Capitolo 16

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"Allora posso andare?" dico spazientita mettendomi le mani sui fianchi. É da un quarto d'ora che sto cercando di convincere mia madre...ho 18 anni non 13!
"No, sei stata via tutto il giorno" risponde impassibile, dopotutto ha ragione lei ma io ci tengo ad uscire stasera.
"Lo so ma ti prego" supplico
"Tu stai tutto il giorno con questi ragazzi ed io nemmeno li conosco!"
"Te li farò conoscere prima o poi"
Mia madre fa un sorrisetto malizioso, capisco che le é venuta un idea "Bene allora me li presenterai stasera"
Cerco di ribattere ma lei mi interrompe "se me li presenti ti lascio uscire altrimenti no"
Mi ha incastrata, sbuffo e mi rassegno "come vuoi tu"
"Dai mostra un po di entusiasmo, guarda che non ti lascio andare!" le mostro un sorriso finto mentre salgo le scale per andare in camera mia.

Sto una buona mezzora davanti all'armadio "é solo uno stupidissimo sabato sera" continuo a ripetermi ma sono indecisa come sempre.
Alla fine tiro fuori il mio vestito nero smanicato e aderente corto fino a metà coscia e lo abbino ai tacchi dello stesso colore con dei particolari argento.
Ho solo tre paia di tacchi, non li metto quasi mai ma per quelle poche occasioni mi piace averli belli.

Mi guardo allo specchio soddisfatta poi mi trucco e metto il rossetto rosso scuro e il mio profumo preferito. Lascio i capelli mori sciolti.
Chiamo Genn.
"Aurora, sei pronta? Tra poco io e Alex passiamo da te"
"Si, ma ti ho chiamato per avvertirti"
"Avvertirmi di cosa?" dice in tono teso
"Mia madre vuole conoscervi quindi vi converrà arrivare molto in anticipo" conoscendola ci farà far tardi con le sue chiacchere.
"Allora devo assolutamente far bella figura"
"Ti conviene, altrimenti non potrete piú vedermi" dico ridacchiando.
Mi sento male al pensiero della mia vita senza lui e Alex, li conosco da poco ma sono già essenziali per me...

Il campanello suona e corro io ad aprire, faccio entrare Alex seguito da Genn.
Sono particolarmente belli stasera, eleganti ma non troppo, perfetti per presentarsi a mia madre, penso.
"Ci siamo preparati per il gran momento" dice Alex sorridendomi, lui é molto tranquillo come sempre del resto.
Mi avvicino a Genn che é di fianco a lui, lo guardo da testa a piedi, indossa dei jeans neri aderenti, una camicia e sopra una giacca di pelle. Sposto lo sguardo sul suo viso, il ciuffo quasi gli copre gli occhi che però spiccano con il loro azzurro acceso.
"Perché mi guardi?" mi chiede
"Perché sei bello stasera"
"Di solito no?" dice in tono ironico, ci scambiamo un sorriso poi lui mi avvicina a se mettendomi il braccio attorno ai fianchi.
Mia madre ci raggiunge con un grande sorriso probabilmente in parte finto.
Appena la vede Genn toglie il suo braccio e lo sento irrigidirsi vicino a me. É nervoso.
"Ciao ragazzi, accomodatevi pure in salotto" seguiamo mia madre senza battere ciglio.
Io mi siedo tra Genn e Alex e lei di fronte a noi.
"Bene, voi siete i nuovi amici di Aurora, parlatemi di voi" mi sembra un'ispettrice, la fulmino con lo sguardo.
Parte Alex "Piacere signora.."
"Maura" lo corregge
"Io mi chiamo Alessio e ho ventanni" mia madre gli sorride
"Io invece sono Gennaro, ma la prego di chiamarmi Genn e ho ventanni anche io" dice in tono teso Alex lo nota e decide di portare avanti lui la conversazione
"Signora Maura, io e Genn cantiamo e suoniamo, insieme abbiamo un gruppo ci chiamiamo Urban Strangers" mia madre si mostra improvvisamente piú interessata.
"Che bello, che genere fate? Sono curiosa" a quella domanda i miei amici si scambiano uno sguardo imbarazzato
"...a dire il vero non lo sappiamo nemmeno noi, acustico, pop, elettronico o anche rap" dice Genn che ora mi sembra piú tranquillo.
Mia madre sorride, questa volta in modo sincero, poi riprende il suo interrogatorio da ispettrice
"Siete dei bravi ragazzi spero, non voglio che mia figlia stia con persone poco raccomandabili..." innarca un sopracciglio e mi guarda
"Assolutamente" dice Alex cercando di non dar peso alla sfacciataggine di mia madre.
Dopo altre interminabili domande si decide a lasciarci andare.
"Grazie per aver sopportato tutta la mia curiosità, ma sapete quanto ci tengo alla sicurezza di Aurora" dice mettendomi un braccio attorno alle spalle.
"Divertitevi, spero che avremo occasione di conoscerci meglio ragazzi"dice salutando Genn e Alex che le sorridono educatamente.

