Capitolo 5✔️

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Jace stava suonando Chopin, uno dei suoi artisti preferiti, mentre pensava alla reazione che Clary aveva avuto: era shockata e spaventata, ma come biasimarla, lo era anche lui.

Jace dovette fermare sia i suoi pensieri che la sua musica a causa del suono del suo telefono.
Il mondano-non-più-mondano lo stava chiamando. Decise così di rispondere:

"Jace vai subito al parco dove ci incontriamo solitamente"
"Come mai? Hai bisogno di un modello da fotografare? Lo sai che ho dovuto smettere a causa dell'orribile cicatrice che mi attraversa il petto"
Simon sbuffò: "Vieni subito. Ora" e riattaccò.

Jace si fermò un attimo e ragionò sul tono che Simon aveva usato: e se fosse successo qualcosa a Clary, ad Alec o ad Izzy?
Prese velocemente la sua giacca buttata in malo modo sopra il piano e uscì dalla sala musica, correndo.



Quando Jace arrivò nel loro solito luogo d'incontro un po' appartato, vide Isabelle e Alec che piangevano, ma non riuscì a capirne il motivo perché Simon intralciava la sua visuale. Izzy che piangeva, proprio lei che non mostrava mai i suoi sentimenti e le sue emozioni.

Quando Simon si spostò dalla sua visuale, Jace vide il motivo per cui i suoi due fratelli piangevano: Max. Il suo fratellino, era vivo.

Quando lui si accorse del ragazzo gli andò incontro correndo e Jace lo prese in braccio, abbracciandolo come non aveva mai fatto. Solo allora vide Clary seduta su un masso, con gli occhi lucidi, che gli sorrideva.

Jace spostò l'attenzione, che prima era rivolta verso la sua ragazza, verso Max, che lo fece scendere per poi inginocchiarsi a terra.

"Come fai ad essere qui, Max?"
"È grazie a Clary, ma, sinceramente, non so come abbia fatto. Ma perché? Non sei felice che io sia qui?" chiese il bambino un po' preoccupato.
"Certo, certo che sono felice" rispose Jace frettolosamente "è solo che non me lo aspettavo."

Si alzò in piedi e si avvicinò al gruppo di ragazzi che ormai era diventata una famiglia.
"Ci pensate voi a portalo all'Istituto?" chiese Jace riferendosi a Izzy, Alec e Simon.
"Certo" disse Alec, anticipando Izzy, che lo guardò spalancando gli occhi "Vieni Max" disse Izzy che, capendo tutto, prese per mano il fratellino minore e, tutti e quattro, se ne andarono, dirigendosi verso l'uscita più vicina del parco.

Jace si avvicinò a Clary, circondandole lo sterno e alzandola in piedi per poi farla salire sul sasso in modo tale da essere più o meno alla stessa altezza. Lei non fu per niente turbata dagli spostamenti che stava subendo.

"Da quando sapevi di poter resuscitare le persone?" le chiese docilmente, prendendole le mani. Lei non lo guardava ancora negli occhi, ma osservava le loro mani come se fossero diamanti preziosi. Lui staccò le loro mani e le prese il viso in modo tale che la potesse vedere in faccia. Stava piangendo.

"Hey, cosa succede?" le chiese con un tono che riservava solamente a lei. Clary staccò le sue mani da quelle di Jace e lo abbracciò, mentre lui le dava delicatamente vari piccoli baci sulla testa.

Dopo qualche minuto lei si staccò e gli disse: "Avevo in mente da un po' di tempo quella runa, ma non ne capivo il significato. Solo quando ho visto il soldatino che avevi regalato a Max sul comodino di Izzy, capii il suo significato. L'ho preso e sono andata in mezzo al boschetto" disse facendo un cenno con la testa verso la mini-foresta alla sua destra "ma non funzionò, o così pensavo. Decisi di andare a farmi un giro per smaltire la frustrazione di non aver fatto funzionare la runa e lo vidi che mi seguiva"

Jace vide che era preoccupata e così le chiese, con voce un po' roca a causa del parlare a bassa voce: "Cosa ti preoccupa?"
Lei sbuffando disse: "Tante cose: Sebastian per primo, tu per secondo e ..."
"Aspetta, aspetta. Io per secondo?! Che cosa ti ho fatto?"
"Tu niente, è che..." lei sospirò. Lui aspettò a dire qualcosa, non voleva sembrare oppressivo.
"Avevo paura che tu ti fossi arrabbiato con me per il mio breve momento di 'frustrazione', se così si può chiamare"

Lui le alzò delicatamente il mento e le sorrise, per poi baciarle la fronte, il mento, il naso, le guance e infine le tempie per poi scendere fino al collo e
risalire fino alla bocca e baciarla come se fossero mille anni che non la vedeva.

***
Buon pomeriggio!
Scusate se vi ho fatto aspettare tanto ma facendo un liceo ho molto da studiare e mi sono impegnata molto a scrivere questo capitolo: l'ho controllato 3000 volte a dir poco.
Spero che vi piaccia.
A kiss😘.
Chiara

Shadowhunters, il passato si ripresentaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora