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<È stato denunciato per...aggressione.
Pare che abbia percosso più volte un suo coetaneo che per il momento vuole rimanere anonimo. La prego di seguirmi in caserma.>
<Ma io non ho fatto nulla!>Ribatto.
<Lo racconterà al collega che lo interrogherá, quel labbro gonfio dice proprio il contrario. Ha dieci minuti per andarsi a vestire, non vorrà mica uscire così!>
<Posso averne 15? Dillá c'è la mia ragazza, vorrei avere il tempo per spiegarle cosa succede,dove mi state portando.>
<No! Nei suoi dieci minuti avrà il tempo di fare tutto.>

Eseguo gi ordini, prendo un paio di jeans, una felpa e il mio cappello.
<Che succede?> chiede Rachel.
<Ma che cazzo ne so, mi hanno denunciato, ma sono innocente,te lo giuro e farò di tutto per dimostrarlo e tornare da te.>
Lei scoppia a piangere, la felpa é intrisa di lacrime,le prendo il viso tra le mani asciugandole gli occhi.
<Ti ho detto che andrà tutto bene.>
<No! Non andrà tutto bene! Qualcosa ieri è successo! Guarda quel labbro quanto è ridotto male! Non puoi andartene, no non puoi! Ho bisogno di te! Ho bisogno di vederti tutti i giorni, ho bisogno di te tutte le mattine per svegliarmi con il sorriso. E solo tu sei capace di stamparmene uno.
Ho bisogno di te la sera, devo averti accanto me nel letto, sentire la tua presenza, sennò non dormo.
Ho bisogno dei tuoi baci,delle tue carezze, ho bisogno di sentire la tua voce, ho bisogno delle tue cazzate.
Ho bisogno di te tutti i fottuti minuti della giornata, sei la ragione per cui non mi abbatto!>
La guardo dritto negli occhi,ha la vista offuscata dai grandi lacrimoni che scendono.
Pian,piano mi avvicino a lei. Le nostre labbra stanno per incontrarsi, quando... un agente entra in camera.

<Il suo tempo è scaduto,dobbiamo andare!>
<Posso venire con voi?> Domanda Rachel.
<Può incontrare il suo ragazzo questa sera alle sei, si presenti in caserma dieci minuti prima. E con questo le auguro una buona giornata,togliamo il disturbo.

<Non sarà mai una bella giornata senza di lui.> Borbotta ad alta voce, la sento, non posso fare altro che sorridere.

[...]

Sono solo in una squallida stanzetta con un neon puntato in faccia, solo un tavolo mi divide dall' agente.
<Allora signor Raia, da quanto vedo qualcuno le ha fatto un bel regalo di Natale ieri.> Riacchia indicando il mio labbro.
<Ho solo litigato con il mio migiore amico ieri...nulla di che. Posso sapere perché sono quí?>
<Bhe credo che il suo amico abbia avuto la peggio.>
<No> Dico Freddamente.
<Chi lo ha denunciato ha chiesto di rimanere anonimo fino al momento del suo arresto. Ma credo che abbia capito da solo chi sia.>
<Si stiamo parlando si Alessio Iodice, ma oltre due pugni non è successo nulla.>
<Mmmm non da quanto riferisce lui...>

Hi people!
Non sono proprio convintissima di questo capitolo!
Peace❤

If You Are With Me || Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora