capitolo 17

188 19 0
                                    

Mi trascinò fuori ad una classe o meglio , una porta.
La porta era bianca. Completamente bianca.
Solo una scritta . Celeste.
3^D.Questo diceva la scritta.
Vedere una sola parola, lettera o numero qualunque sia.
Su quel muro faceva effetto.
La ragazza affianco a me spalancò la porta.Mi sentivo in un tremendo imbarazzo.C'erano tanti ragazzi, tanti ragazzi che mi fissavano. Ora mi sentivo con gli occhi addosso.
-"alla Buon ora" una voce scura interruppe il silenzio e l'atmosfera.
-"Mi scusi professore,davvero stavo per venire ma bhe non volevo"disse sarcastica la ragazza affianco a me.
Tutta la classe scoppio in una rumorosa risata.
Nessuno sembrava accorgersi della mia presenza.
-"E mi dica,signorina Smith,cosa l'ha convinta a cambiare questo suo pensiero?"disse il professore,con un sorriso falso,appoggiandosi alla cattedra.
-"Sà,mia mamma..."pensa"se i genitori non esistessero..."disse lei rinnovando il discorso sospeso.
Lui fece un sorrisetto compiaciuto.
"Sarebbe tutto più bello"sbuffó lei sottovoce,poi finalmente notando la mia presenza il professore si avvicino a me.
-"E lei?"mi chiese.
Okey,ero rossa e sottolineo rossa.
Le persone mormoravano.
-"Ma quella non é Chiara Iodice?"mi guardavo stranita intorno,la gente mi conosce?Davvero?
-"Chiara Iodice?"mi chiese il professore "La sorella di Alessio Iodice?"mi chiese interrogativo il prefessore.
Annuì.
Mi sentivo abbastanza sotto pressione.Cioé molto.
"Andare a sedervi entrambe".Poi mi guardò "Con lei farò i conti più tardi.
Mi sbrigai e raggiunsi il banco con la ragazza anonima.
Mi sentivo molto,molto fuoriluogo.
La ragazza affianco a me mi guardava anche lei incuriosita.
-"Chiara giusto?"mi domando sottovoce.
Annuì sorridendo.
-"Beatrice"aggiunse porgendomi la mano.
La afferrai senza pensarci una seconda volta.
Sembrava diversa.Era diversa.
Poi,sembrava volesse dire qualcosa ma si fermo.
I suoi occhi cambiarono direzione,ora non guardavano me e,sinceramente non ho mai capito cosa guardassero.
-"Sai,conosco anche io Alex"sorrideva,ma non mi degnavs ancora di uno sguardo.
Pensandoci,sembravo minuscola rispetto a lei,in tutti i sensi.
Era molto diversa da me.Aveva uno stile tutto suo,e questo mi piaceva molto.
La lezione passó in fretta nel senso che credo di essermi davvero addormentata nell'ora di storia.
La campanella suono e tutti si avviarono verso l'uscita.
-"Signora Iodice?"mi richiamo il professore.
Mi voltai.
Ma proprio in quel momento mi arrivó un messaggio.
Era lui.

Il Segreto Dei Suoi Occhi||Genn Butch [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora