Long Way Down

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Ok.

Ci siamo.

Niente panico.

Louis guardò Kurt con occhi titubanti. Non sapeva se quella cosa avrebbe funzionato.

Davanti alla porta in mogano del Caront's, Louis tremava.

Passare il capodanno con la sua famiglia e gli amici era stato straziante. Soprattutto quando il Signor Collins gli aveva esposto il suo piano.

Non sembrava esattamente giusto quello che stava per fare, ma un senso di giustizia albergava nel suo cuore, bruciava, ringhiava e scalciava.

Non poteva andarsene, non prima di aver visto il volto ferito di Harry, di averlo fatto soffrire, di provocargli quel vuoto nel cuore e nell'anima.

Quindi, varcò quella porta con Kurt.

Alzò bene il collo, in modo che si vedesse il collare color mattone, abbinato al colore della pietra che ornava l'anello di Kurt.

La tensione si irradiò per tutta la sala, tutti i visi si voltarono verso Harry, che sorrideva in modo mesto a Niall.

Poi accortosi dell'attenzione posta su di lui, guardò nella direzione in cui tutti stavano guardando adesso, dopo aver guardato lui.

Guardò Kurt avviarsi verso il bancone, versare un drink di vodka e andare verso di lui, glielo offrì con un sorriso divertito stampato sul volto, si assicurò che fosse lo stesso di quello che gli aveva rivolto Harry, molti anni prima, quando gli portò via Freddie.

Harry lo guardò confuso.

Louis era rimasto nascosto all'entrata, come voleva il piano.

-Mi hai già offerto il drink per Michael, mi vuoi avvelenare per caso?- chiese Harry con aria vagamente divertita, Kurt sollevò un sopracciglio.

-Oh, mio piccolo, ingenuo Harry, i traditori non piacciono a nessuno, quindi ho lasciato Michael e mi sono preso un nuovo sottomesso... Tesoro vuoi venire qui, per favore?-

Louis avanzò piano, a testa alta in modo da farsi ammirare da tutti.

E se la godette.

Si, in modo meschino e egoista, godette dell'espressione scioccata di Harry.

Oh sì, brutto figlio di puttana, eccomi qui.

Ghignò malignamente e si sedette elegantemente su di una poltrona nera, accavallando le gambe, godendosi gli sguardi affamati degli altri dominatori.

Guardatemi tutti, questo è il ragazzo che sta umiliando Harry Styles.

Tutti i ripensamenti avuti prima volarono via, guardando l'espressione turbata del riccio.

Oh, quell'espressione, quegli occhi che urlavano dal dolore.

Sentilo, è così che mi sono sentito io, voglio vederti soffrire.

Gli parve vedere quegli occhi verdi, diventare lucidi per un attimo, ma fu solo un momento.

Harry prese il drink che Kurt gli offriva con quell'espressione trionfante, lo scagliò per terra in un moto di rabbia.

-No, Louis non appartiene al locale, quindi non può essere preso da un altro Dominatore, lui è inesperto, non lascerò che tu gli faccia del male.- disse con quella sua voce roca e profonda, lasciando che Louis se ne cibasse per qualche secondo.

Poi una risata cristallina, che sciocco tutti,persino Kurt che vide il piccolo, reputato ingenuo fino a poco prima, Louis, ridere di una ristata gelida, fredda, quasi innaturale.

Yes, Mr. Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora