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"E' un cuore rotto a metà, che a volte non coincide."

POV AZZURRA'S

Lo guardai più di una volta, assicurandomi che stesse succedendo veramente. Lo stava facendo davvero ? Gli occhi mi si inumidirono immediatamente, passare il resto della mia vita con lui.. Che sogno. Amin era ancora lì in ginocchio con gli occhi languidi. La nostra famiglia l'avrebbe accattato ? Ma soprattutto la mia l'avrebbe accettato ? Sposare un 'nero'. Immediatamente una nota di disgusto s'impossessó si me. Come facevano a essere talmente retrogradi ? Lo guardai dritto negli occhi e mi inginocchiai davanti a lui per fargli capire che io ero alla sua stessa altezza. Che io ero come lui, anche se ero bianca, anche se ero italiana. Lui mi guardò confuso con quegli occhi stupendi.
-Amin, siamo uguali noi due. Lo so che solitamente si fa così ma sai benissimo che io non seguo la gente. Che io abbandonerei chiunque ti disprezza per star con te perché tu non sei inferiore a nessuno. Quindi si. Ti sposo. È tutto ciò che voglio. Sei tutto ciò che voglio. Lui mi sorrise con quel sorriso bellissimo,stupendo. Come si faceva a non amarlo? Come si faceva a disprezzarlo? Estrasse dallo scatolino un anello bellissimo. Semplice e adatto a me. Lo guardai e gli misi la mia mano sul suo palmo. Infiló l'anello nel mio anulare.
-Dopo questo, ricordati, sarai mia. Mia per sempre amore.-detto questo lo baciai. Non desideravo altro. Appena ci alzammo ci abbracciammo calorosamente,dovevo chiamare Veronica, volevo lei come damigella. 

-Quando ?-gli domandai con gli occhi sognanti, immaginavo già i preparativi, il vestito, le fedi, il posto, la luna di miele, gli invitati, la torta.. tutto, mi sembrava così surreale che tutto stava capitando a me, me che non sentivo di meritare troppo, anzi, che sentivo di non meritare nessuno. 

-Ci sposeremo in estate, che ne dici?mi domandò

-In estate? Perfetto direi. -lo strinsi fra le mie braccia. Forte. Senza volerlo più lasciare. 

-Ascolta, ora vado a fare un giro con Niccolò che me l'ha chiesto prima, torno per cena, va bene ?-mi chiese. Io annui entusiasta. Appena sentii la porta sbattere presi il cellulare e composi velocemente il numero di Veronica.

-Pronto?-la sua voce al telefono era diversa dall'ultima volta che l'avevo sentita.

-Vero, sono Azzurra.-le comunicai con un sorriso stampato in faccia.

-Oi, Azzu come stai?-mi domandò lei entusiasta.

-Alla grande! Ascolta, ti va di uscire noi due ora?-le chiesi su di giri. Lei esitò qualche secondo.

-Dai va bene, dove ci incontriamo?-potei quasi sentire il suo sorriso dall'altro capo del telefono.

-Vengo io da te, tranquilla, dove alloggi?

-Al Divino.-disse in imbarazzo. Spalancai la bocca. 

-Si, si so dov'è. Tra venti minuti sono lì.

-Va bene, ti aspetto.-e riattaccammo. Al Divino? Avevano un bel pò di soldi da spendere.. Presi la borsa con le sigarette, il cellulare e il portafoglio, misi il giubbotto e uscii. Diretta da lei.

POV VERONICA'S

Appena arrivammo all'Hotel demmo da mangiare al cagnolino. Appena finii si stiracchiò sul letto matrimoniale, contento e con la pancia piena. Era davvero un cucciolino. Si addormentò tra uno sbadiglio e l'altro mentre lo guardavo dolcemente.

-Sto diventando geloso.-mi sorrise Niccolò dandomi uno stampo.

-Devi, questo cane è molto, ma molto più figo di te, non c'è assolutamente paragone. -sorrisi e lui ricambiò.

-Assi è?-ghignò, sentii suonare il suo cellulare. Era una sveglia. Si grattò la nuca nervoso.

-Amore, dovrei andare a far un giro con Amin oggi, ti dispiace?-mi domandò

Sei droga pura 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora