Il treno parte tra cinque minuti, e ovviamente noi siamo in ritardo. Entriamo in tutta fretta nella stazione di King's Cross, fino ad arrivare velocemente al binario 9 e 3/4. Attraversiamo la barriera e in meno di trenta secondi siamo tutti sul treno, che si è appena mosso. Mamma e papà ci salutano, e li vedo allontanarsi sempre di più man mano che il treno accelera, fin quando riattraversano la barriera che li conduce nel mondo babbano.
Noi quattro andiamo alla ricerca di uno scompartimento libero, ma essendo arrivati all'ultimo momento dobbiamo arrivare al fondo del treno per trovarne uno. Poco prima di entrare Ron blocca Hermione con un braccio.
«Possiamo... parlare un secondo, per favore?» chiede. Non so se lei ha accettato solo perché è stato gentile, o perché è più rosso dei suoi capelli. Credo la seconda.
Se ne vanno, lasciandoci soli. Sono contenta, ma anche molto imbarazzata. Sembra che ogni occasione si presenta solo per noi due, che sia tutto troppo programmato e troppo bello per essere vero. E anche se ora siamo "ufficialmente" fidanzati quando stiamo soli mi sento comunque a disagio, o meglio, sotto l'effetto Harry.
Ovviamente ci sediamo vicini, io dalla parte del finestrino e lui verso l'esterno. Mi appoggio sulla sua spalla come sono solita fare, e lui come sempre mi avvolge tra le sue braccia.
Non parliamo. Non ne abbiamo bisogno. Ci basta il nostro abbraccio. Ad un certo punto si china su di me, le nostre labbra si sfiorano, ma il lo blocco.
«Non qui. Hermione e Ron potrebbero arrivare a momenti.» dico, anche se in realtà non m'importerebbe.
«Ha ragione.» Istintivamente ci separiamo. È Dean. La porta dello scompartimento era aperta e non ce ne siamo neanche accorti. Si rivolge a Harry:
«Possiamo parlare?». Harry sembra... sollevato. Come se anche lui avesse voluto fargli la stessa domanda. Annuisce. Si alza e vanno a parlare in corridoio, questa volta stando bene attenti a richiudersi la porta alle spalle.
Per i seguenti minuti mi sforzo di capire la loro conversazione, ma evidentemente parlano sottovoce e leggere il labiale è difficile. Poi mi scoccio, e torno a guardare fuori dal finestrino.
La visuale è come sempre mozzafiato; anche se siamo in inverno, il paesaggio non è privo della sua bellezza. Il sottile strato di neve che c'è sulle colline attribuisce a rendere ancora più straordinaria l'atmosfera.
Non so da quanto tempo la chiacchierata tra Dean e Harry sta andando avanti, non so dove sono finiti Ron e Hermione; fatto sta che non mi interessa. Chiudo gli occhi e, cullata dal movimento del treno, mi addormento.Quando mi sveglio sono appoggiata a Ron, che mi scuote leggermente e mi dice: «Muoviti Ginny, siamo arrivati.»
In genere, una persona normale, quando svegliandola le viene detto che è tardi e che di deve sbrigare, apre di scatto gli occhi e con fatica si prepara, perché è ancora assonnata.
Ma si da il caso che io non sia una persona normale.
Mentre spalanco gli occhi, mi metto bruscamente a sedere, facendo prendere una testata sia a me sia a Ron.
«Ginny!» urla, massaggiandosi la testa.
Durante la cena non ho modo né di parlare con Hermione della sua conversazione con Ron, né di parlare con Harry della sua conversazione con Dean.
Anche quando saliamo in Sala Comune non riesco ad allontanare né l'uno né l'altro, e quando salgo in dormitorio sono terribilmente frustata e curiosa.
Passo la mezz'ora successiva a pensare con il quale parlare per primo l'indomani mattina. Siccome sono indecisa, decido che parlerò con chi mi verrà comodo parlare prima, e cerco di addormentarmi.
La notte sogno baci mancati, paesaggi da togliere il respiro e conversazioni dalla quale sono stata esclusa che mi lasciano nella mente mille punti interrogativi.*Spazio autrice*
scusate l'assenza e il capitolo corto. detto questo, per chi ha twitter: ho aperto la pagina ufficiale di questo account, si chiama imrsangster, dove comincerò a seguire i miei lettori. presto aprirò una pagina anche su instagram e tumblr.come vi chiamate?
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My Dream Love - Hinny
FanfictionPer Harry è il sesto anno ad Hogwarts, e desidera più che mai avere un anno normale. Troppi nuovi sentimenti gli si riversano addosso per reggere un'altro anno pieno di pericolose avventure. E lui vuole provare questi sentimenti, ora più che mai. In...