Capitolo 4

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Lunedì pomeriggio arrivò velocemente e, i ragazzi, accompagnati da me e Gemma, si presentarono per i provini del programma.

Eravamo sul piazzale in coda che aspettavamo il loro turno e intanto stavano preparando la canzone da portare davanti ai giudici.

“Che ne dite di usare Young Forever?” domandai, intromettendomi nella loro discussione. Smisero di parlare tra di loro e mi guardarono sorridenti. Rimasi sbalordita nel vedere anche i sorrisi di Louis, Liam e Zayn. Ricambiai e tornai a parlare con Gemma.

Si spartirono varie strofe della canzone e la provarono sottovoce, per non farsi sentire dai probabili “avversari” che avrebbero dovuto affrontare.

Certamente non mancavano le occhiatine che Harry mi mandava di nascosto, alle quali tentavo di non dare importanza.

Quando arrivò il loro turno diedi un bacio sulla guancia a Niall e augurai buona fortuna agli altri. Prima di salire sul palco Harry si avvicinò di nuovo a me e mi lasciò un bacio sulla guancia.

“Ciao ragazzi! Come vi chiamate? Di dove siete e quanti anni avete?”

“Io sono Liam Payne, ho diciassette anni e vengo da Wolverhampton, mi sono trasferito a Londra a tre anni”.

“Io sono Zayn Malik, ho diciassette anni e vengo da Bradford, a Londra da quindici anni”.

“Mi chiamo Louis Tomlinson e ho diciotto anni, i miei sono di Doncaster, io invece sono nato qui”.

“Io sono Harry Styles, ho sedici anni e sono di Holmes Chapel”.

“Sa-salve sono Niall Horan, ho diciassette anni e mi sono trasferito da poco da Mullingar, in Irlanda”.

"Cosa ci cantate ragazzi?" chiese Simon.

Zayn alzò veloce il microfono. "Young Forever".

I giudici sorrisero e con un cenno fecero partire i ragazzi. L'esibizione durò un po’ più delle altre dato che volevano sentir cantare tutti e cinque.

Io e Gemma, con il cuore in gola, cantammo con loro, fino alla fine. Mi sembrava, anzi era, davvero strano essere lì con dei ragazzi che fino a pochi giorni fa mi consideravano come il nulla.

La canzone terminò e nello studio scoppiò un boato assurdo. La gente presente si era addirittura alzata in piedi. I giudici si guardarono sorridendo e poi, si voltarono verso i ragazzi, ancora immobili per l'agitazione.

"Per me è un sì con i fiocchi" esclamò Louis, passando la parola a Kim. "Anche per me, davvero bravi".

Simon aveva assunto uno sguardo indecifrabile anche per me. Sorrise leggermente. "Preparate le valigie ragazzi".

Tutti e cinque cominciarono a saltellare, ringraziarono e ci raggiunsero. Tremavano come delle foglie trasportate dal vento non si sa dove. Di colpo, Harry mi cinse i fianchi e si avvicinò. Ovviamente, non mi tirai indietro e una voce stridula dietro di me, ci fece allontanare.

“Aww Harry!”. Non si sa come ma Victoria era riuscita a scoprire che il riccio avrebbe partecipato al provino ed era subito corsa agli studi, seguita dalla sua amica Jennifer. Gli buttò le braccia al collo e poi lo baciò. Solo dopo alcuni istanti si accorse di me e della mia faccia alquanto disgustata.

“Ehi sgorbietto – disse indicandomi e facendomi segno di allontanarmi – vattene!”. Mi beccai l’occhiataccia doppia e, girando i tacchi, mi allontanai raggiungendo gli altri ragazzi che stavano parlando con una donna.

Disse loro che sarebbero partiti per il bootcamp (?) dopo due settimane. Rimasi a fissarla stranita. Non avrei più visto Niall per un sacco di tempo, così come per gli altri e così come Harry.

She wrote on her armsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora