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Prendo questo piccolo spazio per ringraziarvi. Giorno dopo giorno il mio sforzo viene ricompensato da letture e voti sempre più frequenti. Sono contenta che la storia vi piaccia. Voglio essere sincera, è un periodo in cui non la sento più mia. Ma, mi impegnerò al massimo per dare un ottimo finale. Grazie ancora a tutti voi 5000 lettori. Non so come ringraziarvi.

"Parla solo se puoi migliorare il silenzio."

POV VERONICA'S
Mi svegliai girandomi più volte nel letto, mi sentivo i muscoli rilassati così come il cervello. Gli occhi erano ciò che erano, ma non mi interessava. Tastai il letto più di una volta non trovando Niccoló. Mi alzai pigramente sperando che le gambe seguissero i comandi del cervello.
Trovai Niccoló dormire sul divano con un piumone cremisi.
Decisi di non svegliarlo e mi misi nell'altro lato del divano ad angolo. Lo guardai dormire. Mi piaceva. Era rilassato, dolce, dalla sua bocca carnosa uscivano respiri dolci e silenziosi. Il suo ciuffo ribelle era tutto scapigliato e non ricordai di aver mai visto un essere così bello a parte lui. Litigavamo, discutevamo, ma stavamo bene. Nonostante tutto ci amavamo. Non potevo cambiare ciò che sentivo. Un senso di delusione e frustrazione, accompagnata da una lieve felicità dovuta ad altro non certo per la situazione nella quale mi ero trovata. Si svegliò pian piano. Quando mi vide, tiró un sospiro e si alzò. Si portó le mani alla nuca.
-Dobbiamo parlare, non è così ?-esitai passandomi le mani avanti e indietro sulle cosce. Lui si alzó in piedi. Mi prese una mano e mi alzó. Mi abbracciò forte, mi stupii di quel gesto così improvviso.
-Mi dispiace. Mi dispiace che tu stia soffrendo, mi dispiace che tu sia così stressata, mi dispiace di non riuscire a lenire il tuo dolore, che non riesco a esserti utile. Mi dispiace di non essere un bravo fidanzato. Mi dispiace di amarti così tanto e di non poterti lasciare andare da qualcuno che ti potrebbe dare tutto. Scusami se sono così egoista e che magari non ti rendo felice. Mi dispiace davvero tantissimo. -mi staccai delicatamente da lui. Abbassó il capo. Una lacrima gli scese lungo la guancia. Con un gesto dolce della mano feci combaciare il nostro sguardo.
-Sbagli. Io ti amo Niccoló. Amo te. Non pensavo pensassi questo. Io non voglio andare da nessuna parte. Io non vado da nessuna cazzo di parte senza di te. -lo baciai. Lui ricambiò baciandomi appassionatamente. Quel contatto mi era mancato. Ero stata distaccata. Forse troppo. Dovevo pensare solo a noi. Solo a noi.
-Andremo al matrimonio insieme. -annunciai poi.
-Certamente.
-Lunedì inizia la scuola. Le vacanze di Natale sono finite. Ma ci pensi ?-sbuffai portandomi le mani nei capelli.
-Lasciamo stare.-la sua voce roca mi fece vibrare il cuore. Sentii Amin e Azzurra venire verso di noi.
-Vero, come stai? - mi domandó Azzurra. Mi guardai attorno. C'era Niccoló. C'erano i miei due amici. Non c'era lei ? Non voleva esserci.
-Sto bene, grazie. Scusa per ieri.
-Si è fatta di droga pura.-rise Amin per alleviare la tensione.
-Solo lei lo è. Solo lei è droga pura.-mi guardó Niccoló mentre diceva quelle parole che mi fecero sorridere. Per fortuna non era arrabbiato.
-Vedo che si è risolto tutto. -Azzurra era con un pigiamone enorme che mi faceva ridere.
-Belle le mucche sul pigiama -scoppiai a ridere.
-Visto ? La mia vacca preferita.-disse Amin. Lei spalancò la bocca e gli tirò uno sberlone sul braccio. Lui iniziò a correre e si inseguirono per tutta casa. Provocando le nostre risa.
-Colazione ?-mi domandó Niccoló
-Colazione.-gli sorrisi.
Andammo in cucina e preparammo il caffè mente fuori nevicava. Le strade erano bianche. Il cielo grigio. Le braci nel camino scoppiettavano. E forse per la prima volta dopo tanto tempo in quella casa c'era un'aria serena. Cercai di passare una serata piacevole. Cosa che dopo qualche birretta, qualche scherzo, vari giochi e i nostri balli stupendi alla wii  mi venne abbastanza semplice.

Andammo a letto verso le 2 di notte, per goderci ormai l'ultimo weekend prima dell'inizio della scuola. Mi rannicchiai sotto le coperte candide e mi misi dalla parte del muro aspettando che Niccolò venisse a letto, arrivò dopo neanche due minuti. Si mise a letto in boxer neri. Avevo sonno, ma mi mancava. Appena si sdraiò a letto mi abbracciò mettendo la sua testa nell'incavo del mio collo. Lo baciai. Prima un bacio casto, poi fu sempre più caloroso.
Salii su di lui non smettendo di baciarlo. Iniziai a fare movimenti circolari sopra il suo membro. Emisi leggeri sospiri chiudendo gli occhi, lo guardai sorridendo. Mi piaceva fargli quell'effetto. Come una droga. Una droga che non fa altro che renderti felice. Gli baciai il collo. Per poi iniziare a morderglielo lasciandogli un segno viola. Un segno di appartenenza. Era mio. Solo mio. Gli infilai una mano nei boxer, poi glie li sfilai con un movimento rapido. Presi il suo membro in mano e iniziai a muovere la mano su e giù. I suoi gemiti mi fecero venire i brividi. Lui mi slacciò il reggiseno e me lo tolse. Fino a che non mi fece smettere e si mise sopra di me. Baciandomi. Con sempre più foga. Mise le mani nei miei capelli. Il suo corpo caldo era sopra il mio e mi stupivo del battito accelerato che aveva. Mi tolse l'intimo. E con un movimento rapido entrò in me facendomi inarcare la schiena. Rimase fermo qualche secondo in quella posizione. Dentro me. Come per sentirmi sua. Poi iniziò a muoversi. Sempre più veloce, fino a che i nostri corpi non iniziarono ad andare in sincronia. Infilai le mani nei suoi capelli quando senza uscire da me rotoló per posizionarmi sopra di lui. Era una sensazione strana. Lo sentivo fino nelle viscere. Decisi di prendere in mano la situazione iniziando a muovermi ottenendo approvazione da parte sua. Mi mise le mani sul fondo schiena, stringendolo. Lo amavo accidenti. Più di qualsiasi cosa. Più di qualsiasi persona. Vari minuti dopo, lui venne, e io lo seguii subito dopo accasciandomi sul suo petto ove si sentiva il suo cuore battere all'impazzata.
-Mi mancavi.-sussurró lui scostandomi i capelli.
-Anche tu. -gli risposi per poi tornare nella mia parte di letto e farmi abbracciare fino al mio risveglio.

Sei droga pura 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora