Charly Barnett

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Ultima ora di scuola prima delle vacanze di Natale. Marcello mi aspetta all'entrata della scuola e poi andiamo dai suoi perché hanno una sorpresa anticipata di Natale per me. Spero che sia qualcosa all'altezza di quello che mi ha promesso. In questi quattro mesi che stiamo insieme, dopo il "richiamo degli angeli" che mi ha regalato dopo il suo compleanno per scusarsi, mi ha regalato un giubbino per sdebitarsi di quello che mi ha rovinato l'anno scorso con la sua cioccolata e questo non è neanche tanto economico come l'altro, dato che è un capo firmato e gli è costato trecento euro.

Ieri mi ha implorato di andare da lui invece che da me perché aveva una sorpresa che mi sarebbe piaciuta più di qualsiasi altra cosa e che avrei solo dovuto esprimere quello che provavo veramente. E quando ho smesso di tenergli testa e  di accontentarlo mi ha baciata e mi ha sollevata in aria facendomi girare a mezz'aria per qualche volta facendomi anche ridere con i suoi modi da bambino che spero non lo abbandonino  tanto presto. Anche se ha già 18 anni da prima che ci mettessimo insieme. Ma sono dettagli.

La campanella suona e io mi affretto a mettere apposto le mie cose e a salutare i miei compagni di classe ed  augurare un buon Natale ai miei prof.

Mi avvio verso le porte principali e Marcello mi corre incontro felice, dandomi tanti e piccoli baci sulle labbra, tra ognuno un sorriso, facendo scivolare le mani sui miei fianchi, mentre io lo abbraccio al collo. Mi prende per mano e intreccia le dita alle mie, aprendo la porta con la mano libera e facendomi passare per prima. Scendiamo le scale e raggiungiamo velocemente la macchina bianca di sua madre, aprendomi la portiera dei posti posteriori, aspettando che mi mettessi apposto e poi chiudendola sorridendomi entusiasta. Arriviamo a casa sua velocemente e mi accompagna fino  a sotto il portico, coprendomi gli occhi con una bandana. Sento la porta aprirsi, mi accompagna per qualche passo e poi sento la porta chiudersi, abbassando dopo un attimo la bandana. Vedo i miei genitori e mio fratello seduti sul divano che ridono con Maurizio, il padre di Marcello.

«Finalmente siete arrivati!» ci saluta Maurizio  alzandosi e dirigendosi verso di noi.

«Cosa ci fanno qui i miei genitori e mio fratello??» chiedo spaesata.

«Loro lo sanno già e mi hanno già detto che qualsiasi risposta tu dia andrà bene.»

«Che risposta devo dare??» chiedo a Marcello, ora seriamente preoccupata.

«Vuoi venire a Sarasota, in Florida, con me e la mia famiglia?» mi chiede lui guardandomi negli occhi.

«Non è uno dei posti più visitati della Florida?» chiedo, anche se nella mia testa sto esultando come non mai.

«Si uno dei più belli insieme a Miami. Ci sarà la disponibilità della spiaggia, adesso in Florida c'è il sole, dei negozi, tutto quello che vuoi. E ovviamente pagherò io il tuo viaggio con i miei soldi, per non affaticare economicamente né la tua né la mia famiglia.» mi spiega velocemente lui, guardandomi speranzoso e appoggiando le mani calde sul mio viso «Non devi assolutamente preoccuparti di nulla. Io voglio farti felice e sapere che la tua felicità deriva da me.» mi dice sussurrando.

Riflettiamo: sommiamo io, Marcello, i suoi genitori, sole, mare il tutto è uguale a io e Marcello felici. Si può fare.

«Io... Io... Si, voglio venire in Florida con te!» dico sorridendo.

Lui mi guarda stupito e felice mi bacia, abbracciandomi subito dopo, assicurandomi che faremo le migliori vacanze di Natale che abbiamo mai fatto.

·¬·

La partenza è prevista per domani da Milano e i tre giorni dalla notizia mi hanno fatto bene sia per preparare le valige sia per assicurarmi che non era uno scherzo e che Marcello mi ha veramente pagato il viaggio.

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