Londra potrà essere bellissima ma sicuramente non ha un bel clima. Ormai nevica da due ore e sono bloccata qui in casa di Ally. La neve scende e io sono sola rannichiata sulla sedia a dondolo a guardare fuori dalla finestra, mentre Ally e il suo ragazzo sono sotto un plaid sdraiati sul divano a guardare un film e ogni tanto intervallano la visione a qualche bacio e qualche frase dolce.
Sono così melensi, odio le cose dolci, odio le effusioni d'affetto in pubblico. L'ultima volta che mi sono innamorata e poi fidanzata risale alla terza media. E sinceramente sono felice così. Non voglio impegnarmi, almeno per il momento. Lascerò fare al destino,come al solito. Una qualsiasi relazione intralcerebbe i miei piani.
Ad un certo punto mia zia irrompe nella stanza,risvegliandomi dai pensieri <Il tempo sta per peggiorare! Alvin i tuoi ti stanno per venire a prendere! Rachel tu almeno per questa notte starai qui!> Non mi da il tempo di risponderle che esce dalla stanaza.
Mi rinmergo nei miei pensieri con un un sottofondo di baci.
Cerco di distrarmi guardando i bambini che si divertono. Mi mancano i vecchi tempi,quando mi divertivo a giocare con la neve o semplicemente bere una cioccolata calda seduta accanto al camino. In effetti ne ho proprio voglia <Ehy vi va' una cioccolata calda?> propongo. Ovviamente non ottengono risposta e aggiungo con voce scocciata < Okk ho capito la faccio solo per me.> E mi avvio in cucina. Prendo il pentolino e inizio ad aggiungere il latte alla cioccolata in polvere, in teoria dovrei girare la miscela ma il telefono mi squilla, sono tentata al riattacare ma vedo che è un mio superiore di lavoro.<Rachel so che non abiti proprio vicinissimo alla casa discografica quindi finché non passa questo brutto tempo puoi rimanere a casa, ma sappi che quando tornerai al lavoro ci saranno delle novità> <ok> rispondo con non curanza. E riaggancio .
Quando torno in cucina la cioccolata è ormai bruciata e una puzza insostenibile invade la cucina.< Mai na gioia eh? > mormoro. Butto l'ormai bruciata cioccolata nella spazzatura, pulisco le incrostazioni nella pentola, apro la finestrae chiudo la porta della cucina.
<Che si fa ora?> domanada Ally
Ma siamo seri? "Che si fa ora?" Giustamente ora non c'è il suo ragazzo e non sapendo cosa fare viene con me! Vorrei tanto urlarle contro , ma so che non mi trascura di proposito, le voglio bene e so che lei ne vuole a me.
<bho> le rispondo alzando le spalle.
Optiamo per due chiacchiere tra di noi. Parliamo del mio lavoro e dei suoi studi fino a tardi.La neve ha raggiunto un altezza di 20 cm circa. <Spero che questo tempo migliori al più presto.> sospiro e prendo il tefono per vedere il meteo. La neve è prevista per il tardo pomeriggio quindo decido di raccogliere le mie cose e ritornare nel mio appartamento. Saluto e ringrazio mia zia che è l'unica a essere sveglia ed esco di casa.
Il viaggio in macchina mi sembra molto corto, più del solito ma meglio così no?
Infilo la chiave nella serratura e apro la porta. Il silenzio regna sovrano. Entro in camera mia e poso la borsa sul letto, tolgo le scarpe e mi metto comoda nel pigiama.
Sono le dieci e mezza e qui dormono ancora tutti. E possibile? Vado quindi nella camera dove di solito ci sono gli ospiti e la mia piccola scrivania.
Apro leggermente la porta e vedo una figura maschile distesa sul letto. In un primo momento penso sia Alex il ragazzo di Sophy che dopo l'ennesima litigata è stato costretto ad usufruire della camera. Ma poi esamino ancora la figura e capisco che quello non è Alex, non ha lo stesso fisico il colore dei capelli poi è completamente diverso.Ma allora chi è? In questo appartamento abitano tre ragazze e un ragazzo e quello li disteso sul letto non l'ho mai visto prima.
<Puoi entrare se devi prende qualcosa, non ti mangio sai?>Sento dire da un timbro maschile. faccio qualche passo dentro la stanza e cerco di coprirmi il viso con i capelli. <Ho detto che non ti mangio!> ribatte lui ridendo. < Che simpatico> borbotto. <Ti ho sentita!> ribatte lui con un sorrissetto. Lo prenderei a schiaffi! Prendo velocemente un libro ed esco dalla stanza < Almeno la porta chiudila!> si sente da dentro ma io faccio finta di non ascoltare.
Vado in salotto e mi sdraio sul divano e inizio a leggere, prima però mi lego i capelli per non farmeli andare davanti la faccia ed infilo la penna tra i denti pronta a sottolineare.
Intanto dal corridoio si sentono dei passi. Era ora che qualcuno si svegliasse! Penso tra me e me. Poi vedo un ombra che non permette alla luce di entrare nella stanza e di conseguenza mi impedisce di leggere.
Simulo qualche colpo di tosse per attirare l'attenzione di quel "simpatico" ragazzo di cui non so neanche il nome e che ho avuto il piacere di conoscere poco tempo fa.
<Ah sei tu quella ragazza acida con cui ho parlato poco fa?> Domanda lui con un ghigno.
Cerco di stare calma ma la voglia di rispondergli è tanta.Il capitolo non è un granché però...
Fatemi sapere che ne pensate nei commenti!