3. Chiarimenti.

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Avevo bisogno di parlare con qualcuno che ne capiva meglio, con qualcuno che viveva qui da abbastanza tempo per aver assistito a tutto questo dall'inizio. Ero confusa e cercavo spiegazioni, chi erano? Perché salvavano le persone? L'unico modo era chiedere a qualcuno.

So che era scorbutico, prepotente e arrogante ma era la mia unica possibilità di capirci qualcosa.

Con il pigiama stesso presi le chiavi e indossai il mio giubbotto, uscendo di casa. Avevo lasciato mezza pizza, ma poteva aspettare.

Andai dall'altra parte della strada verso la porta di Harry e bussai. Una, due, tre volte, ma non rispondeva nessuno. Erano le due del mattino e probabilmente stava dormendo, dovevo farlo anche io. Lo stavo disturbando, già bastava il fatto che era scorbutico di giorno, non volevo immaginarmi la notte.

Sbuffai e arresa me ne tornai a casa mia, affondando nelle coperte.

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Oggi c'era il sole. Illuminava tutta la strada e le macchine parcheggiate. Faceva risplendere l'erba dei giardini e l'acqua della ciotola di Ugo.

Trovai la forza di alzarmi, aprì il frigo e presi i miei Waffle che erano avanzati dalla colazione di ieri. Forse ero strana ma a me piacevano con lo sciroppo d'acero invece che con il cioccolato. Cliccai play e feci partire Time Bomb degli All time Low.

Avevo scoperto quella band e quella canzone grazie al trailer di un gioco, the Sims 3 generation, me ne ero subito innamorata.

Poi realizzai che mi stavo lasciando troppo andare e che avevo un lavoro che mi aspettava.

In fretta e in furia indossai un jeans a vita alta, i miei stivaletti preferiti e una camicetta bianca e volai al lavoro.

"Non posso crederci." Un signore parlava con sua moglie.

"Si è davvero incredibile ciò che è successo ieri." Lo guardavo con occhi spalancati mentre mi consegnavano i loro prodotti da acquistare.

"Mi scusi signore ma parla di quello che è successo ieri, al fiume?" Mi intromisi.

"Si, è stato straordinario, io ero li." Disse entusiasta.

Mi morsi il labbro. "Potrebbe dirmi qualcosa di più su queste cinque persone?"

Volevo assolutamente sapere qualcosa. Ero sempre stata una persona curiosa, ma mai come adesso.

"Oh cara, so solo che hanno salvato molte vite, non era la prima volta che comparivano in televisione o in tutti i giornali, so che si fanno chiamare One Direction." Mi disse.

"Sappiamo anche che ognuno di loro ha un potere speciale, ma non sappiamo come li hanno ottenuti." La moglie del signore aveva un sorriso gentile.

Questo mi incuriosiva ancora di più, cosa avrei potuto fare per scoprirlo? Non volevo mettermi nei guai, ma se non lo facevo non ero io.

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Mi inginocchiai sull'erba con i miei attrezzi in mano. Oggi, giornata giardinaggio. L'erba era cresciuta un pò troppo e non potevo permettermi un giardiniere per un giardino grande quanto un buco di culo, quindi toccava a me.

Ero anche molto emozionata, quella sera sarai andata da Louis. Lo avrei rivisto dopo tantissimo tempo. Mi ricordavo che da piccoli giocavamo nel parco di Philadelphia insieme, eravamo cresciuti come due fratelli, fin quando lui non si trasferì qui con la sua famiglia per problemi economici.

Mentirei se dicessi che lui non era uno dei motivi principali del mio trasloco.

Con le enormi forbicione, di cui non conoscevo il nome, iniziai a tagliare un pò.

Superhero [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora