo il suo sorriso allargare e preme le sue labbra sulle mie. Nuovamente parte una scossa elettrica dalle mie labbra e raggiunge tutto il corpo.
Ho davvero bisogno di lui. Lui è la mia boccata d'aria fresca. È il fuoco che fa ardere il cuore.
Lui è vita.

VOGLIA DI VOLARE..!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora