Era ormai finita la giornata ed ero a pezzi. Lo studio mi distruggeva sempre di più. A volte mi chiedevo perché avevo scelto proprio quella scuola, il liceo classico, ma non me n'ero mai pentita.
«A proposito della gita del mese prossimo,»
Mi drizzai sulla sedia. A Roma sarebbe venuto anche Alexander. Dovevo andarci. Assolutamente.
«Andremo a Roma in aereo, altrimenti ci vuole troppo. Staremo via quattro giorni e tre notti. Per le iscrizioni alle visite guidate chiedete a me.»
Quattro giorni e tre notti. Con Alexander. Ah, dimenticavo, anche con Arianna ma non fa niente. Farò finta che non ci sia, anche se la vedo un po' dura.
La campanella suonò prima del previsto, e mi risvegliò dai sogni dei quali il protagonista era ovviamente Alexander.
«Ci sarà lui vero?» mi chiese elettrizzata Alice, mentre ci incamminavamo verso l'uscita.
«Credo di sì..»
Sfoderò un sorriso a trentadue denti.
«Peccato che non ci sia tuo fratello però!»
«Mio fratello?» mi misi a ridere. Rise anche lei, anche se scorsi qualcosa di sospetto in quella risata.
«Non dimenticare che c'è anche miss perfezione.»
«Ce ne possiamo liberare facilmente.»
La guardai sbigottita e scoppiammo a ridere.
Era da tanto che non avevo un'amica così. Con cui ridere, scherzare e a cui raccontare tutto. Sentivo che le volevo bene davvero, chissà, forse sarebbe nata una bellissima amicizia tra noi due. O forse era già successo.
Arrivai a casa. Mia zia mi fece trovare il pasto pronto sulla tavola apparecchiata come sempre. Ma lei a quell'ora era a lavorare, così buttai tutto nel bidone come sempre. Mi chiedevo come non facesse ad accorgersene. Beh in fondo era meglio così, se ne avesse avuto anche solo il sospetto mi avrebbe fatta ricoverare. E non volevo passare un'altra esperienza del genere. Mio fratello tornò a casa presto. Mi salutò con un bacio sulla guancia e io approfittai del suo splendido umore...
«Oggi ci hanno consegnato il modulo per la gita...a Roma, ricordi?»
Annuì.
«È un sì?»
«Se gli zii sono d'accordo, e poi io non sono neanche a casa quella settimana.»
Lo guardai con aria interrogativa.
«Abbiamo il campionato regionale.»
Questo significa che nemmeno Alexander sarebbe venuto.
«E sono così importanti?»
«Più o meno.»
«Viene tutta la squadra?»
«Certo, perché tutto questo interesse?»
Alzai le spalle e andai di sopra.
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Sei il mio respiro
ChickLitDue cuori che battono all'unisono La speranza di una vittoria dopo un mare di sconfitte Accorgersi che c'è qualcosa in questa vita, per cui vale la pena andare a avanti. Victoria è apparentemente una normale sedicenne, ma gli altri non sanno niente...