capitolo 21

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-"mi dite quanto devo ancora aspettare?" urlò Alex dalla porta accanto.

Il biondo ,deglutendo, si allontanò da me.

Io ero peggio di un peperone arrostito.

Lui sorrise con uno di quei sorrisi che sono un mix tra un ghigno e un sorrisetto compiaciuto , insomma, tipico di Genn.

-"Arriviamo alé" esclamo il biondo ,prima di rivolgersi nuovamente a me per cercare il mio sguardo ,che però era disperso a guardare i cassetti delle medicine.

Non riuscivo ad evitare il suo sguardo, ma dovevo farlo, per il mio ed il suo bene.

-"Che facciamo?" proferì Genn grattandosi la nuca, quasi imbarazzato 

-"Tu continua...." iniziai il discorso, ma Genn mi interruppe.

-"Non ti riesco a prendere sul serio se non mi guardi negli occhi" sostenne soddisfatto, alzandomi con l'indice il mento.

Avevo un'espressione indecifrabile, un miscuglio fra arrabbiata e imbarazzata.

Ve la lascio solo immaginare ,ero semplicemente ridicola.

-"Tu continua a fare quello che stavi facendo ,stasera cerco io di scambiarci due parole."

Chiusi il discorso io, avviandomi verso la porta.

Non volevo metterlo in mezzo , non ora che sembrava che tutto, incluso il mio cervello , fosse andato a farsi fottere.

Ma avevo dimenticato ,che lui non si arrende così facilmente.

-"Perché vuoi fare tutto da sola?" mi domandò lui afferrandomi il polso.

-"Semplicemente, voglio parlarci io" pronunciai io soddisfatta.

Fece un'espressione poco convinta, per poi lasciarmi il polso.

SAPEVO NON SI SAREBBE ARRESO.

Ci incamminammo in corridoio senza proferire una parola, una raccomandazione, un consiglio, un periodo. No ,fu tutto vuoto. Come me d'altronde in quel momento.

-"Ah, finalmente" proclamo soddisfatto Alex appena vide il nostro arrivo.

Io e Genn prendemmo posto a tavola silenziosamente.

-"Sinceramente, sembra che vi siete scannati"  sostenne Alex, dopo poco ,accorgendosi del disagio che si era creato nella stanza.

Sbuffai.

Anche da strano ,sembrava ancora essere lucido, forse più del solito.

Entrambi, si voltarono verso di me straniti.

Mi ero accorta ,forse, di aver creato troppo rumore con quello sbuffo.

In difficoltà, feci spallucce. 

Ricordandomi, di essere stata molto in fuori luogo. 

D' altro campo è quello che facevo quasi abitualmente, e la gente che  mi stava attorno aveva imparato ad abituarsi.

A Genn comparve un sorrisetto divertito sul volto .

Scossi la testa ricambiando il sorriso.

Alex, guardava la scena divertito .

-"Sembrate una di quelle vecchie coppiette" precisò sbellicandosi dalle risate.

Spalancammo gli occhi stupiti entrambi.

E questo ,non fece altro che peggiorare la situazione.

-"Stavo solo scherzando" informò ovvio Alex.

-"Oggi il senso di umorismo non ti manca" sputò acido Genn.

Alex socchiuse gli occhi ,contrariato.

Ora ero io a godermi la scena divertita.

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allora bella gente,

perdonatemi perché il capitolo è corto e fa davvero schifo ma si ,continuiamo pure ,allora forse sicuramente posterò domani ma mi è venuta un ' idea per far diventare la storia un po' più ,come dire, letta.So che molte di voi mi vorranno uccidere per questo ma dovevo farlo.

con mio enorme dispiacere vi dico che per il prossimo capitolo desidero 40 stelline e 10 commenti, vorrei incominciare con poco per non farmi odiare .Spero che raggiungiate presto l'obbiettivo perché non vedo l'ora di scrivere seriamente.

Forse così potremmo dare un ordine a tutto ciò .

So che potete arrivarci.

Ci vediamo ..

xxxilary




Il Segreto Dei Suoi Occhi||Genn Butch [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora