Chapter 25

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[AMY]

"Sto bene..sto bene" ripeto a mia madre.
Mi gira la testa e sento un conato di vomito, ma credo di stare bene.

"Noi siamo su...ciao tesoro" mi saluta lei con un bacio sulla guancia.

Diciamo che non sono mai stata una a cui piace andare in nave.
Preferisco gli aerei, o la terraferma... Si, molto meglio la terraferma.

-

Mi catafiondo in camera mia, chiudendo la porta e lanciando la valigia in un angolo remoto della stanza.
Sospiro buttandomi a peso morto sul letto e afferrando il cuscino con entrambe le braccia.

Mi rilasso così per quasi dieci minuti, accompagnata dal continuo ticchettio dell'orologio attaccato alla parete.
Io ormai ci ho fatto l'abitudine, mentre tutti quelli che entrano in camera mia mi chiedono come faccio a dormire con quel rumore.

Mi alzo lasciando l'impronta sul materasso, arrivo in bagno, mi strucco e mi spoglio.
Faccio una doccia, sciacquandomi dai pensieri.
Una volta finito ritorno in camera, mi infilo l'intimo e sopra delle calze nere con una mogliettona larga grigia.

Prendo il telefono e mi butto sul letto.
Faccio partire la playlist di Spotify, parte All of me e, inconsciamente, mi metto a cantarla, anche male per la non conoscenza di alcune parole.

Perché tutto di me ama tutto di te

Mi guardo il tatuaggio che ho fatto sull'avambraccio.
"I think little and I feel better"

Lo sto infrangendo, sto infrangendo la promessa fatta a me stessa di essere forte e di non crollare davanti a delle difficoltà.
Alla promessa di mandarle a fanculo, queste difficoltà.
Posso farcela?
Si, credo... Posso se voglio.
E ora voglio partire da capo.
Quindi, fanculo Gennaro Raia.

fall » g.b.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora