Capitolo 12

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Yla

Non riusciva a chiudere occhio, avrebbe preferito dormire a fianco di GD, sentire la sua voce confortante, il suo calore abbracciandolo... "Cosa ti prende testona!" Scalciò la coperta fino a buttarla a terra, fece un profondo respiro e chiuse gli occhi, la scena del bacio le fulmino in testa "Perché l'ho baciato? Sembrava come un sogno" portò le mani in faccia sentendosi scaldare in tutto il corpo. Di colpo il telefono vibrò sul comodino "Chi può essere a quest'ora?" Lesse la grande scritta del mittente "Mamma..." Le aveva scritto sempre ogni sera raccontandole della sua giornata, tralasciando però le cose con GD. "Non le ho scritto giusto..." Si ricordò e le rispose, da quando le accade l'incidente sua madre non smise più di preoccuparsi, ma capiva che un momento di svago come questa occasione di andare in Corea non le nuoceva. Ma ormai la porta che aveva chiuso si era aperta, ma con GD al suo fianco stava meglio. Avrebbe preferito raccontare tutto a lei ma non voleva farla preoccupare, sua madre soffriva vedendola in quello stato e questo lei non voleva. "Ha fatto tanto per me tempo fa, non c'è bisogno che si preoccupi di più" le scrisse la giornata è quanto si fossero divertiti a giocare all'XBox, anche se dimenticava spesso di scrivere alcuni dettagli. Lei ne era in grado, ma sua madre la conosceva, se lei non scriveva quasi niente significa che stesse bene. Sua madre comincio a scrivere dopo che invio l'sms ed attese la sua risposta, passo a lungo ad aspettare finché arrivo un romanzo "Tesoro ma è fantastico, ti piace stare in Corea vero? Ed è bellissimo che vai d'accordo con i ragazzi sono proprio contenta per te. Però ho una brutta notizia, la polizia ci ha chiamato proprio oggi e ci ha comunicato che Greg ha ricevuto il permesso di libertà vigilata. Ma la cosa ancora più sconvolgente e che ha infranto il permesso e si è separato dal congegno che lo controllava. Ora nessuno sa dove sia ma a quanto ci ha spiegato la polizia, lui parlava solo di te in prigione...
Non andare in panico, voglio che tu stia attenta e non separarti dai ragazzi capito? Non sappiamo cosa lui voglia fare, se cercarti oppure ricominciare una vita in un altro stato.
Quindi amore fa attenzione. Noi ci siamo per te ricordati. Dormi bene piccola mia, trovavo giusto avvisarti, domani telefoniamo verso sera d'accordo?" Le scivolò il telefono dalla mano "E scappato..." I ricordi si impossessarono di lei e scosse il capo "Aiuto..." Sussurrò lei nell'aria, ora aveva paura che lui tornasse. Che venisse fino qui in Corea a importunarla, magari a farle anche di nuovo del male... Rispose al messaggio ringraziando sua madre e spense il telefono. Ora temeva il peggio... Si stese lentamente recuperando la coperta ricoprendosi fino sopra le spalle guardando il soffitto "Oddio..." Senti le lacrime scenderla "Basta piangere! Non voglio più soffrire..." Pianse ancora "Vattene!" Si girò di fianco. Il cigolare della maniglia la zitti facendola girare verso il rumore. Una figura chiuse silenziosamente la porta per poi avvicinarsi a passo felpato verso di lei. Rimase a fissarla per poi sedersi "Jiyong?" chiese lei mentre la figura entrò nel letto avvicinandosi come un gatto "Non riesci a dormire nemmeno tu?" Lei annuì. Rimasero in silenzio a guardarsi, il cuore le batteva a mille e essendosi abituata al buio vide il suo sorriso e lo sguardo di lui puntato fisso a se "Ti ho sentito parlare da sola prima..." Si appoggiò al muro, GD fece lo stesso affiancandola alla sua sinistra. Era imbarazzata, non sapeva cosa fare "Hai incubi? Vuoi parlarne?" Si girò a guardarlo, si sentì un colpo al cuore rendendosi conto di quanto fossero vicini di nuovo. Le tornarono in mente i ricordi della notte precedente "No non è niente..." Lui si avvicinò ancora di più "Tu menti" si allontanò dal suo viso "Davvero non è niente" guardò verso la finestra, ma sentiva comunque lo sguardo dritto a se "Tu soffri, lo sappiamo tutti" a quelle parole prese un profondo respiro evitando di piangere un altra volta "Io, noi, ti vogliamo aiutare..." Lei scosse la testa girandosi di scatto . "Ahaia!" Si colpirono alla fronte per poi scoppiare in una lieve risata "Siete gentili ma è tutto apposto..." Lui scosse la testa massaggiandomi la fronte "E quello della notte scorsa?" Ricordò le sue parole di quella notte e delle lacrime "Guarda che non era un sogno" prese lei al fianco avvicinandosi ancora di più. Dei brividi le percorsero in tutto il corpo sentendo poi la testa scaldarsi "Posso un..." Si avvicinò a lui "Abbraccio?" Lui annuì e la prese a se mentre lei verso altre lacrime un altra volta. Tutto piano piano divenne buio e prima che si rendesse conto di calare nel sonno aprì gli occhi, si erano stesi sotto la coperta calda e GD la teneva a se come se la volesse proteggere. Lui noto il suo sguardo, lei si alzò vicino a lui. Avrebbe voluto baciarlo ma in quel momento i ricordi si fecero vivi come non mai accoltellandola al cuore. Le lacrime scesero di nuovo silenziose e lui le cancello. "Vieni qui, con me sei al sicuro ok?" Lei annuì semplicemente è si appoggiò di nuovo a lui sentendo poi il sonno prendersi possesso di lei.
La mattina si svegliò mentre GD non c'era più, si scrollò cercando di dimenticare il dolore, la sveglia suonò poco dopo ed ora poteva mettere atto al suo piano.

Tonight Is The Most Beautiful Night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora