Capitolo 17 - Ve la vedrete con me

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Nonostante il fatto che per Mauricio la realtà fosse più bella dei suoi sogni, che si sentiva l'uomo più felice e fortunato sulla faccia della terra, quella sera aveva capito che l'unico modo in cui poteva amarla era come aveva sempre fatto; solo le avrebbe fatto un piccolo regalo. Era ancora mattina presto ma si svegliò e trovò Francisca sdraiata a pancia in su ancora addormentata, era tanto tenera, così si alzò e le scrisse un biglietto che le appoggiò vicino al cuscino, le diede un bacio sulla fronte e abbandonò la stanza per lasciarla dormire ancora.
Da una piccola finestrella entrava un po' di luce nella stanza e ciò fece aprire gli occhi a Francisca, cercò Mauricio per tutta la stanza ma non lo trovò, guardò poi il cuscino e vide il suo biglietto - "Non volevo che qualcuno sospettasse di noi, siete stupenda!" - sorrise ed involontariamente le venne in mente Raimundo, era solito lasciarle biglietti ovunque... Scacciò quel pensiero cercando di concentrarsi solo sulla sua felicità, prese lo scialle e tornò in casa prima che qualcuno potesse notare la sua assenza.

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Mauricio sentiva di aver preso la decisione giusta, lo stava facendo per Francisca. Si diresse in paese per parlare con Raimundo il quale non sembrava nemmeno una persona ma uno spettro - "Padre cosa vi è successo?" - gli chiese Emilia quando lo vide scendere per fare colazione - "Non ho dormito bene" - le rispose secco lui - "Si vede.. Vi posso preparare una tisana?"

"Non voglio nulla" - prese il suo bicchiere d'acqua e si sedette ad un tavolo - "Don Raimundo.." - Mauricio non fece in tempo a finire la frase che lui gli era già a pochi centimetri e lo stava minacciando, venendo in paese aveva visto gli sguardi della gente, aveva capito che li avevano scoperti e si preparò agli insulti che Raimundo gli avrebbe rivolto - "Come osi mettere piede qui, eh? Con che coraggio.."

"Non qui Ulloa, ci sentono tutti, troviamoci oggi pomeriggio nel bosco e risolveremo la questione"

"D'accordo" - accettò Raimundo guardandolo con odio.

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Erano ore che Francisca stava lavorando nel suo studio e il suo capomastro ancora non era andato da lei - "Fe, Fe!" - urlò - "Ditemi signora"

"Dov'è Mauricio?"

"Non lo so non l'ho ancora visto questa mattina"

"Appena lo vedi mandalo qui da me, ho bisogno di parlargli"

"Come volete" - la lasciò sola e Francisca continuò a pensare a lui nonostante avesse molte cose da fare. Era arrivata l'ora di pranzo e di lui nemmeno l'ombra... Era confusa e triste.. Forse il suo rifiuto della notte precedente lo aveva allontanato da lei? Sperava di no ma non sapeva cosa fare e la sua agitazione cresceva sempre più.

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Mentre tutti facevano la siesta Raimundo si incamminò verso il luogo d'incontro con il suo rivale e Mauricio fece lo stesso.

"Ora non hai più scuse Mauricio!" - gli urlò vedendolo arrivare - "Con che coraggio ti sei avvicinato a lei? Sei solo un capomastro, un suo servo, vali meno di niente..."

"Ulloa voi non sapete cosa state dicendo! È la gelosia che sta parlando per voi ma non esagerate!"

"Mi stai minacciando? Credi che non abbia il coraggio di battermi con te?"

"Se vi ho cercato è stato per poter parlare civilmente non per prendervi a pugni, anche se per quanto avete fatto soffrire Francisca ve lo meritereste.."

"Ora la chiami Francisca? Da quando sei un suo amico?"

"Da quando lei mi ha detto di non poter vivere senza di me"

"Menti!"

"Affatto! Quando mi sono ammalato lei non si è separata un solo secondo da me, mi ha curato, dato da mangiare, vestito..."

"Ora basta" - accecato dalla gelosia fece per sferrargli un pugno ma Mauricio lo bloccò - "Stiamo insieme da qualche mese e siamo felici" - Raimundo cercò di ribellarsi a queste parole ma non poté, la stretta di Mauricio era molto forte - "Ma lei è una donna troppo meravigliosa, elegante, raffinata, nobile, colta ed intelligente per stare con uno come me. In più so che sente la vostra mancanza e vorrebbe stare con voi.." - lasciò andare la presa e vide il viso di Raimundo cambiare - "Mi stai prendendo in giro!" - disse senza riuscire a credere a quello che aveva sentito - "No, ma vi posso assicurare che se la farete soffrire ancora ve la vedrete con me!" - sorpreso ed incredulo tornò alla locanda mentre Mauricio andò alla Villa per riferirle l'accaduto.

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