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Il Natale di Rachel.

Sono le nove e dieci e Genn è già li sul divano che aspetta. Nascondo il suo regalo in borsa, non ne sono entusiasta ma è meglio di nulla.
Vado a farmi una doccia e sono da te.
<Va bene...però almeno un bacio potresti venirmelo a dare.>
<Mi scusi.> Enfatizzo andando veso di lui e gli poso un piccolo bacio sulla guancia,solo per farlo arrabbiare.
<È tutto ciò che sai fare?>Domanda.
<Tu non sai di cosa sono capace io.>
<Prego, fammi vedere.>
<Nahh.> Rido.
Mi prende per un polso e mi fa sedere accanto a lui.
<Non era un invito ma un ordine.>
Lo guardo storto.
<Sennò?!> Lo sfido, amo tenergli testa.
<Sennò esco e vado nel primo night club che trovo per strada, anzi... chiamo Nicole.>
<Non oseresti.>
<oh si...>
<Allora vai, fai pure.> So che non lo farà, ma si alza e si infila il cappotto.
<Okk hai vinto tu.> Mi arrendo.
Mi alzo e vado verso di lui.
Il solo pensiero di vederlo con Nicole mi rivolta lo stomaco.
Inizio a posargli piccoli baci sul collo, piccoli baci che pian piano diventano un piccolo livido rossastro fino ad arrivare ad un colore violaceo.
<Forse è meglio che mi fermi.>
<N-no>Supplica
< Si o quí ti faccio veramente male.> Tento di stacarmi dalla sua presa e mi fiondo in bagno, chiudendomi dentro.
<Sei una stronza!> Urla lui da fuori.
<Si Gennaro ti amo tanto anche io.>
Mi rilasso sotto la doccia e dopo essermi asciugata i capelli ed essermi messa il pigiama di Genn ,che tanto non usa, esco.
Tutte le luci sono spente,la televisione anche.
<Emm...Genn?!>
Non ottengono risposta.
<Non è divertente, lo sai che ho paura esci subito!>
Sento due braccia che mi prendono le cosce e mi sollevano dal pavimento fino a scaraventarmi sul letto.
<Sei un coglione.>
<Te la sei cercata. Ora ti ricambio il favore.>
<No fermati domani devo mettere un vestito e si vedrà.>
Lui allora senza pensarci due volte si sposta appena sotto la clavicola.
E io mi lascio trasportare.
<okk basta, mi stai facendo male.>
Mi alzo e vado a vedere allo specchio i "danni".
Appena sopra al petto c'è un livido di quattro-cinque centimetri di diametro, che prende tonalità che vanno dal rosa al viola.
<Tu sei matto.> Urlo
Non risponde.
Mi metto sotto le coperte, mi rannichio proprio tra le sue braccia e cado in un sonno profondo.

La mattina seguente mi sveglio più presto del solito, fuori ancora non è sorto del tutto il sole, è strano nevica ma c'è il sole.
Genn dorme, mi fermo a guardarlo.
Scendo dal letto silenziosamente e vado aprendere il suo regalo, lo poso tra il mio ed il suo cuscino. Quella piccola scatoletta racchiude due biglietti per il concerto del suo cantante preferito.
Poi vedo un foglio posato sul comodino, lo apro ed inizio a leggerlo.
È scritto da Genn.
Inizio a piangere è la cosa più bella che abbia mai letto.
I miei singhiozzi lo svegliano .
<Lo hai scritto tu vero?> Domando.
<Si.>
Gli salto letteralmente addosso, inizio a baciarlo, a ringraziarlo e a bagnarlo con le mie lacrime.
<È il regalo di Natale più bello che io abbia mai ricevuto.>
<In realtà l'ho scritto l'altro giorno è da ieri che è posato qui. E non è neanche un regalo.> È tutto ciò che dice
Rimango stretta a lui ed inizio a disegnargli con il dito piccoli cerchi sul petto, poi vedo che ore sono.
<È tardissimo! Devo prepararmi!>
<Calmati.>
<No per quanto io non mi voglia alzare devo.> Gli do un ennesimo bacio di scuse e vado a prendere la busta con i vestiti che ho comprato ieri. Mi barrico in bagno.
Quando esco sono vestita e truccata di tutto punto.
La gonna a vita alta mi fascia da sotto il seno fino a metà coscia. La canotta completa l'outfit, ai piedi ho i miei tronchetti neri.
I capelli sono sciolti e tutti ordinati, agli occhi c'è una sottile linea nera che li contorna, e il mascara allunga le ciglia.
Mi guardo allo specchio per vedere se ho coperto per bene il succhiotto di Genn, ci sono riuscita.
<Sei pronto? Come sto?> Domando chiudendo l'orecchino.
<Wow.> Dice lui.
<Ti piace? >
<Molto.>
Gli sorrido.
<Dai andiamo.>
Arriviamo in men che non si dica all'appartamento.
<BUON NATALE!>Urla Sophy.
<Anche a tee!> Rispondo.
<Si yeee.> Ci prende in giro Genn.
Poso tutti i regali in camera è vado ad aiutare Sophy in cucina,ha praticamente già preparato tutto lei.
Mi metto ad apparecchiare.
<È il primo Natale dove non apparecchio neanche per un bambino.> Dico.
<Che fortuna!Nessun verme smoccoloso e rompiscatole.>
<Ahahha sei cattiva.>
Anche lei scoppia a ridere.

Aspettiamo gli ultimi ritardatari, ovvero Giulia e Saul, prima di metterci a tavola.
Quando suona il campanello sul volto di entrambi ci sono due dei sorrisi più falsi che abbia mai visto.
<Bhe buongiorno, abbiamo portato il dolce.>
<Fantastico! Andatevi a sedere,stavamo aspettando solo voi!È pronto!>

Quando siamo tutti seduti iniziamo a mangiare e a chiacchierare.
Genn con la sua sbadataggine mi versa mezzo bicchiere di vino rosso sulla gonna bianca.
<Scusami.>
<Lascia perdere, il danno ormai è fatto.> Sorrido.

<Attenzione, Attenzione!> Fa Alex alzandosi in piedi e battendo la forchetta sul bicchiere mezzo pieno di vino.
<Devo fare un annuncio!>
Genn lo guarda malissimo, come se già sapesse cosa voglia dire.

Hi people!
Che ne pensate del primo
"Il Natale di..."?
Il capitolo si ferma quí perché il pezzo che segue appartiene maggiormente a Sophy.
Fatemelo sapere.
Peace❤

If You Are With Me || Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora