Capitolo 4

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Sbadigliò dalla stanchezza. Quella mattina doveva portare Bobby a spasso, ed era troppo presto. Se ci pensava bene però aveva insistito lei a prendere un cane promettendo che due volte a settimana lo portava la mattina fuori, mentre gli altri tre suo fratello. La differenza era che lei si alzasse molto presto 4:45 per poi tornare alle 5:15 per fare colazione da sola.
Il cucciolo tutto felice annusava le piante, camminando da sinistra verso destra pieno d'energia "Come fai essere così sveglio...?" Si strofinò gli occhi "Poi con questo freddo..." La neve si era alzata quella notte e Bobby saltava nella neve. Quando finì lei lo prese in braccio e tornarono verso casa che non era molto lontana. Lui abbaio "Ssst! C'è gente che dorme ancora stupidino" starnuti dalla felicità e si guardò intorno.
Rientrata lo asciugo dalla neve e lui se ne torno sulla sua cuccia e rosicchio un osso del giorno prima "Beh tocca alla mia colazione" si preparò una ciotola di cereali e si mangiò ciò che le andava, alla mattina non riusciva a mangiare l'intera ciotola. Essendo già vestita per la passeggiata di poco fa andò direttamente in bagno e si trucco, colori neutri che non davano troppo nell'occhio. Preparo la sua borsa di scuola e guardò l'orario "Bobby vieni qui ho ancora tempo per giocare con te" a quelle parole il cucciolo si alzò di scatto e le corse in contro con la lingua fuori. "Portami un giocattolo su!" Gli segno la cesta vicino alla sua cuccia e lui capì. Ritornato con la sua pallina da tennis preferita, lo prese e gliela lancio in mezzo alla sala e lui gli corse dietro.

Aveva quasi perso il bus, si era divertita così tanto che non aveva più badato al l'orario ed è riuscita a fermarsi davanti al bus facendogli capire che volesse salire.
Indosso le cuffie e ascolto i Bigbang chiedendosi se la lettera fosse arrivata in tempo, era già passata una settimana e aveva cercato in internet video dell'estrazione, ma non ne trovò. Rinuncio constatando che non era stata estratta la sua busta oppure non era nemmeno arrivata. Raggiunta la fermata della stazione tutte le persone all'interno del bus scesero e si avviarono come lei verso il treno che aspettava. Una donna dai lunghi capelli bruni leggeva un foglio mentre un uomo con un attrezzatura da cameraman le stava da parte aspettando appoggiato a un palo della luce. Li ignoro e salì sul treno "Yla!" Urlò la sua amica prima che lei mettesse piede nel treno "Lisa!" Si abbracciarono "Ti sei vista alla fine con Fabio?" Le fece l'occhiolino "No purtroppo no, aveva allenamento..." Lei annuì capendo "Allora vi vedrete la prossima volta?" Lei salto di gioia "Si dopodomani ci vediamo ed andino in centro insieme!" Le salto addosso "Sono così felice!" E schizzo nel treno a prendere il solito posto.

