CAPITOLO VII

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LAUREN POV
Ieri sera forse ho esagerato, dopo la terza canna fumata da sola ho perso il conto. Stamattina mi sono svegliata stordita, assente, ma sto comunque bene. Quando salgo in macchina di Brad per andare a scuola, mi passa la sigaretta che aveva iniziato mentre mi stava aspettando, e me la lascia finire. All'entrata vedo le altre, le saluto, facciamo due chiacchiere e poi vado con Mani a lezione. Con Mani e le altre il rapporto è quello di sempre, a parte per il fatto che non passiamo più tanto tempo insieme rispetto a prima, ma la causa di questo è Camila. Sanno quanto ci tengo e quanto influenza il mio umore il suo comportamento nei miei confronti. E poi si, che anche se vogliono lasciarmi fare le mie scelte, Brad a loro non piace, ma sono comunque abbastanza brave a nasconderlo. Nella pausa pranzo mangio con loro, cercando di recuperare il tempo perso il giorno prima, ma appena finito di mangiare saluto e vado fuori con Brad a fumare una sigaretta. Brad appena finita la sigaretta deve andare a prendere altra erba, perché l'ha finita, e capisco che non è il caso di andare a casa del suo spacciatore. Lui è d'accordo con me, così chiedo a Dinah di riaccompagnarmi a casa. Sono felice di sapere che Camila torna a casa con Shawn perché non voglio passare del tempo con lei, ma dall'altro lato sono incazzata, con lui ovviamente, perché sta prendendo in giro una ragazza così pura, gentile e affezionata a lui come Camila.
-Lauren hai iniziato a fumare?- eravamo in silenzio in macchina e Dinah lo spezza con questa domanda rivolta a me.
-Si, ma non molto, lo faccio per alleviare il nervosismo. Non ho il vizio comunque.
Dinah mi guarda dallo specchietto, un po' più tranquilla di prima. Mi sorride e io ricambio. Gli voglio bene a queste due, davvero tanto. Mi chiedo come sarà un giorno se i rapporti tra noi si distruggeranno. Troverò altre persone come Dinah, Ally, Normani, che si fidano, mi stimano, mi rispettano e ci tengono così tanto a me? Questi pensieri mi fanno paura. Ho paura di perderle. Sorrido mentre faccio questi pensieri, e le guardo mentre cantano, sono troppo divertenti. Cerco di mantenere nella mia testa i ricordi di questi momenti per portarmeli dietro nella vita, per ricordarmi della mia adolescenza con loro. Se parlerò della mia adolescenza con qualcuno, magari con i miei figli, racconterò di loro, di Camila. Forse magari menzionerò Bea, magari Brad. Da Dinah non mi faccio lasciare a casa, i miei genitori e i miei fratelli non ci sono. Quindi mi faccio lasciare alla biblioteca vicino casa mia, dista circa 5 minuti a piedi. Entro e cerco un libro, era un po' che non leggevo, ho avuto molte distrazioni ultimamente. Prendo un libro di poesie francesi, e vado a segnare dalla bibliotecaria il prestito. Quando esco vedo proprio quello da cui scappo da giorni. Camila. Ha avuto la mia stessa idea e è lì che si bacia appassionatamente con Shawn. Dentro di me monta una rabbia indescrivibile. Non sono sicura del motivo, ma vorrei andare lì e prenderlo a pugni. Vedere la mano sulla sua schiena e l'altra tra i capelli di Camila mi fa uscire fuori di testa. Vorrei colpirlo, fargli male, come quello che stanno facendo fa male a me. Non si merita di toccarla così. Decido di non aggravare la mia posizione, di girarmi e di fare finta di niente. Prendo il cellulare e a quel punto sento il motore di una macchina partire, mi giro e vedo Shawn andarsene e Camila intenta a guardarmi stupita della mia presenza.
-Lauren...- sussurra, ma a me non interessa, gli faccio un cenno con la testa e me ne vado. Sento il suo sguardo su di me, fino a che non sono troppo lontana.
Arrivo a casa e chiamo Brad. Mi viene a prendere dopo una mezz'ora, salgo in macchina e gli do un lungo bacio. Cerco di levarmi da davanti gli occhi quell'idiota che prende in giro Camila, cercano di baciare lui, che so essere sincero con me. Mi da due bustine dicendomi "un regalo per te" con un sorriso. Per la prima volta ho dell'erba tutta per me. Quando arriviamo a casa di Bea iniziò a esagerare, fumando senza fermarmi. Più fumo e meno penso ai cazzi miei, e meglio sto.

CAMILA POV

Vedo Lauren, mi guarda con rabbia e disprezzo. Mi sembra di aver fatto qualcosa di sbagliato di fronte a lei. Ma non voglio pensarci, e entro i biblioteca.
Mentre giro per gli scaffali, sento delle persone che parlano sottovoce, ma con un tono comunque abbastanza alto. Realizzo che sono gli amici di Shawn.
-ma Shawn dov'era?
-era con Camila, sarà a fare chissà cosa con lei come nel bagno della scuola- gli risponde soffocando una risata per non fare troppa confusione.
E a quel punto capisco tutto. Lauren non mi stava mentendo e adesso mi chiedo come ho potuto dubitare di lei. Come ho potuto non fidarmi di lei che mi è sempre stata accanto? Sono stata stupida.
Provo a chiamarla ma non mi risponde, ha il telefono staccato.
So che adesso o è a casa di Brad o è a casa di Bea, perché passando davanti a casa sua ho visto tutte le luci spente. Corro verso casa, entro, non saluto neanche mia madre che prendo le chiavi della macchina e riparto alla ricerca di Lauren.
Vado a casa di Brad, ma la sua macchina fuori non c'è, così mi dirigo verso casa di Bea.
Parcheggio e prima di scendere di macchina mi prendo un momento. Per prima cosa perché quella casa mi fa venire in mente tutti i ricordi della festa, la paura che ho avuto dopo che ho visto la persona più importante della mia vita accasciarsi a terra davanti a me mentre mi guardava negli occhi. Seconda cosa, non so effettivamente cosa dire a Lauren.
Scendo con passo incerto e mi dirigo verso la porta. Busso e mi apre Bea. Sento il puzzo di fumo anche se sono a più di un metro di distanza da lei. Sento puzzo di erba e i suoi occhi me lo confermano.
- Lauren è qui?
- Si, ma in ogni caso non vuole vederti.
- Valla a chiamare per favore.
- Vattene Mila, non voglio litigare con te, non ti vuole parlare.- mentre dice questo, da dietro di lei vedo apparire Lauren, gli occhi più verdi che mai. Sono bellissimi come sempre, anche se capisco che ha fumato.
- Che c'è Camila?
- Io.. ti devo parlare Lolo, per favore .- nota subito l'uso del suo soprannome e mi guarda interrogativa. - per favore- ripeto.
Vedo che ci pensa un po', ma poi guarda Bea, che capisce il suo sguardo e si fa da parte. Lauren esce e si chiude la porta alle spalle, si siede sullo scalino e tira fuori una sigaretta.
- È necessario che tu fumi?- chiedo.
Annuisce, e non dico altro, so di non essere nella posizione di ribattere.
- Lauren avevi ragione - inizio - ho sentito gli amici di Shawn parlare e ho capito che non mi avevi mentito e che lui sta dicendo cose non vere su di me e su la nostra relazione. Lo sai che te lo direi se facessi.. certe cose con lui.-
Lei continua a fumare e annuisce.
- Scusami Lauren, ho sbagliato tutto. Come posso non fidarmi di te? Sono stata cieca. Dovevo aprire gli occhi, ma ho preferito chiuderli per non vedere la realtà. E la realtà è che la mia relazione con Shawn fa schifo! E ho rischiato di perdere te per mantenere in vita qualcosa che non merita neanche la mia attenzione, io merito di meglio.-
Alza gli occhi e mi guarda, vedo i suoi occhi lucidi e capisco di avergli fatto male in questi giorni.
- Lauren perdonami.-
Ci pensa un po' su, poi passa il braccio sopra la mia spalla e mi tira a se sorridendo, per avvolgermi in un abbraccio.
- Finalmente - dice ridendo.
Mi godo il momento. Il calore del suo corpo, il suo modo di parlare, il suo modo di trattarmi come se fossi fatta di cristallo, la bellezza delle sue carezze. Mi è mancata come l'aria.
Si stacca dall'abbraccio ma non si allontana, le le nostre facce sono a pochi centimetri di distanza e io sono persa nei suoi occhi. La vedo leccarsi le labbra e fissarmi intensamente. Il mio cuore non può reggere a tutta questa tensione.

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Hola gente!
Se state leggendo questo capitolo vuol dire che non avete visto le foto di Lauren su Instagram di ieri sera, sennò non so se sareste ancora vive.
Votate, lasciate commenti con critiche o suggerimenti se ne avete.
Pubblicherò domani sera o venerdì sera se riesco! In caso contrario non ve la prendete, al massimo pubblicherò sabato!
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