È sabato e sono passate due settimane dall'inizio della scuola. In questo momento sto andando con Harry, Ron e Hermione da Hagrid. Manca poco per arrivare all'uscita del castello, ma mi sento afferrare un braccio. Uffa, tutti ultimamente mi afferrano le braccia, mi sto stancando. Come temevo è Dean. Lo sto un po' trascurando ultimamente e mi dispiace, ma mi sto molto avvicinando a Harry, Ron e Hermione e non voglio lasciar perdere quest'amicizia solo per il mio ragazzo. Anche se in teoria dovrei dire il contrario.
«Ragazzi, andate pure avanti, io vi raggiungo dopo» dico dopo che Dean mi ha fatto cenno di dovermi parlare. Lui mi porta in un angolo e mi lascia il braccio.
«Ginny, ti devo parlare» okay, quando un ragazzo (o qualcuno in generale) dice così non è mai un buon segno.
«Dimmi, sono tutta orecchie.» dico, sempre più nervosa. Lui apre la bocca per parlare, ma io lo precedo: «Senti Dean, mi dispiace se non passo molto tempo con te ultimamente, ma sto conoscendo meglio loro e...» dico riferendomi al "golden trio".
«Trascuri il tuo ragazzo. Meglio stare con loro che con me. Senti Ginny, non ho nulla in contrario alle tue amicizie, ma passi troppo tempo con...»
«Con chi? Hermione? È una mia amica! E Ron? È mio fratello! E...» mi sto seriamente arrabbiando.
«Harry! E lui chi è? Guarda che vi ho visti, nella Sala Comune, il secondo giorno di scuola! Credevate di essere soli?» sta urlando. Non ci posso credere. È geloso. È geloso di Harry!
«Cosa? Ma stai scherzando? Ma che hai visto?» sbotto infuriata.
«Oh, ehm, credo la parte in cui vi stavate abbracciando come due fidanzatini!» urla Dean. Continuo a non credere che le sue parole sono reali, e invece è proprio così.
«Allora credo che ti sei perso un bel pezzo. Secondo te abbraccio il primo che mi capita? Lui ne aveva bisogno. Tu non sai niente di lui, non sai cosa gli ha fatto Voldemort!» mi stupisco delle mie parole. È la prima volta che pronuncio quel nome. Persino lui pare impallidire, per quanto sia possibile. «Tu non sai cos'ha passato Harry Potter. E non lo so nemmeno io. Però mi fidavo del ragazzo che credevo non fosse così superficiale, che non si fermasse così poco all'apparenza per della stupida gelosia» continuo, con gli occhi leggermente lucidi. «Mi deludi anche tu, Dean».
«Bene» dice, passandosi una mano tra i capelli «bene» ripete. «Allora non devo dirti quello che sai già».
Mi giro e me ne vado per raggiungere i miei amici. Tra me e Dean è definitivamente finita.Quando entro nella vecchia capanna di Hagrid tutti si girano a guardarmi con un espressione preoccupata. Probabilmente ho gli occhi rossi, perché un po' ho pianto. Qualsiasi cosa sia successa, a Dean comunque ci tengo. Mi siedo accanto a Hermione, che mi mette una mano sulla schiena e mi sussurra: «Mi spieghi dopo, okay? Sta' tranquilla». Annuisco; adoro questa ragazza, ti capisce al volo, sembra quasi leggerti nel pensiero.
Alla mia destra c'è Ron, e affianco a lui Harry. Anche mio fratello sembra capire che qualcosa non va, infatti mi dice: «Tutto bene, Ginny?». Noto un filo di preoccupazione nella sua voce, e ciò mi tira un po' su il morale. «Sì, tutto a posto» dico, annuendo di nuovo. Adoro quando mio fratello si preoccupa per me, sembra che finalmente interesso a qualcuno al di fuori dei miei genitori.
Dopo aver rifiutato i biscotti strani cucinati da Hagrid e aver parlato del più e del meno, decidiamo di tornare al castello. Nel tragitto regna il silenzio più assoluto, che viene interrotto da Harry:
«Ho scritto una lettera a Sirius» dice, con un mezzo sorriso stampato in volto. Sorrido anch'io.
«Ah, bene. Ma non intenderai spedirgliela, vero?» dice Hermione.
«Oh, sì. Cosa dovrei fare, Hermione? Girarmela e rigirarmela tra le mani fino a quando non mi vengo i crampi ai polsi?» risponde Harry. Sembra felice, e spero per lui che sia così. Di questi tempi un po' di allegria non guasta di certo.
«Ma Harry! Sirius è... insomma, lo sai, Edvige...» comincia Hermione.
«Lei saprà cosa fare» diciamo in coro io e Harry, ripetendo le mie parole di quella sera.
«Ginny, tu che c'entri?» mi chiede Ron, e io gli spiego velocemente che sono stata io a consigliarlo a Harry, tralasciando i minimi dettagli.La sera, dopo la cena, Hermione mi prende in disparte, probabilmente per sapere cos'è successo.
«Adesso me lo spieghi?» dice, in tono gentile. «Be'» comincio, un po' imbarazzata, «Ecco,... Io e Dean ci siamo... lasciati».
« VI SIETE LASCIATI??! » grida una voce alle nostre spalle, prima che Hermione possa commentare.
«RON!» urlo, indignata. Non si può nemmeno parlare un attimo in pace? «Che diamine ci fai qui?» grido, e sento le guance avvamparmi. Scommetto 100 galeoni che sono più rossa dei miei capelli.
«Che succede?» ora c'è anche Harry io vorrei avere dei razzi al posto delle scarpe e spararmi nello spazio dalla vergogna.
«Ginny e...» comincia Ron, ma io lo precedo.
«ANDATE VIA! TUTTI! FUORI!» esplodo, più arrabbiata (e rossa) che mai. Dopo che tutti se ne sono andati, Hermione si rivolge a me:
«Forza, dimmi.» E io le spiego tutto, dall'inizio alla fine.*Spazio autrice*
Ciao a tutti, grazie mille per le visualizzazioni. Questo capitolo lo dedico a @SofyLoveFantasy perché è stata la prima in assoluto a scrivermi dei commenti, e io sono felicissima. Non riesco a scrivere un capitolo decentemente bello, forse perché penso di non esserne all'altezza, anche perché sono più brava a esprimermi in racconti completamente miei. Spero comunque che vi accontentiate di come scrivo.
Un saluto c:N.B. : Da qui dovrebbe iniziare il "bello" della Hinny ;)
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My Dream Love - Hinny
FanfictionPer Harry è il sesto anno ad Hogwarts, e desidera più che mai avere un anno normale. Troppi nuovi sentimenti gli si riversano addosso per reggere un'altro anno pieno di pericolose avventure. E lui vuole provare questi sentimenti, ora più che mai. In...