~death~

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Oggi maledetto 15 gennaio mio padre è morto.
Sono in ospedale ed i medici hanno mi appena dato la notizia.
Mi sento talmete da far schifo.
Come se un tram fosse passato addosso anche a me.
E mai possibile che dietro ad una persona sono nascosti così tanti ricodi ?
Credevo di no.
Almeno fino a ieri.
O almeno fino a quando ieri ,non mi hanno chiamato a casa ,predisposta a scrivere una canzone, dicendomi che un certo tram diretto per Milano aveva sovrastato mio padre.

Emma è subito corsa a prendermi e portarmi in ospedale, nello stesso punto in cui sono ora.
Il mio mondo si è fermato,come il mio cuore.
Sono svenuta, mi stavano uccidendo,TUTTO E TUTTI.

In ospedale ci sono solo io .Non mia madre, che credo sinceramente non lo sappia,
Non mio fratello ,che in un certo senso mi ha deluso,solo io.

Mi chiamo Chiara ho sedici anni ed abito a Londra con mio padre o almeno ,abitavo. Mia madre e mio fratello invece abitano in Italia , i miei sono separati da almeno 13 anni. Studio canto, pianoforte e chitarra da quando sono arrivata a Londra e sono vincitrice di un certo concorso mondiale per artisti.

Mio padre mi ha obbligato a studiare l'italiano da quando ci siamo trasferiti.
Per lui era importante, e anche per me lo diventò presto.

Stasera prenderò l'aereo perché essendo "minorenne "soliti difetti e pregi, non posso dormire da sola neanche per una notte.
Ma cerco di guardare l'accaduto in senso postivo, anche se di molto positivo,c'è poco.

Parto per l'Italia.
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Dopo all'incirca un giorno di volo,passato ad ascoltare e scrivere musica, arrivo in Italia.
Mia mamma non è nemmeno venuta all'aereoporto e so che, qualunque scusa inventerà lei o mio fratello, il vero motivo è perche proprio io, come mio padre, le porto tanti ricordi dal passato.

Mi stavo per perdere tra la gente che mi trascinava ,quando ad un certo punto vedo una figura ombrosa che sin dal primo momento mi sembra molto familiare.
Dopo che si avvicina salutandomi.
E io che mi giro dietro pensando sbagliasse persona ,riconosco mio fratello Alex,gli salto subito addosso intimorita, e lo abbraccio fortissimo .
-"Da quanto tempo eh sorellina" mi ripeteva lui
-"mi sei mancato anche tu"
Ribattei io sempre immersa in quel l'abbraccio che avrei voluto durasse all'infinito.

Mio fratello era davvero l'unica famiglia che mi era rimasta .
20 anni, capelli mori e occhi neri .
Mi iniziò a prendere le numerose e valigie e tra una chiacchiera e l'altra ragiungemmo casa......

ANGOLO autrice
Primo capitolo
Che ne pensate??

Il Segreto Dei Suoi Occhi||Genn Butch [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora