Capitolo 1✔️

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Presero la metropolitana e arrivarono alla loro destinazione: il Pandemonium.

"Forza muovetevi" disse Jace, che era più avanti di loro; dal momento che gli piaceva stare primo, era a capo della fila, seguito da Isabelle che stava sorridendo maliziosamente a un vampiro mentre, dietro di lei, c'erano Clary e Alec, il quale chiudeva la fila.
"Strano" pensò Clary "anzi, molto strano. Come mai Alec è dietro di me e non con Jace? Glielo avrà chiesto Jace. Ma perché mi tratta come una bambina?! Ho 17 anni cavolo!"

Clary odiava quel suo lato veramente troppo protettivo. Ma cosa ci poteva fare lei? Era tutto compreso nel pacchetto.

Dopo aver camminato qualche altro metro, Jace tirò fuori il suo stilo e si girò verso Alec. Gli fece una leggera alzata di sopracciglia e poi incominciò a disegnare una runa di apertura vicino la serratura della porta sul retro del locale.

Jace e Isabelle entrarono e stava per entrare anche Clary quando Alec la prese un braccio e la allontanò dalla porta.
"Scusami, ma devo farlo. Non arrabbiarti" disse lui.
Lei non ebbe il tempo di aprire la bocca che lui le aveva già preso il braccio, alzato la manica della giacca e le aveva disegnato una runa al fine di addormentarla.

Clary si risvegliò in una stanza a lei ben conosciuta e guardò l'orario sulla l'orologio a muro: 00:26.
Si rimise le scarpe che le erano state tolte e buttate a caso sul pavimento. Aprì la porta di colpo capendo subito di aver fatto una cavolata: la luce le colpì subito gli occhi che si erano abituati al buio facendola imprecare.

"Buonasera. Come ti va la vita?"
chiese Magnus.
"Secondo te?" chiese lei retoricamente sedendosi non troppo ordinatamente sul divano "Ora dovrei essere al Pandemonium, con gli altri e invece mi ritrovo da te. Come mai?" Sbottò, per poi calmarsi e appoggiare i gomiti sulle ginocchia.

"Sinceramente anche io so poco. Ho fatto soltanto quello che Alec mi ha chiesto" disse. Poi si fermò e sorseggiò la sua bevanda ancora leggermente fumante.
"So solo che Jace non ti voleva lì e si è organizzato con Alec per fare tutto ciò che hanno fatto: inizialmente Alec non voleva accontentarlo in questa sua quasi subdola mania di tenerti sempre costantemente al sicuro, ma sai com'è Jace: se vuole una cosa non si ferma davanti a niente"
"Credimi, lo so." disse la ragazza con un tono amaro e sospirando, mettendo la testa sulle mani e guardando in basso.

Era più di un anno che si allenava per diventare Shadowhunter e lui non la voleva per andare a uccidere qualche demone?

"È ossessionato dalla paura che mi succeda qualcosa. Cosa posso fare o dirgli per togliergliela dalla testa?" chiese la Shadowhunter alzando il capo.

Lui schioccò la lingua e disse: "Non puoi, ma devi cercare di capirlo, ok? Non sono il migliore a donare consigli amorosi in giro, ma una cosa la so: per prima cosa si innamorò di te, la prima di cui si era mai innamorato, poi scoprì che eravate fratello e sorella, anche se non lo siete veramente, poi poi arriva Sebastian, accompagnato da un'altra marea di dilemmi e fatti incomprensibili e intrigati tra loro." Magnus si avvicinò a Clary e le appoggiò una mano sulla spalla. "È stato un anno difficile per tutti, zuccherino." Lei sorrise dolcemente a quel suo, ormai affibbiato, soprannome. "E poi solo tu conosci così bene Jace, come neanche Alec e Isabelle lo conoscono." disse mettendosi in posizione di pensatore con la tazza che fluttuava in aria, intorno a lui. "Quello che intendo dire è che devi avere pazienza, e assecondarlo, ma non troppo che se no si monta la testa"

Insieme risero, una risata proveniente dal cuore, che però venne interrotta pochi istanti dopo dal suono del campanello.

Nei sospiri di Clary, Magnus andò ad aprire alla porta.

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Spazio autrice
Spero che vi piaccia questo capitolo e di arrivare a una decina di like.
A kiss😘.
Chiara

Shadowhunters, il passato si ripresentaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora