CAPITOLO 22

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-"3-2...UNO"

-"okay okay" dico gridando con gli occhi velati di lacrime.

-"No Caroline. Non puoi farlo. Lascia che mi sacrifichi così sarai libera."

A queste parole il mio cuore sobbalza. Lucy aveva ragione non è come gli altri. Lui...morirebbe per me..

Questo pensiero mi stringe il cuore.

-"non posso. Non capisci.."

-"Che dovrei capire?! Tu sei..più importante" " non potrei perdonarmelo se.."

Mi mordo il labbro inferiore. "Io..."

-"ehi voi. Basta chiacchiere!" Dice il nostro aggressore. " hai deciso" chiede rivolgendosi a me.

Guardo Derek. E poi il ragazzo.

Ingoio la bile." Si.."

-"mossa intelligente"

Si avvicina. Si siede su di me. Mi mette le mani sui fianchi. Io mi divincolo. Non voglio. Si avvicina alle mie labbra.

Okay. Ora è abbastanza vicino. Gi do una testata con tutta la forza che ho. Ma lui non si scompone molto.

Gira la testa verso Derek e cerca di colpirmi la fronte con un pugno. Non mi prende.

Poi sento un formicolio proprio dove mi ha sfiorata. Noto del sangue sui miei vestiti.

Solo allora mi accorgo del coltello nelle sue mani. Mi ha tagliata.

Senza preavviso mi toglie la maglietta.

-"lasciala stare. Veditela con quelli della tua stessa taglia" ringhia Derek. È furioso.

L'aggressore però continua a toccarmi come se non l'avesse neanche sentito. Derek cerca di liberare le mani. La corda è troppo stretta e ben allacciata. Non ce la fa.

Quello "schifoso maniaco" continua a toccarmi il corpo nudo. Mi bacia il collo e poi sempre più giù. Mi scuoto. Un altro taglio sul braccio. Poi si alza.

-"alzati" dice

Esito a lungo. Le lacrime non smettono di sgorgare.

-"alzati ho detto" e mi schiaffeggia . Sento la guancia pulsarmi.

Mi alzo lentamente.mi si avvicina. Si accovaccia e mi bacia la pancia. E pian piano risale. Arriva al reggiseno. Lo alza e comincia a tastarmi. Smettila. Ti prego smettila.

Mi brucia la gola. Le lacrime continuano a uscire.

Poi scende di nuovo alla pancia. E più giù. Non ce la faccio. Basta!

È all'altezza del mio bacino. Apre il bottone e abbassa la zip dei miei jeans. Quindi me li fa togliere.

Le lacrime mi rigano il viso.

-"basta. Basta, ti prego. " lo supplico.

-"sta zitta. Se non vuoi che lui muoia"
E mi assesta un pugno in pancia.Cosi forte da farmi tremare. Mi porto in due dal dolore. Mi si mozza il respiro. Cerco di prendere grandi bocca d'aria.
-"Caroline!!" Grida Derek.

Piango. Piango. Non riesco a fermarmi. I singhiozzi prendono il sopravvento.

Tu-tum. Tu-tum. Sento solo il battito del mio cuore.

Gli sferro un calcio al ginocchio. Un altro taglio. Sopra lo zigomo. Era vicinissimo all'occhio.

-"lasciala stare ho detto sento gridare Derek. Poi vedo il suo pugno colpire il ragazzo. Ora è a terra inerte. Entrambi sono stati legati sulle sedie. Siamo vivi. Grazie a Derek.

Poi viene verso di me con il coltello e mi libera i polsi.

Mi appoggio alla parete accanto a me fino a sedermi. Il pavimento e freddo a contatto con la mia pelle nuda. Appoggio il viso sulle ginocchia e piango.

Poco dopo sento Derek sedersi accanto a me. E mi passa il braccio attorno. Al tocco delle sue mani sulla mia schiena mi sciolgo. Ora mi sento al sicuro. Con lui. So di esserlo. Solo ora che guardo bene il maniaco mi accorgo che è lo stesso che mesi prima aveva cercato di rubarmi la borsa.

Mentre mi rivesto Derek chiama la polizia.

Aspettiamo il loro arrivo,dopodiché raccontiamo tutto.

-"grazie del vostro aiuto" "e mi dispiace" dice la poliziotta.

-"si anche a me.." Dico in un sussurro

-"vi conviene andare in ospedale" ci consiglia la poliziotta.

