Capitolo 2

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"Jon-yong!" Lo chiamò il capo dell'ufficio postale. Fece un profondo respiro davanti alla porta e senza pensarci due volte lascio il corridoio ed entrò nell'ufficio "La prossima consegna è molto importante!" Comunico subito e tirò fuori una scatola, poi un altra ed un altra ancora da dietro il suo banco "Sono da consegnare a questa agenzia, sarà per un concorso che si terrà fra cinque giorni. Quindi vedi di non perderne neanche una di queste buste!" "Certo capo" si inchinò, lesse l'indirizzo è capì subito dove fossero dirette "Ma è per..." Il capo appoggiò la mano sulla sua spalla "Già hai capito bene. Sei il più giovane fra tutti e il migliore, affido a te il compito di consegnarle. In più ci sarà anche Hoyon-su a dirigere te e altri due ragazzi. Vedi di fare quello che ti dice" scosse la testa, era il suo sogno andare nell'agenzia dove lavoravano i BigBang e magari incontrarli, ma con Hoyon-su... "Lei sa benissimo come vanno le cose tra noi due..." Abbassò lo sguardo sul pacco enorme "Già ma è il tuo lavoro e ti ho assegnato al suo gruppo quindi vedi di fare le cose per bene"

Si congedò portandosi dietro, con il carrello, i pacchi fino al magazzino dove altri tre uomini lo aspettavano. Il più alto dai capelli neri si avvicinò "Jon-Yong! Alla buon ora, dobbiamo prelevare ancora il restante dei pacchi e consegnarli tutti in questi ultimi cinque giorni chiaro?!" Lui saluto tutti ed annui a Hoyon-su, anche se gli stava antipatico. Non lo sopportava e si sentiva sempre basso al suo fianco.

Raggrupparono i primi pacchi sulle loro moto e partirono insieme verso l'agenzia nel centro di Seul.
Era una consegna veramente importante, ne aveva sentito parlare molto negli ultimi due mesi di questo concorso. Pure sua sorella aveva mandato la lettera nella speranza di essere scelta, ma lui sapeva che non sarebbe stato facile. Da quello che aveva capito ogni cantante estraeva una lettera da una grande  bacinella di vetro, leggevano il suo contenuto e il posto da qui provenivano. Quella che aveva fatto il viaggio più lungo verrà scelta e invitato il Fan a  trascorrere con loro una settimana. Sinceramente pure lui aveva pensato a partecipare, ma con il lavoro che aveva... Dove lo trovava il tempo se sarebbe stato scelto, poi era sicuro che non avrebbe mai vinto.
Si fermarono davanti al semaforo rosso "Hey Jon-yong!" Lo chiamò e lui volto lo sguardo. I capelli di Hoyon-su spuntavano da fuori il casco mentre lui sorrideva "Lo sapevi che chi faceva il miglior lavoro in questi giorni otterrà una promozione?" A quelle parole il semaforo tornò verde "E lo otterrò io!" Parti veloce urlando di gioia e lui lo seguì zitto. Strinse il manico della moto, non lo sopportava! Aveva sempre quell'aria di essere il migliore, si vantava per tutto e mentiva al lavoro. Un aumento non se lo meritava. Lui aveva proprio bisogno di soldi in più, ultimamente aveva problemi finanziari da quando sua madre si era ritrovata in ospedale...
Raggiunsero poco dopo la YG family agenci ed entrarono da un entrata secondaria. Un uomo li aspettava fuori vestito tutto elegante. "Finalmente siete arrivati! Seguitemi vi mostro dove dovrete lasciare i pacchi" entrarono da una pesante porta di ferro e percorsero un lungo corridoio che portava poi in un salotto. Nella stanza si trovavano due divani e un tavolo basso al centro, uno spazio per bere del caffè e infondo alla stanza oltre i divani si trovava un altra porta che portava sicuramente agli studi. "Lasciateli lì sul tavolo e andate a prendere i prossimi, io sarò fuori ad aspettarvi quando tornerete" lasciati lì i pacchi tornarono dalle moto e ripartirono verso la posta per prendere il prossimo carico.
Durante la giornata Hoyon-su parlava molto con l'uomo incaricato a controllarli, ma pur provando a essere gentile non acquisì la sua simpatia. Una volta lo fulminò di rabbia e si spostò da lui.