"Come siamo stati?" chiede Alex facendo partire l'auto
"Bene direi, avete notato come si é interessata alla vostra musica?"
E spero bene...mia madre si mostra sempre gentile ma non sai mai cosa pensa veramente.
Genn allunga la sua mano verso di me e io gliela stringo, poi mi avvicino al suo orecchio
"Ehi, tranquillo" so che é cosí nervoso per mia madre "noi siamo amici ricordi?Non devi temere nulla"
"Amici, per ora" mi risponde "ma se un giorno dovessimo avere un rapporto che va oltre l'amicizia?"
Non so cosa rispondergli, é tutto imprevedibile "ce ne preoccuperemo in futuro"
Appoggia le labbra sulla mia fronte ed io chiudo gli occhi per godermi il momento.
"Piccioncini siamo arrivati!" esclama Alex facendoci sobbalzare.
"Pensa alla tua ragazza che se noi siamo piccioncini voi siete uno stormo di piccioni!" dice Genn scendendo dall'auto. Rido per la sua pessima battuta.
La ragazza riccia getta le braccia al collo di Alex che la bacia appassionatamente. Eleonora.
"Non mi avevi detto che veniva anche lei" dico a Genn
"Mi sono dimenticato"
Li guardo, sono carinissimi.

Appena entriamo nel locale parte hotline bling, canzone che adoro e a quanto pare non sono l'unica.
Genn e Alex si lanciano in una danza scatenata cantando e facendomi ridere. Questa sarà una bella serata, me lo sento.
Dopo meno di dieci minuti Alex e Eleonora sono spariti non so dove.
"Vado a prendere da bere?" mi urla Genn nell'orecchio cercando di sovrastare il volume della musica. Gli rispondo di si con un cenno.
Ballo distrattamente da sola ma quando noto che ci sta mettendo molto tempo a prendere da bere decido di andarlo a cercare. Mi pento subito di quel che ho fatto.
I capelli rossi di una ragazza attirano la mia attenzione ma non é questo il punto. La ragazza, visibilmente ubriaca, sta tenendo Genn per il braccio. Si sporge verso di lui e preme le labbra sulle sue. Mi sento mancare il respiro.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime che non esitano a scendere bagnandomi il viso.
Genn si libera dalla sua presa con uno strattone, rovesciandole il drink addosso. Viene verso di me imprecando tra se.
Io mi allontano da lui facendomi largo tra la gente.

//spazio autrice//
Nuovi guai in arrivo...fare andare tutto liscio era troppo semplice per me :)))
Spero che vi sia piaciuto il capitolo.
Vi adoro sempre di piú non so come ringraziarvi per i  quasi 17K manca poco a 20 daiii!
Come avrete notato ho cambiato la copertina, ditemi se vi piace.
Continuo a 50 voti e 10 commenti💕

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