-" si grazie. Spero che sbattiate quel bastardo in prigione a vita." Afferma Derek

-"già.. Anche noi"
* * * * * *
Io e Derek andiamo in ospedale.
Le infermiere ci fanno accomodare e mettono a Derek delle bende. A me invece mettono dei punti di sutura dove i tagli erano più profondi.
Poi sottopongono entrambi ad una radiografia.
-"Caroline. Caroline stai bene?" Chiede la mamma correndo di corsa da me,seguita da papà.
Avevo chiamato i miei prima della radiografia.
-"Si mamma sto bene. Ora dovrebbero darci i risultati." " mamma,papà questo è..."
Non so come presentarlo.
-" Derek piacere" si presenta
-"piacere nostro"dice papà "ma chi sei?"
-"papà senza di lui non penso che sarei qui. È lui che mi ha salvata è portata via di li"
-"oh beh non è proprio così. La verità è che lei ha una figlia davvero coraggiosa"
Gli sorrido. "Grazie" sussurro.
-"questo ragazzo già mi piace!!"afferma La mamma frizzante "per caso voi due state insieme?" Domanda la mamma con un espressione di chi la sa lunga.
Le mie guance prendono fuoco. "No mamma. Ma cosa dici..?!"
Ma cosa le salta in mente?!
Poco dopo arriva l'infermiera.
-"allora?!" Domanda papà "tutto apposto no?"
-"voi chi sareste?" Chiede l'infermiera
-"siamo i genitori di Caroline Blanchat. Ora mi può cortesemente se è tutto apposto"
-"okay allora,venite con me"dice l'infermiera e ci fa segno di seguirla.
Arriviamo in una stanza, è abbastanza spaziosa ed entra aria fresca.
Accetto una fitta di dolore al fianco. Ed istintivamente ci premo forte le mani.
-" Cos'hai?" Domanda Derek.
Avverto della tensione nella sua voce.
-"no niente. Solo una fitta" cerco di rassicurarlo.
-" ne sei certa?" Domanda ancora
-"si.."
Alla parete c'è un diafanoscopio. La dottoressa ci posiziona sopra la lastra e dice "vedete questa?" È una costola lesionata.
"Okay.." dice papà " di chi è quella lastra?"
"È la lastra di vostra figlia.." afferma la dottoressa.
Mi ha rotto una costola..
Vedo Derek sbiancare in volto.
-"che cosa.." "che cosa si può fare?" Domanda teso Derek.
Io sto ancora assimilando il tutto.
E le parole non mi escono di bocca.
-"deve prendere gli analgesici due volte al giorno,può mettere compresse di ghiaccio se vuole.. e cosa più importante non devi fare sforzi.
All'inizio nessuno dice niente. Poi chiedo " per quanto tempo?"
-"all'incirca quattro settimane" risponde.
-"okay..." sussurro "posso farcela" dico più forte cosi che la mia famiglia e Derek possano sentirmi.
-"Carol.." inizia a dire Derek. Ma si morde il labbro e non continua.
Gli rivolgo un sorriso incerto.
Poi Derek viene da me e mi abbraccia. Di nuovo quella fitta.
Se questo è il dolore Derek è il mio rimedio.
Lo stringo forte a me.
Non avrei mai pensato di poterlo fare.. Abbassare le mie difese. L'enorme muro che mi circonda. Distruggere quasi tutto solo per lui.
-" scusami..scusami tanto" dice Derek
Noto che ha le lacrime agli occhi.
-" e di cosa? Per avermi salvato la vita?!" Domando sarcastica." non scusarti" cerco di rassicurarlo.
-" no dico sul serio..potevo anzi dovevo proteggerti.." " quello è il mio compito. Proteggerti." Abbassa gli occhi.
Il mio cuore salta un battito. Voleva proteggermi. Era il suo obiettivo.
-"ehi,ehi" prendo il suo viso tra le mie mani.
Lo guardo più dolcemente che posso. Non voglio che la pensi così. Lui mi ha salvata. Lui è..il mio eroe.
-"non scusarti okay.. Tu hai fatto moltissimo per me e oggi è te ne sono grata." Gli sorrido " in verità è stata colpa mia. Insomma, ti ho tirato io in quel casino. Se ieri non ti avessi chiuso la porta in faccia, oggi loro avrebbero preso solo me. E tu saresti tutto intero."
Mi guarda dritto negli occhi e poi mi sussurra.
-" sei speciale Caroline Blanchat"
Mi partono i brividi sulla schiena.
Perché riesce sempre a farmi provare queste sensazioni? Quando sono con lui è come se avessi costantemente un nido di farfalle nello stomaco.
È possibile che.. provi seriamente qualcosa per lui?

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