Cena con Harry Styles.

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Eccoci.

Il ristorante era lì con il vialetto illuminato dalle lanterne.

Harry parcheggió la sua macchina con agilità e scese dall'auto con eleganza e si accostò allo sportello di Louis aprendolo.

Durante il viaggio in macchia c'erano state delle domande di routine e Louis si chiedeva dove fosse finita tutta la sua esuberanza, di solito era gioviale e scherzoso con tutti, quella sera invece aveva risposto alle domande di Harry con voce flebile e un rossore alle guance.

Quando camminò verso il ristorante Louis decise che doveva aprire la bocca, che sembrava incollata col mastice, e di dire qualcosa di divertente e far ridere Harry.

Il suo sguardo si posò sugli stivaletti dorati di Harry e un sorriso gli nacque sulle labbra, aprì la bocca per fare una battuta sulle sue scarpe particolari, ma quando alzò lo sguardo e lo puntò in quello di Harry, la bocca gli si seccò.

Il ragazzo riccio lo guardava con un luccichio negli occhi quasi animale, le sue labbra rosse e carnose si mossero in un ghigno seducente e una delle sue mani lunghe e grandi gli accarezzó la schiena.

Ora il tavolo sembrava troppo vicino, Louis rabbrividì al tocco di Harry e mai si sarebbe aspettato che il semplice tocco di un uomo lo avrebbe cosí destabilizzato.

Insomma aveva avuto un sacco di uomini Louis Tomlinson, ci aveva fatto anche cose abbastanza sporche.

Ma nessun'altro gli aveva sballato il testosterone con una sola carezza sulla schiena.

Quando Harry gli scostó la sedia e lo fece sedere al tavolo si sentiva come una ragazzina vergine con le mutandine bagnate per la prima volta.

Un forte rossore gli imporporò le guancie e Harry ordinò un vino costoso mai sentito prima e gli puntò addosso quei stramaledetti smeraldi.

- Sei così taciturno, avrei giurato che avresti parlato a macchinetta per tutta la serata.- disse il riccio con un ghigno tentatore stampato sul viso, Louis arrossí terribilmente e si guardò le mani torturandosele nervoso.

-È che sembro molto spigliato e solare, poi invece sono molto timido..- rispose con voce un pò più sicura.

Harry lo squadrò da capo a piedi ed il corpo di Louis fu scosso da un brivido lungo e agghiacciante, il liscio si chiese subito il perchè e la risposta gli venne dalla mano di Harry che picchiettava sul tavolo, due anelli argentei facevano scena sulle sue dita lunghe e dopo un pó il dito indice e quello medio si unirono, Harry li fece muovere all'unisono, quasi stesse simulando una penetrazione.

Louis arrossì e riportó lo sguardo al viso di Harry, non poteva averlo fatto davvero, aveva frainteso sicuramente, invece sul viso del riccio c'era un'espressione di pura sessualità animale che Louis, inerme, strinse le gambe sotto il tavolo e il respiro gli si bloccò in gola. Inspiegabilmente aveva paura. Il liscio si riscosse subito da quel pensiero e guardò Harry nuovamente.

-Non che non mi dispiaccia questo tuo atteggiamento, è così sottomesso.-
Disse il riccio come se niente fosse successo, il liscio aveva la bocca arida e fu seriamente salvato dall'arrivo delle pietanze.

- Allora Louis, oltre a tua madre e alle tue sorelle, c'è qualcun'altro a cui tieni?- riprese il discorso il riccio addentando un pezzo di bistecca.

-Si, ai miei amici, Liam e Zayn. Sono come fratelli, anche se il sogno di vederli insieme è stato rotto dall'arrivo di Sophia e Perrie.- disse Louis riappropiandosi di un po' della sua eloquenza, Harry annuì con un'espressione neutra sul viso.

- Nessun fidanzato o spasimante?- chiese ancora guardando gli occhi azzurri del ragazzo davanti a se.

Louis si affrettò a negare con la testa.

-E tu? Nessuna persona a cui tieni?- domandò grato che si sentisse più tranquillo difronte ad Harry.

-Oltre a mia madre e mia sorella Gemma, ho solo un'amico che è anche mio socio in affari, Niall, è l'unico di cui mi fido ciecamente.- rispose con espressione cupa e pensierosa, Louis voleva sapere a cosa stesse pensando ma si morse la lingua perchè, solo ora se ne rendeva conto, il suo corpo era in continua tensione e rigido.

Per qualche strano motivo Louis aveva la sensazione di dover stare in campana con Harry.

Non sapeva come spiegarlo, semplicemente il riccio emanava un senso di potere e di virilità che lo faceva sentire protetto ma allo stesso tempo debole e inerme, come se fosse in qualche modo inferiore a lui, Dominante era l'aggettivo giusto.

Dopo ‭aver finito di mangiare, restava solo il dessert.

- Direi di finire con i convenevoli.- disse d'un tratto Harry con un cipiglio serio sul viso.

-Tu mi piaci molto e vorrei intraprendere una relazione con te...ma c'è un problema...- Harry prese una pausa e Louis prese un respiro, da quando il riccio aveva iniziato a parlare, il suo cuore aveva perso battiti e il respiro gli si era bloccato in gola.

-Un problema?- fece uscire un verso strozzato dalla gola secca e prese un'altro respiro.

- Non so se sei disposto ad avere una relazione con me a modo mio.- continuò Harry ancora più serio e con quella voce che, se possibilmente, era ancora più sexy così.

- E quale sarebbe il tuo modo?- rispose tutto d'un fiato Louis che ormai era in iperventilazione.

- Devi diventare il mio sottomesso Louis.-

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Lo so è un capitolo corto ma sto cercando veramente ispirazione per questa storia. Ahimè se n'è andata e non vuole ritornare...
Vi ringrazio per le visualizzazioni, i commenti ed i voti. CONTINUATE A VOTARE!
A presto.
Chiara.

Yes, Mr. Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora