◆Genn◆
Rachel non risponde al telefono, anzi mi ha mandato un messaggio che non è da lei. "Non rompere" dice.
<Oh un altra coppia sta per lasciarsi!> Dice in tono acido Alex.
<Non osare ripetrlo!> Urlo io.
<Vorresti dire che non è cosi? Fatti due conti, lei è fuori con la sua amichetta chissà dove a chissà far cosa.>
<Ti ho detto di smetterla!>
Stringo i pugni, la pelle sulle nocche si assottiglia.
Lui fa un sorrisetto sfacciato.
Non ce la faccio più gli sferro un pugno, poi due.
Lui fa lo stesso, iniziamo a prenderci a botte fino a quando non mi ritrovo con il labbro gonfio e sanguinante, sono sempre stato più fragile rispetto ad Alex ma ora ha proprio esagerato.
Lo guardo storto ed esco.Chiamo ancora Rachel questa volta mi risponde ,per fortuna.
Dall'altra parte della cornetta la musica è assordante.<Rachel tutto ok?>
<Emm...si.>
<Dove sei?>
<Prometti di non arrabbiarti?>
<È successo qualcosa?>
<No tranquillo! Sophy ha reagito in modo molto strano. È voluta venire in un bar... ora lei ha fatto amicizia con un paio di ragazzi ed io sono qui sola al bancone.>
<Vengo a prenderti!>
<No fermo! Torna a casa tra un pó!>
<Ti aspetto.>Torno a casa come mi ha detto Rachel ed accendo la tv.
Passano le ore, una due...
Alla fine la mia attesa finalmente finisce.
Rachel entra con un cartone di pizza in mano.
<Sono torna...>
La pizza le cade dalle mani, ha la bocca aperta.
<Che ti è successo?> Urla correndomi incontro.
<Tranquilla.Non è niente.>
<Non è niente? Vieni qui.>
Mi fa alzare e mi conduce in bagno.
<Siediti sul water!> Ordina mentre caccia il disinfettante e il cotone.
Si siede sulle mie gambe e inizia a tamponare il batuffolo sul mio labbro.
È così concerta, così bella intenta a riparare ai miei danni.
<Cazzo brucia!> Esclamo
<Ma che novità! Vuoi dirmi cosa hai fatto?>
Dice buttando il cotone e guaradndomi negli occhi.
Non parlo.La bacio.
Mi alzo e senza staccarmi da lei, la prendo in braccio e la conduco in camera, l'adagio sul letto.
Chiudo la porta e torno da lei, il suo battito aumenta a livelli impressionanti.
È nervosa, trema.
<Tutto ok?> Domando.
Lei annuisce a stento.
Decido di sdraiarmi accanto a lei.
Ci guardiamo negli occhi come poco prima, e già questo mi basta.
<Sei sicura allora?> Chiedo più nervoso di lei.
<Si.> Dice con un filo di voce.
Ci siamo solo noi tra quelle quttro mura, noi, i nostri respiri e il nostro amore.La mattina seguente mi sveglio prima di lei, la guardo dormire, ripenso alla sera precede.
Sentiamo busare.
< Aprite questa porta!È un ordine! Se non aprirete saremo costretti a sfondarla!><Rachel,Rachel...svegliati!>
<Mmmm....buongiorno!> Tenta di baciarmi.
<Non è ora! Vestiti, apri il secondo cassetto, mettiti i miei vestiti...basta che fai in fretta!>
Le ordino mentre mi vesto frettolosamente...
<Ma che succede?> Domanda.
<Non c'è tempo!>Esco dalla camera da letto, chiudendo la porta.
<Aprite!> Urlano a fuori.
<Ecco!> Ribatto io.
Entrano due agenti che dicono:
<Lei è il signor Raia?>
<Si sono io.>
<Deve seguirci in caserma...é stato denunciato per...>Hi people!
Che ne pensate?
Questo fin ora è il mio capitolo preferito!
E poi bhooo.Seguite la storia di
itisaciredef
sofiabartolazzi