Capitolo Sette

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"Quando?" esaló febbrilmente la ragazza dai capelli rosa.
"A Settembre" affermò il padre mentre gli occhi color blu elettrico di Isabelle diventavano lucidi. Non era una che piangeva spesso, ma quella volta fu inevitabile. Tra i due caló il silenzio.
" Belle, tutto bene?" Le chiese la voce dal telefono che però Isabelle ormai non ascoltava più. Riattaccó. Andò in camera sua, dove trovò Clem sdraiata sul letto, che messaggiava con Christopher, il fratello di Belle. Sapeva che fra quei due c'era del tenero ed in cuor suo aveva sempre sperato che nascesse qualcosa. Ma ora... ora non sarebbe più potuto succedere. Lei e suo fratello avrebbero perso tutto. Nonna Dory, Charlotte, zia Heidi, Clem... perfino le figlie di papà che frequentavano la Eugene Napoleon sarebbero mancate alla quasi quindicenne. In fondo facevano parte della sua casa. Clem la degnò di uno sguardo distratto e poi tornò a muovere velocissimamente le dita sullo schermo del cellulare. Non si accorse nemmeno che Belle era sul punto di piangere. E la ragazza pensò che fosse meglio così. Di solito era Isabelle quella forte. Quella che consolava Clementine nei momenti di sconforto. Non il contrario.
"Vado a fare un giro" Disse infilando cose a casaccio nella borsa di jeans che sua cugina Charlotte le aveva regalato a Natale. Prese anche il libro marrone. Non sapeva perché, ma aveva come la sensazione che le sarebbe servito. "Dove?" brontoló la ragazza dai boccoli castani.
"Non ne ho idea" rispose Isabelle uscendo dalla stanza. Poi si chiuse la porta di casa De Villers dietro; non sapendo che non ci sarebbe più tornata per tutta l'estate.

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