Capitolo 5 - Opportunità

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Era dovuta rimanere in ufficio per sbrigare delle pratiche relative alla salvaguardia del suo patrimonio e anche altre ancora più urgenti che aveva rimandato per stare con Mauricio, per questo motivo non si era fatta vedere per tutto il giorno, ma aveva lasciato il suo capomastro in mani fidate, quelle di Fe.

"È permesso Francisca?" - chiese Bernarda dopo aver bussato alla porta - "Sì, vieni" - le rispose lei senza alzare la testa dai registri che stava compilando - "Se sei occupata torno in un altro momento"

"No, ho quasi finito, dimmi"

"Volevo sapere che cosa ti sei ricordata l'altro giorno, sei scappata così in fretta che mi hai fatta preoccupare..."

"Non era niente di che solo qualche conto in sospeso... Ed ora scusami" - si alzò e salì le scale. Avvicinandosi alla camera degli ospiti sentì le risate del suo capomastro e di Fe ed una felicità la invase completamente. Entrò e Fe cercò di tornare seria ma quando vide il viso sorridente della sua padrona, si rilassò e le disse - "Questo sciocco è davvero di divertente, ora che sta meglio non smette di parlare"

"Lo so" - rispose Francisca posizionandosi di fronte al letto di modo che lui potesse vederla - "È solito intrattenermi ogni giorno con le sue chiacchiere, ridiamo a crepapelle ore ed ore" - gli sorrise teneramente e dopo qualche minuto chiese alla domestica di lasciarli soli.

"Mi hai fatto preoccupare molto stanotte capomastro, sono felice che ora tu stia meglio!"

"Non si ripeterà più signora, ora sarò io che mi prenderò cura di voi come ho sempre fatto"

"Mauricio..." - era così bravo a farla sorridere, a farla sentire tranquilla, serena...

"Siete già riuscita a recuperare i soldi?"

"Sì, sono nuovamente tutti in mio possesso"

"Non sapete quanto sia felice per voi! Non vi meritate altre sofferenze, avete già sofferto troppo" - le prese la mano e la strinse leggermente.

I giorni passarono veloci, Francisca sempre indaffarata in affari e cercando di evitare suo cugino, Mauricio recuperando forze a poco a poco; entrambi però continuavano a ripensare a quel bacio. In una delle tante visite che Francisca gli faceva, Mauricio decise di parlare, non resisteva più, aveva bisogno di dirle la verità.

"Aspettate ancora un momento signora!" - le chiese lui facendo sì che lei tornasse a sedersi vicino al suo letto - "Vorrei parlarvi di una cosa..."

"Dimmi capomastro..."

"Vi ricordate la notte in cui siete rimasta qui a vegliarmi, quando rischiavo di morire?"

"Certo che me la ricordo..." - disse sottovoce iniziando a preoccuparsi - "Quella sera voi mi avete chiesto di non lasciarvi sola e mi avete baciato..."

"No!!" - urlò Francisca alzandosi in preda all'ansia, alla paura, al terrore - "Signora vi ho sentita"

"Stavi delirando, sicuramente lo avrai sognato..."

"Non è così e voi lo sapete, altrimenti non vi sareste alterata tanto"

"Mauricio..."

"Sedetevi signora, vi prego" - si sedette di nuovo ma senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi - "Voi sapete quanto tenga alla vostra persona, sono stato con voi tutta la vita e vi conosco bene, permettetemi di cercare di rendervi felice o per lo meno di farvi sorridere, di regalarvi momenti tranquilli..."

"No Mauricio... Come potremmo avere una relazione noi due?! La padrona ed il suo servo fedele? Cosa direbbe la gente? Saremmo l'argomento di conversazione di tutta la regione..."

"Quale miglior coppia? E poi a voi non è mai importato il parere della gente. Se però è questo che vi preoccupa possiamo tenere segreta la nostra relazione. Lo sapremo solo io e voi" - Francisca lo guardò incredula, non sapeva proprio cosa fare... Da una parte voleva dirgli di sì ed essere felice ma dall'altra la preoccupava cosa avrebbe potuto dire la gente - "Signora... Sono troppi anni che nessuno si occupa di voi, che nessuno vi tiene tra le sue braccia quando siete preoccupata, che..."

"Taci per favore..." - disse lei sentendo un brivido percorrerle tutta la colonna vertebrale

"Vi darete questa possibilità?" - Mauricio le prese la mano e la tirò verso di sé rimanendo a qualche centimetro dal suo viso - "Lo farete?"

"Suppongo che non perderei niente se accettassi..."

"Al contrario, otterrete tanto!" - affermò annullando quella piccola distanza e baciandola dolcemente.

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