Capitolo Ventotto

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"Dobbiamo proteggerli" le disse l' uomo con dolcezza ma anche con decisione. "Non possono restare con te entrambi , hanno un odore già molto potente se presi singolarmente, figuriamoci insieme". La donna dai capelli ramati era sull' orlo delle lacrime ma si fece forza e le ricacciò indietro. "Quale dei due... d-devo... devo abbandonare?" chiese la giovane donna, questa volta senza riuscire a trattenersi dal piangere. Lui la guardò con apprensione. "Meglio che sia la bambina. Lei è, lo sai, quella maledetta profezia... Non voglio che..." lei non lo lasciò finire. "In Francia... sei sicuro che non sia troppo vicino alla Antiche Terre?" domandò. In realtà poneva piena fiducia nelle scelte del dio, la verità era che non voleva che la propria figlia abitasse così lontano da lei. Già non sopportava l' idea di non poterla crescere. "Sta' tranquilla, farò tutto quello che è in mio potere perchè non le accada nulla. Ho un ottimo piano. Lei non raggiungerà mai l' America e sará salva.Te lo prometto". Sentirono un pianto provenire dalla stanza accanto. La giovane si alzò e tornò dall' uomo con una neonata tra le braccia. La cullava dolcemente tra le braccia e le carezzava la piccola testa . Si sedette sulla poltrona e il dio dai capelli scuri sorrise a quella bella immagine che aveva davanti. Il suo sguardo si posò sulla bambina che ormai non piangeva piú. "Ha tuoi occhi" disse alla donna.

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