fall » g.b.

Chapter 2

[AMY]

Mi chiedo cosa sto facendo.

Ho saltato la prima ora di lezione per andare a fare un giro al di fuori della scuola.

Probabilmente adesso il mio subconscio mi sta dicendo che è una cosa buona, non l'ho mai fatto prima,
non ho mai saltato un giorno di scuola e non so perché lo sto facendo proprio oggi,
proprio adesso.

Infatti dopo il suono della campanella rimango lì fuori dietro a muretto a guardare quel ragazzo, ancora con la sigaretta tra le dita, il fumo che gli esce dalla bocca e il cappellino di lana che non si muove neanche con il venticello fresco che c'è adesso, rimane fermo.

Ed io decido di guardarlo, di continuare a rimanere dietro quel muretto ad osservarlo, per vedere che cosa fa, per vedere se veramente dopo la campanella rientra a scuola oppure rimane fuori. E lui invece rimane lì fermo.

È da cinque minuti,
cinque lunghi minuti che io sto qui ferma ad aspettare che lui faccia qualcosa. Ma lui non fa niente,
rimani fermo con la sigaretta in bocca.

La sigaretta pian piano finisce e lui ne prende un'altra.
Gli cade il pacchetto per terra e salta giù dal cancello per riprenderlo.
Si gira e in quel preciso istante riesco a vedere i suoi occhi, credo di non aver mai visto un colore così bello, così intenso e adesso ce l'ho davanti.

Cerco di nascondermi dietro al muretto, in modo tale che non mi veda. Chissà se ha mai notato che lo spiavo ogni mattina.
Sono tre lunghi anni che lo faccio, mi chiedo sul serio se l'abbia mai notato .

Se mi abbia mai notata.

Ma mi rendo conto che non posso,non posso ancora, prendo lo zaino e mi dirigo verso l'entrata della scuola. Apro la porta e i corridori sono vuoti,le aule sono piene .

Non voglio fare una figura di merda entrando adesso in classe.
Cammino ,cammino, cammino.
Tutte le aule sono chiuse, tutte tranne quella di laboratorio musicale.

Entro e mi appoggio al pianoforte.
Mi siedo e le mie mani cominciano a muoversi da sole risuonando per la milionesima volta le note di "River flows in you".