Chapter 22

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5 mesi dopo
[AMY]

Tutto questo è un inferno. Luglio non era così secco, arido e caldo, da anni.
Qui però, sopra al faro, tira una bell'arietta.

Ripensando all'anno scolastico non me ne pento affatto.
Mi sono impegnata e ho raggiunto buoni risultati, passando con più di sufficiente in tutte le materie.
Eppure c'è una cosa che ancora mi tormenta.
Il pensiero di aver perso qualcosa.

Ma più che aver perso, aver dimenticato.
Dimenticato qualcosa nel passato.
Infatti ora mi sento incompleta.
Una parte di me è vuota, nera.

Mi sento sola.

La luce del faro gira, compie cerchi intorno a se, rispecchiandosi sull'acqua del mare.

L'aria qui su è fresca e frizzante, nonostante la giornata sia stata afosa.

È tardi, guardo sul quadrante dell'orologio al mio polso, segna le 02.45.

Sgattaiolare fuori casa non è stata una delle mie più geniali idee.
Ma dato che è l'ultima notte qui in Sardegna, a Porto Mannu, voglio godermela fino all'ultimo.

Scendo di corsa gli stretti e ripidi scalini del faro, riuscendo quasi a cadere per il mio poco equilibrio.
Raggiungo terra e comincio a correre.
Più veloce che posso, andando verso la parte opposta al faro, circondato da un'onda di sabbia bianca e fine.

Arrivo all'apice della collina e mi siedo sul prato umido della mattina.
O sera, in questo caso.

Accarezzo quelle piccole creaturine colorate e piene di lineamenti petalosi, soffici e morbidi, che a volte la gente dimentica.
Ricordandosi solo della propria fretta.

Ne prendo uno tra due dita e scorgo una coccinella.
Questa in poco mi sale sulla mano e io la porto verso il mio viso.

La scruto lentamente: puntini neri accoppiati ad uno sfondo rosso fuoco, quelle piccole zampine che provocano quel minimo solletico dove camminano e quegli occhietti piccolissimi per noi, ma ai quali appariamo giganti.

Si ferma sulla punta del mio dito indice e io chiudo gli occhi.

Mia nonna mi ha sempre detto di esprimere un desiderio ogni volta che ne incontro una.
Poi soffiare e farla volare.

Finito il suo volo, quando il desiderio si avvererà, ritornerà da me.

Prendo un grande respiro e penso.

Vorrei ritrovare ciò che ho perso durante l'anno, quello che mi faceva stare bene mentre adesso, con la sua assenza, mi fa stare così.

Soffio in direzione della coccinella, che apre le ali per prepararsi al volo.

Non è mai successo una volta che una ritornassero da me, o che il desiderio si avverasse.

Chissà, magari questa è la volta buona.

Mi alzo in piedi e cammino verso la strada.
Tutte le luci sono spente a parte alcuni lampioni, ma nonostante sia notte, la luna riesce ancora a illuminare gran parte del territorio.
Scendo per la stradina a lato del porto e arrivo agli scogli.

Mi siedo su quest'ultimi, freddi dall'aria della notte.
Mi tolgo le scarpe e i calzini e immergo i piedi a bagno.
L'acqua leggermente fredda mi manda brividi in tutto il corpo e mi viene voglia di cantare.
Magari avessi una chitarra.

What should I do without your smile mouth?
Drawing me in and you kicking me out
Got my head spinning, no kidding
I can't pin you down
What's going on in that beautiful mind?
I'm in your magical mystery ride
And I'm so dizzy, don't know what hit me but I'll be alright
My head underwater but I'm breathing fine
Your crazy and I'm outta of my mind
Cause all of me loves all of you
love your curves and your edges
all your perfect imperfections
give your all to me, I give my all to you
your my end and my beginning
even when I'm lose I'm winning
Cause I give you all of me
And you give me all of you

Lui e il suo cappellino in testa.
Con quei capelli di un colore non ben preciso.
Solamente lui ho in testa ora.
Gennaro Raia, che cosa mi hai fatto?

Scusate per il capitolo di merda, giuro che mi farò perdonare.
Per metà in collaborazione con Sidney_Butch .
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fall » g.b.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora