CAPITOLO 23

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Siamo già a domenica.
È passata una settimana da quando la dottoressa mi ha informato della mia costola ma continuo a provare quelle fitte dolorose ogni tanto. Ma solo quando respiro.
Derek ha passato la maggior parte del suo tempo a casa mia questa settimana è penso proprio che abbia intenzione di continuare così per le 3 settimane restanti.
Vi starete chiedendo se stiamo insieme eh?!
Beh è una risposta complicata perché non so proprio come potrei rispondervi. So solo che da una settimana si sta prendendo cura di me. Non che questo mi dispiaccia. Insomma fa sempre comodo ricevere attenzioni.. solo non voglio che lui fraintenda. Tutto qui.
-"Caroline c'è Derek" mi informa la mamma aprendogli la porta di casa.
-" accomodati pure Derek. Caroline è di sopra" dice cortese la mamma.
-"Si grazie signora Blanchat" la ringrazia Derek.

* * * * * * *
-" ehi Derek,ciao" lo saluto quando entra in camera mia.
-"Carol..come stai oggi?" Chiede dandomi un bacio in fronte.
Si questo era diventato una routine "il bacio in fronte"..
-"Derek,mi fai questa domanda da una settimana ormai" gli sorrido" non c'è bisogno che ti preoccupi per me"
-"lo so è solo che mi viene spontaneo" dice scostandomi una ciocca ribelle dal viso.
A questo gesto istintivamente chiudiamo gli occhi e mi appoggio al palmo della sua mano. Perché l'ho fatto..? Mi era sembrato un gesto tanto naturale..
Quando li riapro vedo Derek che mi fissa sorridente.
-"che c'è?" Chiedo arrossendo
-"no niente" afferma ancora con quel perfetto sorriso stampato in faccia.
Lascia scorrere la sua mano lungo il mio zigomo fino al mento facendomi rabbrividire di piacere.
Dopodiché si alza. Così come se non fosse successo nulla.
-"Ti va di venire con me oggi?" Mi domanda
- posso chiedere il permesso a tua mamma se vuoi"
-"ehm..okay." rispondo presa alla sprovvista da quell'offerta.
Fino a quel giorno non mi aveva mai chiesto di uscire.. Si era solo preso cura di me.
-" lo vedrai" mi sorride.
La curiosità si impossessa di me.
-" okay Caroline. Puoi uscire ma non sforzarti troppp" mi avvisa la mamma.
-"certo" le rispondo.
Posteggiata davanti casa mia c'è una Porsche rosso fiammante. È bellissima. Non l'avevo mai vista prima d'ora. Sarà del vicino.
-"ti piace?" Mi domanda Derek
-"si molto" dico sorridendo " dov'è la tua macchina?" Chiedo poi.
Mi guarda per un po' e poi mi risponde "è questa qui" dice indicando la Porsche rossa con un cenno del capo" sono contento ti piaccia" dice con il suo sorriso.
Ammiro ancora la macchina per un' altro po'.
-"dai salta su" dice aprendomi lo sportello.
-"allora dove andiamo?" Gli chiedo
-" lo vedrai" mi ripete sorridendo
-"okay.." sussurro dubbiosa.
Lungo il tragitto osservi le strade cercando di capire dove stiamo andando. Ma nulla non conosco nessuna strada.
Si ferma e spegne il motore.
-"ecco siamo arrivati" mi dice fiero di se
Mi guardo intorno. Non c'è nulla.
-"sei sicuro..? Non c'è niente e nessuno qui" gli dico
-"aspetta e vedrai" dice scendendo dall'auto e venendo da me. Mi potete la mano ed esco dalla macchina.
-"dai vieni con me"
So che non siamo niente e quindi non dovrei fare tutto ciò. Ma c'è qualcosa in lui o in me..non so spiegare cosa che mi induce a fidarmi di lui.È come se quando sto con Derek le mura che mi circondano e che ho innalzato non siano più solo mie. Ma nostre mie e di Derek. Lui riesce a distruggere le mura che ho intorno ma al tempo stesso costruisce una fortezza.
Ci inoltriamo nel bosco li davanti poi Derek si ferma.
-" perché ti sei fermato?" Gli domando.
Mi giro verso di lui e vedo il bellissimo sorriso sulle sue labbra. Che mi fa venire solo voglia di..
Guardo nella sua direzione.
Li davanti a noi proprio in una radura c'è un laghetto. L'acqua è cristallina. È bellissimo.
Mi avvicino. Sulla superficie ci sono le ninfee e ogni tanto si intravede il musetto di qualche rana fare capolino.
-"è..bellissimo" dico a Derek
-" lo so" dice fiero di sé "l'ho scoperto qualche giorno fa.."
Esita un po'. Capisco dal suo sguardo e da come si tortura le mani che sta decidendo se continuare o meno.
"E..l'ho voluto condividere con te" " nessuno sa di questo posto apparte te"
-"e te" concludo io
Non so dirgli. Vorrei ringraziarlo ma non so se sia la cosa giusta. Quindi gli rivolgo solo un dolce sorriso. Anche se dentro il mio cuore sta accelerando.
-"vado a prendere la tovaglia" mi informa
-" la tovaglia?!" Domando stupita
-"si" sorride "per il picnic"
-"hai pensato proprio tutto eh?"
-"certo" dice sorridendo.

Rimango lì a fidpssare il laghetto e tutto ciò che mi circonda.

I fili d'erba si muovono dolcemente a tempo della leggera brezza. Sembra quasi stiano danzando.

Una leggera folata di vento mi scosta i capelli dal viso facendoli ondeggiare ai lati del mio viso. Questo vento birichino trasporta con se anche l'odore di margherite e violette.

In lontananza si sente il frinio delle cicale.

Potrei abituarmi a questo habitat,e a questi suoni.

Poi arriva Derek con la tovaglia e il cestino da picnic.

Stende la tovaglia sull'erba soffice e ci posiziona sopra tutto ciò che ha nella cesta, quindi mi aiuta a sedermi e lui fa lo stesso.

Chiacchieriamo del più e del meno passando da un argomento all'altro.

-"quando ci sposeremo verremo a vivere qui" afferma sicuro di ciò che dice.

Questa frase mi ha spiazzata quindi ci metto un po' per rispondere.

-"si certo" dico in tono ironico.

Non stiamo nemmeno insieme come può pensare una cosa così?! Però non sarebbe una brutta idea..

O si?

Ci sdraiamo e osserviamo le nuvole in cielo. Sembrano così leggere,così libere..spensierate, senza nessun problema a cui andare incontro.

Dopo un po' Derek si mette a pancia in giù e si appoggia ai gomiti.

Questa posizione gli attilla la maglia ancor di più e risalta le forme forti dei suoi muscoli.

Distolgo lo sguardo per paura che si accorga che lo fissavo.

Mi giro verso di lui e vedo che mi stava fissando con un sorriso che lascia intendere tutto. Improvvisamente le mie guance prendono fuoco e mi metto a giocherellare con i fili d'erba imbarazzata.

Lui avvicina delicatamente la sua mano al mio viso e mi prende il mento tra il suo pollice e l'indice, mi costringe così a guardarlo.

-"sei bellissima" mi sussurra.

Questa frase basta per mandarmi completamente in tilt. Di nuovo le mie guance riprendono il loro colorito naturale. Che ormai è il rosso. E sudo freddo.

Pian piano mi si avvicina. Sempre di più. E sfiora le mie labbra con le sue. Io le assaporo, sono così fresche..

Questo gesto mi manda un scarica elettrica e rabbrividivo leggermente.

Poi preme la sua bocca contro la mia con decisione,tenendo ancora il mio mento con le sue delicate dita.

Mi si mozza il fiato, ma continuo a voler di più. Spingo anche io le mie labbra sulle sue. E lui geme leggermente. Questo mi da la certezza che non sono così male come baciatrice.

Infine si stacca lentamente da me ed io tengo gli occhi chiusi ancora per un po'. Come se stessi immagazzinando il ricordo. Così da non lasciarlo più.

Alla fine mi riaccompagna a casa. Sono ancora scossa da quel bacio. Perfetto.

Parcheggia la sua macchina e mi accompagna nella mia stanza.

-"allora,ti sei divertita?" Mi domanda

Ripenso alle sue labbra al sapore di menta e sorrido." Si,molto. Grazie" gli dico

Esita un po' sulla soglia della porta prima di andare.

"Buonanotte piccola" dice e si chiude delicatamente la porta alle spalle.

Non pensavo che il cuore potesse battere ancora più veloce quel giorno. Ma lo fece e ciò mi fece respirare a fatica. Ripenso a come mi ha chiamata..

"Piccola".

Detta da lui questa parola fu come se avesse cambiato la propria intonazione. Come pronuncia la 'P' e come scandisce dolcemente ogni lettera del mio nome.

Ehilà!! :*
Come state?? :)
Spero che la storia VI pjaccia, vi ringrazio molto per i voti e le visualizzazioni sono davvero importanti!! *-*





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