Sarà stato l'alcol, oppure la musica. No, semplicemente la voglia di giocare. Non capisco perché mi ha baciata proprio stasera, forse gli piaccio? Che domanda stupida. Non posso piacere io a uno come lui. È stato uno sbaglio, un equivoco. Non dovrà mai più succedere. Correvo via da quella sala con la musica a palla nelle orecchie. Poi vidi la persona che non mi sarei mai aspettata di vedere, non con quel vestito addosso. Arianna che rideva giocherellando con il drink e...il mio vestito rosso! Aveva addosso il mio vestito rosso. E i capelli legati in una treccia. Non l'avrei mai riconosciuta con addosso quella maschera, se non fosse scoppiata a ridere come faceva sempre lei. Eravamo due gocce d'acqua. Ora è tutto chiaro, per quanto io sia l'opposto di Arianna quella sera era accaduto un miracolo. Alexander ci aveva scambiate. Le lacrime mi cominciarono a scendere sul viso, solcandolo fino all'osso, che ormai era tutto ciò che ne restava. Mi si strinse lo stomaco in modo così forte, ma ormai ero abituata, vinceva sempre lui.
Mi trovavo fuori seduta su un muretto sul retro. Il freddo penetrava lentamente nelle ossa, ma ormai non faceva più male. Aspettavo solo che tutto ciò passasse, anche se potevo farlo da sola. Ma non avevo il coraggio di farlo davvero. Anche se in realtà lo stavo già facendo. Mi stavo uccidendo. Senza accorgermene. Forse è questo il modo più doloroso di morire, sepolta dalla rabbia, dalle illusioni, che ogni giorno si sovrapponevano su di me rendendomi sempre più debole.
Come ho fatto a pensare che avrebbe davvero voluto baciare me?
Non avevo voglia di alzarmi, di ricominciare, di girare pagina un'altra volta, come mi implorava la vocina dentro di me, schiacciata anche lei da tutto questo. È
E solo così lei mi dimostrava di aver ragione. Sentivo la sua risata nella mia testa, una risata di disprezzo, che però sapeva confortarmi meglio di chiunque altro.
Arrivai a casa dopo aver pensato tanto. Dopo aver pensato un po' a tutto. Entrai in camera e mi ritrovai davanti allo specchio, così, senza volerlo. Non potevo smettere di guardarmi e di vedere quanto ripugnante fosse quell'immagine. Okay, stasera Alexander mi aveva scambiata per la sua ragazza, e mi sono sentita bella come da tanto non succedeva, ma tolta la maschera torno ad essere la stessa, insignificante Victoria.
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Sei il mio respiro
ChickLitDue cuori che battono all'unisono La speranza di una vittoria dopo un mare di sconfitte Accorgersi che c'è qualcosa in questa vita, per cui vale la pena andare a avanti. Victoria è apparentemente una normale sedicenne, ma gli altri non sanno niente...