Cap. 5

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Illusioni

- Io non riesco davvero a capire come diavolo fai a mangiare quello schifo -

Il commento, e l'espressione di puro disgusto sul volto di Robert, fecero alzare gli occhi al cielo alla corvina per l'esasperazione.

- Non è colpa mia se mi piace - si lamentò, continuando a masticare il proprio nigiri al salmone come se niente fosse.

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, tra il perplesso e il disgusto sempre più plateale.

- Ma è piccante da morire - cercò di farla ragione, inutilmente.

Il suo corpo venne scosso da un lungo brivido d'orrore quando la vide spalmare una generosa dose di salsa verde su una nuova fettina di pesce.

- Folle! - esclamò allora, atterrito - Sei completamente folle! -

- Direi più affamata, invece - commentò in risposta, portando alla bocca la fettina verde e iniziando a masticarla con molta soddisfazione.

Davanti a lei, Robert non riusciva a spiegarsi che razza di problemi avesse la sua migliore amica, e soprattutto come facesse fisicamente ad ingerire dosi così massicce di salsa wasabi manco si fosse trattato di acqua fresca.

- Altro che pediatra, dovevi trovarti uno psichiatra tu - le fece notare - Ma bravo -

- Parli proprio te? -

- Certo! - esclamò Robert, alzando appena il mento, e mettendosi in posa con le bacchette di legno ben strette tra le dita - Chi altri potrebbe, se non il sottoscritto? -

Lyla scosse la testa divertita, alzando bandiera bianca e rifiutandosi di ribattere in alcun modo. Sapeva che, qualsiasi cosa avrebbe detto, Robert l'avrebbe rigirata in suo favore. Lo conosceva fin troppo bene.

- Ti vedo allegra -

La ragazza alzò gli occhioni verdi sul migliore amico, seduto davanti a lei, confusa.

Era palese che non avesse compreso la sua improvvisa uscita.

- Più del solito, intendo - precisò, poi.

- Ma lo sono sempre, Rob. Che stai dicendo? -

- Non così però. Oggi sei... - pensò per qualche secondo un aggettivo adatto - Luminosa, ecco. Non so se centri o meno il tuo dottorino, ma se così fosse devo proprio dire che ti ha fatto un bel effetto -

L'uscita con il dottor O'Konnor aveva davvero avuto un impatto simile sulla sua persona?

Nonostante il timore di un possibile problema, pronto a saltar fuori da un momento all'altro, Lyla era contenta dell'uscita avuta con l'uomo.

Forse si stava girando un film nella sua testa, cosa molto probabile, ma sperava che andasse tutto bene tra di loro.

Ciel O'Konnor le sembrava una persona fantastica, e aveva il desiderio di avere altre occasioni per conoscerlo meglio.

La ragazza voleva seguire i consigli dei suoi amici: vivere tutto quello con serenità.

- Non mi sentivo così da tanto - gli rivelò, riponendo le bacchette al lato del piatto, e portandosi entrambe le mani sulle gambe - Penso sia la prima volta che mi interessi qualcuno così tanto, già da una sola uscita. È una sensazione un po' strana, se devo essere sincera, ma tutto sommato mi piace -

Che potesse essere quello, il tanto rinomato "colpo di fulmine" di cui aveva sentito parlare per anni? Quello di cui tantissimi scrittori avevano narrato nel corso dei secoli, elevandolo a qualcosa di molto vicino al "divino"?

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