Il treno partì dieci minuti dopo "Alla fine la tua busta?" Lei alzò le spalle senza distogliere lo sguardo dal finestrino ammirando i campi innevati "Boh..." "Secondo me è arrivato ma non sei stata estratta" "Già sarà stato così".
Alzò il volume e continuo a guardare fuori. Poco dopo delle voci dietro di lei, mentre Lisa le scrollò di colpo la spalla e le segno con il dito di guardare a sinistra "Cosa c'è?" La telecamera era puntata su di lei mentre la donna che aveva visto si era seduta di fronte "Yla giusto?" Tolse le cuffie confusa "Hemm..." "PERFETTO SEI TU!" Aveva guardato un foglio per posare il suo sguardo di nuovo su di lei "Scusi ma cosa vuole lei?" Rise a squarcia gola "Ma che domande, fare un intervista!" Non capì ancora cosa stesse succedendo "Mi scusi ma io devo scendere tra poco" la voce del treno parlo. La donna scosse la testa ma lei si alzò e si allontanò dai due "Ma dove vai abbiamo un po di domande da farti?!" Disse il cameraman "Scusi ma ora devo proprio andare" saluto con la mano e guizzo verso la porta con la sua amica dietro di lei "Sono un po troppo esaltati..." Le porte si aprirono appena il treno si fermò . Scesa passo il sotto passaggio della stazione e raggiunse il prossimo binario. 
I due non la seguirono. "Cosa volevano?" Chiese lei "Non li hai lasciato nemmeno il tempo di parlare, cosa ti aspetti che ti possa rispondere?" Lei rise "Hai ragione ma non mi sentivo a mio agio..." Rimasero fuori ad aspettare l'arrivo del prossimo treno.
Nel sotto passaggio invece si erano appostati i due, la donna al telefono "Si l'ho trovata, ma l'intervista non ha funzionato lasciamo fare ai ragazzi, sarà anche più divertente per il pubblico" rimase un attimo in silenzio "Era già stato ideato? Avvisatemi prima no?!" Ringhiò ascoltando la voce "Scuola? Dove si trova? Okey vi raggiungiamo, prendiamo lo stesso treno e la filmiamo a sua insaputa" rise tutta euforica dimenticando il discorso di prima. La voce annuncio l'arrivo del treno e corsero su per le scale entrando giusto in tempo nel primo vagone prima della sua partenza.
Rimasero a filmarla da lontano senza che lei se ne accorgesse, poi scese alla prossima fermata, la seguirono uscendo dalla stazione centrale fino alla fermata dei bus. La ragazza entrò nel bus per le scuole "Che vuoi fare adesso?" Chiese il cameraman "Entriamo in fondo, non ci noterà"
Entrati presero posto voltati di schiena così che non li riconoscesse, la telecamera posta sulle gambe. "È in cima non ci vedrà, prendi la telecamera e filma un altro pezzo poi quando siamo scesi la seguiremo e la filmeremo fino alla sua scuola d'accordo?" Lui annuì e punto la grande telecamera verso di lei, poi quando i ragazzi cominciarono a notare di loro la spense "Fatto" fece l'occhiolino alla compagna.
Il viaggio non durò a lungo e il bus si fermò direttamente di fronte alla scuola, scesi i ragazzi e Yla i due la filmarono da lontano finché non entrò dal l'immensa entrata.
"Grande questa scuola!" Commento lui spegnendo la telecamera "Già, non pensavo che una scuola d'arte potesse essere così grande!" Guardò verso l'alto. Una scuola tutta colorata, si innalzava di sette piani e ogni piano aveva un colore diverso con enormi finestre "Sono sicuro che ci sia anche un piano sotterraneo" lei annuì "Già... Guarda eccoli che arrivano!" Una limousine nera li raggiunse per poi posteggiare li vicino. "Filma forza!" I ragazzi uscirono osservandosi intorno spaesati.

Una donna europea li raggiunse e cominciò a parlare con loro in inglese mentre l'uomo la riprendeva "Ed ecco a voi i bigbang! È una grande giornata, incontrerete Yla facendole una sorpresa vero?" Daesung annuì "Già, credo che andremo in direzione per scoprire la sua aula, per poi irrompere e salutarla!" GD tirò indietro i suoi capelli rossi fiamma "G-Dragon, Yla e la ragazza della tua busta, dovrai raccontarle tutto, sei pronto?" "Hahaha! Certo che sì!" E prese al collo Seungri "Aspettiamo ancora un po' finché la scuola sarà vuota mentre tutti sono nelle proprie aule".
Un furgoncino posteggio lì vicino e altri tre giornalisti scesero, sta volta coreani e giapponesi. Fecero domande nella loro lingua e i cinque rispondevano tranquilli mentre attendevano la campanella.

Quando suono attesero ancora una ventina di minuti poi si avviarono. Quando entrarono un enorme entrata con due classi chiamate sezioni ai lati, in fondo la mensa che si estendeva in tutta la lunghezza della scuola, invece alzando lo sguardo si vedeva il piano superiore con la biblioteca, oltre le vetrata di intravvedevano centinaia di libri nelle libreria. Al centro del soffitto una cupola di vetro faceva entrare la luce naturale. Alla sinistra una scala con un ascensore che portava sia al piano di sopra che di sotto. Uguale anche all'altro lato della scuola.
Daesung corse dentro per primo nella scuola e si guardò intorno, delle piccole costruzioni in legno erano state esposte a cerchio in mezzo e oltre a esse sprofondava un buco dove si intravvedeva altre quattro aule. Salirono di un piano e trovarono una piantina. La giornalista li condusse fino in direzione dopo averla letta "Seguitemi dobbiamo raggiungere il terzo piano" Li filmavano mentre salivano le scale divertendosi "Seungri va piano! Aspetta!" Urlò Taeyang che gli correva dietro mentre GD saltò addosso a Daesung lasciandosi poi trasportare da lui. TOP fu l'unico tranquillo a salire le scale ridendo.
Entrarono nell'aula del direttore e gli spiegarono tutto in inglese mentre i giornalisti rimasero a filmare tutto. Quando ottennero l'informazione dovettero scendere di un piano e raggiungere una sezione. La porta era di colore azzurra come il resto del muro con un vetro che si estendeva su tutta la sua lunghezza, al suo interno si vedeva la prima aula.

Entrarono e dei banchi vuoti con appoggiati delle borse, superata un corridoio e di fronte un'altra aula uguale. Voltarono a destra che li condusse in un ampia stanza vuota con al terreno una specie di pellicola bianca, a destra un muro e due ragazzi che stavano disegnando un panorama invernale su una grande tela. Un docente li noto e si avvicinò "Avete bisogno di qualcosa?" GD gli comunicò in inglese "Stiamo cercando Yla..." Senti una risata stridula che echeggiò in tutta la stanza, il docente noto le telecamere "Questa era lei, segui le risate e la troverai" passo muro dopo muro, erano separati e si innalzavano più di due metri toccando il soffitto. C'erano sempre una coppia di ragazzi a lavorare insieme su un disegno grande mentre altri due insegnanti li controllavano. Arrivò al quinto e ultimo muro e si fermò, i capelli ricci Bruni rimbalzavano mentre lei rideva raggiante con una sua amica dai capelli lunghi sul rosso marrone. Il disegno rappresentava un castello medievale che stava ritoccando l'amica mentre lei finiva di dipingere un drago in volo. Si avvicinò facendo dei passi lenti mentre lei era tornata concentrata a ritoccare l'occhio del drago, gli altri si misero dietro di lui.
Avvicinò il viso da parte a lei "Annyonghaseyò" lei volto subito lo sguardo, erano molto vicini e lei indietreggiò non credendo ai suoi occhi "Ma ma..." Lui si inchinò in saluto "Piacere di vederti personalmente Yla" le fece l'occhiolino per poi abbracciarla. Rimase immobile come una stecca, non ci credeva loro erano qui davanti a lei e GD la stava abbracciando!
Le lascio la presa, tremante si guardò intorno confusa notando gli altri quattro. "Hai vinto, trascorrerai una settimana con noi in Corea a Seul" le annuncio in inglese e lei sorrise e si inchinò davanti a loro e li ringrazio in coreano. Ne rimasero sorpresi "Wow! Sai un po' di coreano?" Lei annuì sorridendo "Sono felice! Pensavo che la mia lettera non arrivasse in tempo" improvviso con il suo inglese. Mise le mani in faccia e rise ancora più forte. Jiyong la abbracciò di nuovo non resistendo a quella dolce risata che si formò poi in lacrime di gioia.

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