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Questo capitolo lo dedico a una ragazza molto speciale che mi ha chiesto di introdurre la sua storia all'interno del mio libro. Spero ti piaccia e vi piaccia. Buona lettura.

"-Aveva qualcosa di speciale?

-Tutto, c'è solo lui al mondo.

-Cioè?

-Non c'è nessuno come lui.

-E dov'è ora?

-Non con me."

POV VERONICA'S

La vacanza, stava proseguendo piuttosto bene, non avevamo ancora litigato e questa era una novità. La prima giornata era finita, così decidemmo di andare a fare un giro in centro. Misi la calzamaglia nera, le dott Martin, una canottiera con sopra il maglione, una collana e il giubbotto. Presi le sigarette, il portafoglio che sapevo che non avrei utilizzato, perchè avrebbe voluto pagare tutto lui e il cellulare. Misi tutto in tasca e uscii dato che mi stava già aspettando al portone d'ingresso. L'hotel era veramente bello. Addobbato bene con le luci di Natale, un grande albero bianco con le pigne e le decorazioni era al centro della Hall, con sotto dei regali incartati. Nonostante fosse passato il Natale era davvero un'ottima idea. Niccolò mi stava aspettando a braccia conserte e con il sorriso stampato in faccia.

-Ma buongiorno!-mi sorrise porgendomi il gomito. Lo afferrai saldamente per poi uscire nella fredda e rumorosa Roma.

-Buongiorno.-gli risposi in leggero ritardo. Ci guardammo intorno in cerca di un autobus, ma poi optammo per una sana camminata. In lontananza vidi un chiosco che vendeva crepes alla nutella, mi sprizzarono gli occhi fuori dalle orbite.

-Amore amore amore, ti prego compriamone una, ti prego.-saltellavo mentre lo imploravo senza staccare gli occhi dal chioschetto. -lui mi sorrise.

-Amore mio non devi chiedere il mio permesso, andiamo a prenderle.-sorrise raggiante.

-Si-prolungai la "i" a dismisura. Appena arrivai al chiosco chiesi una crepes, ogni volta che la rivoltava su quella maledetta piastra avrei voluto gridarle che avevo fame e che la volevo. Appena me la diede l'addentai ignorando il bruciore che sentivo, avevo troppa voglia. Appena mi voltai vidi che anche Niccolò la stava mangiando.

-Lurido schifoso-gli dissi ridendo.-Poi sarei io la golosa!

-Ehi ehi, non ho mai detto di non esserlo, ma a te tra un po cadranno tutti i denti.-sorrise

-Ehiiii i miei denti sono sanissimi.-gli lanciai un pugno scherzoso sul braccio. -lui mi guardò in segno di sfida.

-Vuoi la guerra signorina ?-della gente si stava voltando e in effetti stavamo facendo una figura di merda.

-Certo che si, a casa ci picchiamo finchè non vinco io.-alzai le sopracciglia.

-Allora possiamo aspettare il 2900, che tu contro di me non vincerai.-il suo tono di sfida era sempre superiore e io ormai sentivo la necessità di sfidarlo. Ma resistetti e mangiai in pace la mia crepes sedendomi su una panchina. Lui fece lo stesso e quando mi guardò sorrise.

-Hai il naso sporco di Nutella.-affermò.

-E toglimela!-sorrisi, ormai ero abituata a ste figure, non ci facevo neanche più caso. Passò il tovagliolo sul mio naso rimuovendo quantità industriale di Nutella. Sentii gridare il mio nome alle mie spalle, mi girai preoccupata e lo stesso fece Niccolò. Come facevano a conoscermi? Vidi due persone correre nella mia direzione, una ragazza bionda e un ragazzo di colore. Ehi.. ma .. aspetta.. Mi illuminai. Scavalcai la panchina con una mossa atletica di cui non ero a conoscenza che fosse nel mio repertorio. E corsi verso di loro con le braccia aperte e mezza crepes nell'esofago.

Sei droga pura 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora