Capitolo Ventinove

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"Quindi questa Isabelle che tutti stanno cercando era tua amica?" Domandò il ragazzo dai capelli biondi mentre usciva dalla lezione di latino con Reyna.
La figlia di Bellona annuí semplicemente.
"E com' era?".
"Faceva ridere, sapeva cantare divinamente e le piaceva fare scherzi ad Ottaviano".
"Allora mi sarebbe stata simpatica" sentenzió Jason facendo sorridere la ragazza dai lucenti capelli neri.
" Tu lo sai,perché è scappata, non è vero?". Sembrava molto più un' affermazione che una domanda.
Reyna deglutí. Passó qualche secondo prima che lei rispondesse.
"Sí, mi ha scritto una lettera d' addio" gli disse sospirando. Poi la semidea non parlò più per qualche minuto.
"E posso sapere che c'era scritto oppure hai intenzione di mantere la suspense come fanno quelle odiose telenovelas argentine?".
La figlia della dea della guerra ridacchió, poi peró si fece subito seria.
"La lettera diceva che voleva scoprire chi fossero i suoi genitori. Sai, lei è cresciuta da una famiglia di mortali che molto probabilmente anzi, sicuramente non è la sua. Lei non accetta l' idea di essere rinnegata dal proprio genitore divino e anche da quello mortale. Perciò ha deciso di scoprire la loro identità per poi vendicarsi, immagino"gli spiegó. Le faceva strano l' idea di una Isabelle vendicativa.
"E come intende scoprire chi sono suo padre e sua madre? ".
"Ha detto che aveva trovato qualcuno in grado di aiutarla. Più di questo non so dirti, Jason".
"Sicura che non ci sia altro?" la incalzó il giovane, volenteroso di trovare una soluzione al problema della semidea.
"Sí, mi ha detto di leggere un libro".
"Ah". Il ragazzo si passó una mano fra i capelli con fare pensieroso.
"Comunque Anna e quell' altro tizio biondo non sembrano molto intenzionati a trovarla" riflettè Jason cercando di ricordare come si chiamasse il pretore maschio.
"Avremmo più possibilità se la smettessero di sbaciucchiarsi tutto il tempo e se Ottaviano consultasse gli auguri come dovrebbe" disse la ragazza con acidità.
"A proposito hai saputo che Ottaviano si è fidanzato?" Continuó la ragazza trattenendo una risata.
"Con chi?" si interessó il biondo increspando le labbra in un sorriso che metteva in risalto la sua perlacea cicatrice.
"Kara, la figlia di Venere della Terza. Hai presente?".
"Ah, la gallina!-esclamò illuminandosi- Be' rincitrullito più rincitrullita fa amore eterno" affermò ragionevolmente.
"Tu invece sei un imbecille quindi avresti bisogno di un' imbecille al tuo fianco" scherzó la figlia di Bellona. Jason rise.
"Sei un' imbecille, Reyna".

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