Sapevo che non avrei più potuto rimandare, lo avevo già fatto per troppo tempo. Dopo la cena con Camila decisi velocemente che il giorno dopo sarei dovuta andare dalla polizia, ideare un piano e riuscire a far arrestare quell'uomo. Rifflettendoci su capì anche che non avrei potuto chiedere a tutte le ragazze di venire con me: Ally perchè era troppo emotiva e Camila era troppo coinvolta e preoccupata per riuscire a pensare lucidamente a una soluzione. Mi avrebbero accompagnata Dinah e Normani, le uniche due che in questa situazione avevano cercato ed erano riuscite a mantenere di più la calma.
La stazione di polizia era sempre uguale, sembrava addirittura che le pile di documeti sulle scrivanie rimasse sempre la stessa, senza cambiare mai, senza mai essere riordinate. Così sembrava, forse perchè entrando lì dentro qualcosa appannava la mia vista, qualcosa che chiaramente mi impediva di distrarmi dal motivo del mio ingresso da quella struttura.
- Buongiorno, sono Lauren Jauregui, ho preso un appuntamento ieri sera.
- La accompagno subito.
Le ragazze erano dietro di me mentre percorrevamo i lunghi corridoi fino all'ufficio del capo della polizia, seguendo l'agente giovane ma non di bell'aspetto che ci stava facendo strada.
- Buongiorno Lauren, a cosa devo l'urgenza di questo incontro?
- Voglio incastrarlo, dobbiamo mettere su qualcosa per fare in modo di farvelo arrestare. Era davanti casa della mia ragazza, e riesce sempre a non farsi vedere da voi, so che succedera qualcosa prima o poi se non trovo il modo di fermarlo. Vedo che sta prendendo seriamente le mie parole, non pensa che io sia solo una stupida ragazzina che si drogava che propone piani assurdi. Lo vedo riflettere, piuttosto a lungo, le ragazze dietro di me si scambiano sguardi di attesa mentre io lo fisso in maniera attenta in attesa della sua risposta.
- Saresti in grado di organizzare un incontro con lui?
- Forse, non ne sono certa. Dopo il modo in cui l'ho trattato l'ultime volte che l'ho visto non credo che si fidi di me. Posso provare, ma devo trovare una scusa piuttosto convincente.
- Puoi dirgli che ti servono soldi per la droga, che ti sei lasciata con Camila e che hai iniziato a farti di nuovo.- propose Dinah.
- Ma non devi chiedergli di incontrarvi in un posto isolato, potrebbe pensare a una trappola.- disse Normani.
- Mandagli un messaggio adesso, non dirgli il motivo, chiedigli solo di potervi incontrare alle sue condizioni.
Presi il telefono e scrissi:
" Devo vederti, ho bisogno di te, sai a cosa mi riferisco. Dimmi quando e dove."
Inviato il messaggio mi guardai intorno.
- E adesso?
- Adesso aspettiamo.
Ci sedemmo di fronte alla sua scrivania, la mia sedia era tra quella di Dinah e quella di Normani, ognuna di noi guardava in una direzione diversa, ma incrociando i nostri occhi sul mio telefono ogni pochi minuti, ansiose di ricevere la risposta. Il poliziotto di fronte a noi premeva le dita sui suoi occhi, visibilmente stanco, alzando anche lui la testa per vedere se c'erano stati cambiamenti nel mio telefono.
Dopo più di 20 minuti di attesa, tutti noi seduti intorno a quel tavolo riconoscemmo la vibrazione del telefono appoggiato sopra di esso, e simultaneamente volgemmo lì lo sguardo, curiosi di conoscere la risposta.
"Sapevo che non eri cambiata, vieni oggi pomeriggio alle 16 alla casa in vendita due isolati verso sud rispetto a casa tua, mi troverai li."
- Ci è cascato.
Feci leggere il messaggio al poliziotto di fronte a me, e tornò di nuovo a pensare.
- Mi sembra strano, è troppo facile. Mi sembra impensabile che l'uomo che per settimane è riuscito a scapparci ora si esponga cosi. Comunque sappi che non potremo arrivare lì all'ora dell'incontro o potrebbe capire che è una trappola, devi intrattenerlo almeno per un po', puoi riuscirci?
Annui, sarebbe stato difficile, ma non impossibile.
- Sarà pericoloso Lauren, te la senti di farlo?
- Si, sono pronta.
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The truth is hiding in your eyes
FanfictionCamila e Lauren sono migliori amiche da anni, personalità completamente diverse che si completano l'un l'altra.