Capitolo 6

209 14 1
                                    

Annie

Finnick mi ha sorpreso...non pensavo ci tenesse così tanto a me da venire addirittura a nuoto alla grotta..
Non so che fare, che dire.
Le lacrime scendono giù da sole e non hanno intenzione di fermarsi.
-Bhe, puoi prendermi una coperta? È dentro al baule verde e...prendine una anche per te, o ti prenderai un bel raffreddore!
In effetti sto iniziando a sentire freddo. Mi alzo e vado a prendere le coperte. Quando mi giro lo spettacolo che ho davanti mi fa mancare uno o forse due battiti. Finnick Odiar, il ragazzo amante delle zollette è in piedi, sul bordo di quella "piscinetta" dove eravamo prima. Indossa solo i bermuda e le goccioline d'acqua gli scendono giù dai capelli, fino ad arrivare ai pettorali e a tutto il resto del suo corpo, scivolando su quella pelle perfetta.
-Emh..ecco le coperte..
Rimaniamo lì impalati per qualche minuto ad osservarci. Le sue iridi color del mare sono puntate sui miei occhi, quasi a scrutare ogni minimo dettaglio. Poi ad un certo punto sul suo viso si fa largo un sorriso, sincero, non dei suoi soliti sorrisetti falsi.
-È stato difficile trovarti, ma n'è valsa la pena.
-Potevi anche rimanere lì con loro. Ti avrebbero offerto una compagnia migliore della mia...ne sono sicura.
-Annie stai tremando.
Si avvicina a me e mi abbraccia. D'un tratto la rabbia e la tristezza svaniscono e tra le sue braccia mi sembra di essere a casa.
-Va meglio?
Annuisco...non riesco a spiccicare parola.
Dopo un po' ci stacchiamo dall'abbraccio e ci dirigiamo verso l'esterno...non pensavo fosse passato così tanto tempo da quando sono entrata qui. Devono essere passate 2-3 ore perché il sole sta tramontando.
Prendiamo la barca e incominciamo a remare verso riva.
-Annie..
-Si?
-Qualsiasi cosa ti dicano non credergli. Sono solo invidiose di te.
-Di me? E chi mai dovrebbe esserlo? Io sono solo Annie Cresta..
-Tu sei diversa da loro. Hai ciò che loro non hanno. Hai una personalità e hai una testa tutta tua. Loro hanno solo un cervello simile a quello di una gallina, che viene comandato da Capitol City. Potranno essere belle quanto gli pare, ma non potranno mai competere con te.

Fortunatamente arriviamo a riva e così dopo esserci salutati ritorno in casa dove...zia Nancy è seduta vicino al tavolo.
-Hey piccola Cresta dove credi di andare...ti ho visto sai? Allora chi era quel bel giovanotto?
-Nessuno zia.
-Suvvia Annie non sono stupida. Vi ho visti sai...non è che c'è qualcosa tra voi due?
-No zia è solo...un mio amico...
-Mh..si...sai prima è venuto qui a cercarti, sembrava preoccupato...non è che...
-Allora zia cosa c'è per cena?
Spero in questo modo di interrompere la conversazione...ho troppe cose che mi frullano per la testa e non voglio pensare a Finnick in questo momento...al ragazzo che poco prima mi stringeva tra le sue braccia, sussurandomi parole dolci, rassicuranti...

Ceniamo e dopo il notiziario delle 8 sugli imminenti 65^ hunger games mi rifugio in camera mia, a pensare alle parole dette da lui...da colui che ho definito un mio "amico". E può darsi sia così, anzi ne sono sicura...ma io non ciò mai capito niente in fatto di sentimenti e quindi non saprei definire bene il legame che c'è tra me e Finnick...
Non potranno mai competere con te...è stato difficile trovarti ma n'è valsa la pena... E se fosse solo bravo a recitare? Se tutto questo fosse solo una messa in scena per farsi beffe di me con chissà chi?
Scaccio quest'ultimo pensiero dalla mente e mi costringo a chiudere gli occhi, a dormire...

Sono un fiore, una margherita. Gioco nel prato insieme ad altre margherite. Cantiamo, balliamo...fin quando non arriva un masso di roccia. Ha una voce cupa ma si comporta educatamente con il fiorellino. Le fa notare i colori del tramonto e il fiorellino passa tutte le giornate con la roccia. Le altre margheritine gli dicono di stare attenta e di non fidarsi di lui, ma lei non le ascolta.
Arriva un'altro masso e le due rocce si mettono a ridere, la loro risata si fa sempre più profonda. Si avventano sul fiore e lo schiacciano.

Mi sveglio di colpo. Sono tutta sudata...non posso dire che sia stato proprio un incubo...era un sogno strano...difficile da capire.
Guardo che ore sono: le 10!
Per fortuna oggi non ho scuola sennò sarei stata fritta!
Mi dirigo verso la casa di Raley e quando suono il campanello a mia sorpresa è Jack che apre la porta.
-Cerchi Raley?
-Si, ma se non è in casa posso anche ritornare più tardi...
-No no entra ho da parlarti di un po' di cose...

SPAZIO AUTRICE
Heyla popolo di wattpad! Ho tante ideuzze che frullano in questo momento nella mia testolina e quindi vorrei scrivere altri capitoli ma...sfortunatamente ho da studiare per la verifica di matematica! Bhe spero che il capitolo vi piaccia e se è così...mettete tante stelline e commentate su cosa ne pensate!
Anna

Le Conchiglie del Distretto 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora