CAPITOLO 11

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Camminiamo un pò.

-Grazie ancora" dico

-"non hai bisogno di ringraziamenti" gli sorrido

-"sono Francesco.E tu saresti ?" chiede

-"oh si scusa... io sono Caroline" "piacere" dico.

-"piacere mio" mi sorride ancora.

Per tutto il tragitto ha portato lui le bottigliette. Non so perchè non gliele ho ancora chieste.

-"Tieni,queste  penso che siano tue" mi dice porgendomi le bottigliette.

-"sisi,scusami" arrossisco.

-"Tranquilla,nessun disturbo" " ci vediamo"

Mi sorride di nuovo e se ne va.

                                                                            * * * * * *

Raggiungo Lucy-

-"Perchè ci hai messo tanto?!" mi chiede

-"No niente"

-"Ok.. quanto ti devo?"

-"niente" sorrido.

-"Davvero,quanto ti devo?"

-"niente veramente.Non ho pagato io "

-"E chi?!"

-"Francesco"

-"ah questo spiega tutto." ride "chi sarebbe?"

-"un ragazzo che ho conosciuto.."

Le racconto tutto. Da capo a fine.

Poco dopo accanto a noi passa Francesco.

Lui e Lucy si presentano e cominciano a chiacchierare. Ed io li faccio fare.

Lo vedo.Fra loro sta nascendo l'amore. Lo vedo da come si guardano e da come parlano. Sono felice per Lucy. Mi domando se mai anche io troverò la mia anima gemella....

                                                                              * * * * * * * 

-"Bene,bene,bene" dico ridendo,una volta che Francesco è abbastanza lontano.

-"Che c'è?!" dice Lucy un pò sulla difensiva. "Stavo solo chiacchierando un pò" conclude

-"Chiacchierando eh?! Lui ti piace vero?" dico

-"ehm...perchè questa domanda?!"

-"No così, lo vedo come lo guardi con gli occhi colmi d'amore. Posso dirti che lui ti guardava nello stesso modo. Sembrava ti volesse mangiare con gli occhi."

-"Davvero?" chiede con gli occhi sgranati.

-"si" le rispondo.

Avevo ragione. Gli piace. Ma non glielo faccio presente,non voglio insistere.

                                                                               * * * * * * * 

La giornata all'aquapark ormai è finita. Ci dirigiamo tutti all'autobus e ritorniamo a scuola. Sono sfinita. Non penso di aver mai gridato più di oggi.

                                                                             * * * * * * *

Mi incammino verso casa quando mi sento tirare per un braccio. Non mi giro subito perchè sono convinta che è Marco. Perciò gli dico solo "ciao"

"ciao bambolina" sento gridare da qualcuno.

A quel punto mi giro. Non è Marco. Questa non è la sua voce.Questa è..è più dura,più cupa..più spaventosa...

Alle mie spalle c'è un ragazzo,massiccio.

'E sta correndo nella MIA direzione.Ho paura.Sento il battito accelerare. La testa non comanda più. Ora sono le mie gambe a comandare.E mi stanno dicendo di correre. Sto scappando. Corro,ma non so dove sto andando. Il panico mi assale. Mi sembra che le gambe non siano le mie. Me le sento pesanti e doloranti. Ma continuo a correre.

Sento uno strattone, mi guardo il braccio..la mia borsa non c'è più in compenso ho dei graffi profondi sul braccio. Corro dietro al "ladro"che mi ha rubato la borsa. Gli sono vicina. Non so bene cosa ho intenzione di fare una volta che gli starò alle calcagna. Ma continuo a inseguirlo.

"Fermati" gli grido.

Nessuna risposta.

Sono proprio dietro di lui. Sento il suo respiro pesante. Meglio così. Si sta stancando. L'ho raggiunto. Afferro la borsa e la tiro a me con  tutta la forza che ho. All'inizio sembra barcollare,ma trova subito l'equilibrio.Mi assesta un gancio destro diritto in  faccia.Perdo stabilità. Sento la faccia diventarmi più calda.Mi tocco il viso una mano. Sto perdendo sangue dal labbro e dal naso.Controllo il mio braccio. Ho ancora la borsa in mano. Vedo il mio aggressore scappare via. Le mie gambe non sopportano più il mio peso. Mi accascio a terra.Cerco un fazzoletto nella borsa e controllo che ci sia tutto.Okay per fortuna c'è tutto.Perchè lo hai fatto Carol? Potevi lasciarlo andare e risparmiarti quel pugno..

Sento dei passi davanti  a me " cosa fai ancora qui?!Non ho niente per te" dico singhiozzando.

-"Caroline,che è successo?" è una voce maschile. Rassicurante. 'E Derek.

Alzo lo sguardo verso di lui. Ha gli occhi sgranati e increduli,ma con un pizzico di dolcezza.

"un ragazzo mi avev rubato la borsa,l'ho inseguito, gliel'ho tolta dalle mani,ma...ma m ha dato un pugno in faccia ed è scappato.."racconto.

Sento le lacrime salirmi agli occhi. Poi incapace di trattenermi scoppio a piangere.

-"ehi,ehi,sta tranquilla non piangere. Sono qui con te non ti darà più fastidio." Mi rassicura

-"G-grazie" dico singhiozzando.

 Ora sto sembrando una bambina. Provo a trattenere le lacrime che ormai mi rigano il viso.

-"Come stai?" Chiede preoccupato.

-"ora bene.." Mi sforzo a sorridere. Ma non ci riesco granché.

Vedo una luce nei suoi occhi quando finisco di dire queste parole. Ma forse l'ho solo immaginato..

-"dai su. Ti accompagno a casa"

-"no tranquillo non c'è n'è bisogno.." Dico.

Mi aiuta ad alzarmi. 'È così gentile. Bello. Muscoloso.

-"dove vorresti andare così !?" Ride. 'E una risata piacevole. So che lo fa per smorzare la tensione e lo apprezzo. Quindi rido con lui.

-"okay,puoi accompagnarmi,se ti va ovviamente"

-"certo, non aspettavo altro" dice sorridendo. Ci dirigiamo entrambi verso casa. Giro la chiave nella serratura e faccio per entrare, ma lui mi strattona per il braccio e mi trascina a se. Ora siamo talmente vicini che riesco a vedere chiaramente le diverse tonalità della sua iride.Va dall'azzurro,al verde,al marrone. Sono bellissimi.

Mi si avvicina lentamente..e mi bacia sulla guancia. Arrossisco. Sono in imbarazzo. Non so che fare.

Perciò mi limito a sorridere. Che idiota che sei Carol. Sei un'idiota.Perché non lo hai allontanato? Perché !?

Lo saluto ed entro in casa. Chiudo la porta alle mie spalle e mi ci appoggio. Ripenso a quel piccolo bacio apparentemente insignificante e involontariamente sorrido.

FINE DEL CAPITOLI BEI PESCIOLINII ❤️🐠 

Che ve ne pare? 😬💋

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