Passarono cinque lunghi giorni finché finirono di portare tutti i pacchi, o quasi, ora rimaneva l'ultimo pacco e si vedeva che nessuno voleva fare di nuovo lo stesso giro per portarlo. Così dovette partire lui a consegnarla. Snervato carico il pacco sulla moto e parti mentre gli altri ridevano, augurandogli buon viaggio "Vedo che comincia a piovere, meglio che ti sbrighi! Ha e sei anche fuori orario!" Strinse la presa al manico chiudendo gli occhi, avrebbe voluto tirargli un pugno per zittirlo piuttosto che sentire sempre la sua voce addosso. Viaggiò il più veloce possibile, riuscì a passare in tempo in alcuni semafori diventati arancioni, controllando spesso l'orologio "Cazzo! Sono in ritardo!" Accelerò e raggiunse l'agenzia, il tipo non si trovava fuori quindi entrò spontaneamente con il pacco sottobraccio. Percorse in fretta il corridoio ed apri la porta del salotto. Due uomini discutevano tra loro, lui si avvicinò "Sei arrivato finalmente"annuì, stava per rispondere che inciampò al tappeto cadendo di faccia a terra.
Quando apri gli occhi si ritrovava in mezzo alle lettere sparse per la stanza "Ti sei fatto male?" Chiese l'uomo che lo aspettava "No..." "Sbrighiamoci a raggrupparle siamo in ritardo!" Posarono le lettere di nuovo nella scatola e gliela consegnò "Grazie ora puoi andare!" "Tra mezz'ora porteranno le lettere dobbiamo sbrigarci!" Disse il suo compagno. I due svanirono oltre la porta che portava all'interno dell'agenzia. Si riprese dalla caduta e si guardò intorno "Bene qui ho finit..." I suoi occhi si posarono su una lettera finita sotto il tavolino, la raccolse, la giro notando i vari timbri "Ha fatto un lungo viaggio..." Le parole del suo capo gli fulminarono in testa. Tirò fuori il telefono e chiamò Hoyon-su della situazione "Ma che vuoi che sia una lettera, tienitela non si accorgerà nessuno della sua mancanza" riattacco, non poteva aver detto una cosa simile. Questa persona aveva mandato la lettera nutrendo la speranza di incontrarli, sembrava anche che venisse da molto lontano. "Non posso buttarla!" Chiamò sua sorella per ottenere informazioni di dove si trovasse l'estrazione "Si trova... Hai in mente dove mamma spesso ci portava a prendere il gelato in estate?" Delle urla di sottofondo "Si passa al sodo" "Quell'enorme edificio alla sua destra è una tra le agenzie televisive più famose..." "Quando arriveranno i cantanti?" La interruppe "Non interrompermi così! Comunque sono lì ed arriveranno a momenti, dieci minuti più o meno" "Graziemille!" "Ma perch..."  Le attacco il telefono in faccia e parti.

Quei dieci minuti passarono veloci, la pioggia era aumentata e le gocce d'acqua gli oltrepassavano la giacca. Accelerò raggiungendo l'agenzia. Un enorme gruppo di fan bloccava la strada oltre la gelateria. Posteggio la moto in un vicolo  e si avviò tramezzo la folla facendosi spazio.
Di colpo la gente cominciò a urlare di gioia "Stanno arrivando!" "Li vedo!" "O mio dio sono bellissimi!" Sgomito con forza per farsi lasciar passare "Jon!" Sua sorella lo chiamò "Cosa fai qui?!" Chiese "Troppo lungo da spiegare ma devo raggiungere la prima fila!" Lo guardò un attimo ma vedendolo preoccupato avendo fatto tutta quella strada lo prese alla mano e lo condusse tramezzo la gente "Hai bisogno di una mano amore?" Chiese un ragazzo a lei "E tu chi sei?!" Fu sorpreso di vedere un ragazzo con sua sorella "Lunga storia Jon ti spiego dopo" il suo accompagnatore aiuto a fare spazio fra la gente finché raggiunsero la prima fila "Eccoli che arrivano!" Segno con il dito. Li chiamò cercando di attirare la loro attenzione, ma con tutta quella gente non riusciva ad attirarli. Passarono davanti a lui ignorandolo. "Cosa vuoi fare?!" La sorella lo vide scavalcare "Se loro non vengono da me andrò io da loro!" Scavalco la staccionata e corse verso di loro sventolando la lettera in mano. I cinque sorpresi si girarono senza dire una parola. Due bodyguard si affiancarono a lui e lo presero al braccio "No aspettate! Sono un postino, ero incaricato a consegnare le lettere per l'estrazione!" G-Dragon si avvicinò a lui indicando ai due agenti di lasciarlo "Postino?" Lui annuì inchinandosi "E ho mancato una lettera..." Gliela consegnò in mano, il cantante lo mise al coperto sotto il suo ombrello nero "Sei venuto fino a qui per portare questa lettera?" Lui annuì "Tutti devono avere un occasione, sembra anche che questa persona l'abbia mandato da molto lontano..." Indico i timbri "Già, ti voglio ringraziare..." "Jon-yong" "Jon-yong..." Ripete lui. Infilò la lettera nella sua giacca e tirò fuori un foglio e scrisse su qualcosa e firmò "Grazie e continua così!" Gli appoggiò la mano sulla spalla sorridente. Delle urla. GD tornò dai suoi compagni che gli cominciarono a fare domande, lui tremante osservo il foglio "Per un rispettoso lavoratore e mio fan" lo infilo nella sua borsa a tracolla e torno da sua sorella tutto felice. Il suo sogno era diventato realtà.

Grazie per aver letto il nuovo capitolo e spero che vi sia piaciuto questa parte del capitolo😄 il prossimo arriverà.
Come continuerà adesso? Cosa succederà con questa lettera?

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