10.friend

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Mirko's P.O.V.
Da qualche giorno, ogni mattina, dopo aver accompagnato Erika a scuola, andavo a sedermi sul muretto del palazzo senza fare niente. Guardavo il vuoto e pensavo. Pensavo ai miei genitori, ad Erika e a quello strano ragazzo che ogni fottuta volta attraversava velocemente il marciapiede che fronteggiava il palazzo. Mi incuriosiva e allo stesso tempo mi infastidiva.
Volevo conoscerlo.

Una mattina mi appostai, come sempre sul muretto, ma questa volta con intenzioni ben diverse che fissare il vuoto e pensare.
Appena vidi lo strano ragazzo passare, scesi dal muretto e gli corsi incontro afferrandolo per un polso. Si fermò e mi guardò stranito.
"Cosa vuoi?" Chiese indifferente.
"Chi sei e perchè passi sempre di qui?"
"Sono Elia e tu?" Evitò completamente la seconda domanda porgendomi la mano.
Io la strinsi "Mirko" lo guardai titubante negli occhi neri. vidi soltanto un vuoto incredibile. così tanto vuoto che in confronto, il mio, non era nulla.
"Adesso puoi lasciarmi?" Disse scuotendosi.
"No, cioè si... aspetta! Ti va di andare a prendere un caffè?" Dissi sorridendo da amico, sperando per un sì.
"Ok" si limitò.

Per tutta la mattina parlammo del più e del meno. Mi trovavo veramente bene con lui e mi sentivo che potevo dirgli qualunque cosa.

Facemmo un accordo: ogni mattina ci dovevamo trovare al solito muretto e parlare. Parlare dei nostri problemi.
Era strano perchè sentivo come se ci conoscessimo da una vita. Era una bella sensazione però. Bellissima.

Forse da quel giorno la mia vita diventò un pò meno monotona.

Erika's P.O.V.
Mirko aveva un nuovo amico. Si lo sapevo anche se lo teneva nascosto.
Una mattina mi finsi malata.
Avevo notato che ogni volta che mi lasciava a scuola sgommava via velocissimo.
Lo spiai dalla porta di casa e vidi che era con un ragazzo e sorrideva, parlava e scherzava. Avrei voluto urlare di gioia: finalmente il mio "bambino" era diventato grande! Un vero amico era l'unica cosa che gli serviva.

Comunicai tutto ad Emma.
"Emma pronto!?"
"Che c'è?" Chiese annoiata.
"Hai presente Mirko? Quello drogato? Quello depresso?" Dissi ironica per fargli capire.
"Ah si! Tuo "fratello"" Disse prendendomi in giro.
"Sai cosa si é fatto?" Risi pensando alla risposta che avrebbe potuto dare. E così fece.
"Una canna? Sai che novità!"
"Ahah ah no! UN AMICO! un Cazzo di amico Emma! Adesso potremo fare un uscita a 4! È da 4 anni che aspettavo una cosa del genere!" Urlai.
"Ok. Forse ci servirebbe una bella uscita..." era un pò malinconica.
"Dai che ti diverti! Poi a dirla tutta sto ragazzo non é niente male.... magari..." gli dissi maliziosa.
"Ok Erika che ne dici di domani sera al solito posto?"
"Perfect!" E attaccai.

Mirko accettò subito anche se un pò sbalordito dal fatto che io sapessi del suo amico.

Preparai io Mirko quella sera. Volevo fosse bellissimo. Più di quello che era.
Gli misi una camicia nera e dei pantaloni larghi marroncini che gli stavano da dio.
Io mi misi dei pantaloni azzurri strappati con sotto delle calze nere sopra la mia maglietta preferita e un giacchettino lungo fino ai ginocchi con i miei soliti tacchi.

Guidammo fino alla pizzeria, scendemmo di macchina e raggiungemmo Emma che era già arrivata e come sempre era bellissima. Aspettammo qualche minuto poi il misterioso ragazzo arrivò con la sua macchina scintillante.
Davanti a me si presentò una scena alquanto comica: Emma a bocca aperta guardava il ragazzo, acon le guance color peperone e il ragazzo era fermo e la guardava con un sorrisetto quasi maligno.
Capii tutto.
Il ragazzo di cui mi aveva tanto parlato Emma era l'amico di mio fratello.
Trattenni la mia rumorosa risata.

WoQ || that stupid nameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora