Come ogni inverno mi era venuta l'influenza. Mirko mi curò come quando eravamo piccoli.
Mi piaceva lasciarmi andare. Addormentarmi tra le sue braccia calde.Una sera Emma mi chiamò:
"Erika! Mi devi aiutare!" Urlò isterica.
"Che è successo?" Dissi preoccupata.
"Non ho tempo per spiegare... vengo a prenderti. Fatti trovare davanti a casa tra 15 minuti!" Chiuse la chiamata.
Io decisi di accontentarla anche se non ero ancora tornata in gran forma.Stampai un bacio sulla fronte di Mirko che si era addormentato, salutai mamma e uscii.
Emma era lì con la sua macchina scintillante. Aveva una sigaretta in bocca.
"Ti avevo detto di smettere" bofonchiai.
"Zitta... andiamo." Disse rigida.Guidò fino al nostro solito bar. Non c'era quasi nessuno. Ci sedemmo al solito posto e lei cominciò a raccontare di quello che le era successo solo 1 ora fa.
Non potevo credere che mi avesse portato via dalla mia casa calduccia per dirmi solo che un ragazzo le "assomigliava". Ma non mi sono arrabbiata, non avevo le forze per farlo. E poi pensai che dopo tanto tempo sarebbe tornata ad avere una motivazione per vivere e non più sopravvivere.Finí di sfogarsi istericamente.
Mi riportò a casa dopo una "pizzata" insieme. In fondo, anche se eravamo così diverse, ci completavamo e le sarei stata accanto sempre.
Quando arrivai in casa mamma e babbo dormivano e Mirko era in doccia.
Era un buon momento per una delle mie...
Entrai di soppiatto in bagno e scambiai il suo asciugamano con uno molto più piccolo.
Quando Mirko uscì io ero appostata fuori dalla porta con un pacchetto di patatine in mano per godermi la scena. Quell'asciugamo gli copriva a pelo il lato B. Rischiai di strozzarmi con una patatina dal ridere. Anche lui non poté fare a meno. Mi conosceva e sapeva che non l'avevo fatto con cattiveria.
Per farmi perdonare gli permisi di dormire nel mio letto, che era molto più comodo del suo.
"E tu dove dormirai? "
"In camera tua!" Lo volevo con tutto il cuore.
"Oh nonononono! Tu in camera mia non ci rimetti più piede!" Rise.
"Sul divano non ci dormo!" Incrociai le braccia al petto facendo il broncio.
"Dormi con me!" Disse quelle parole come se fosse la cosa più normale del mondo.
Forse ne avevo bisogno. Forse avrei dormito serena con lui accanto.
Annuii sorridendo. "Allora é deciso." Saltellò verso camera sua per mettersi qualcosa addosso. E in quel momento lo vidi felice. Maledettamente felice.
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WoQ || that stupid name
Teen Fiction"Erika dopo 10 anni si ritrova a dover affrontare il passato e capisce finalmente che non è mai passato..." Questa storia è stata pensata e iniziata da me 13enne e revisionata e finita da me 16enne. Enjoy _cyara_