~silence~

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Raggiungemmo casa.
Era una villa di due piani credo,GIGANTE, troppo per me abituata in un semplice palazzo in centro.
Perché pensandoci in tribunale non avrei mai potuto controbattere per l'amor del cielo avevo tre anni e Alex sette.
Beh una volta entrata in casa mia madre non era nemmeno in casa, mi evitava poco mi dicono.

-"le passerà non preoccuparti le devi dare semplicemente un po di tempo per abituarsi" mi disse alex con un'espressione indecifrabile in volto.

-"Ma non è questo" gli dissi sedendomi su uno scalino "cosa diamine le ho fatto vorrei sapere, Solo questo.."
"Dio cosa le ho mai fatto" presi una pausa "Non ho deciso io di vivere con papà" altra pausa
"Avevo solo tre anni ,tre dannati anni"
-"Non so se lei ha capito che a tre anni non giocavo neanche con le bambole"
-"Okey ma tu prova a capire lei" mi disse sedendosi accanto a me.
-"Non capisco, cosa dovrei capire? "
-"Okey facciamo in questo modo non agitarti e soprattutto non alzare la voce dammi un mese e poi sarà tutto sistemato,va bene sorellina?"
mi disse stringendo a lui sorridendo.
La chiave nella serratura, sono davvero pronta a vederla?
-"Ah sei arrivata" mi disse con massima indifferenza
-"è un piacere anche per me rivederti.." Avverto la spinta di Ale che vuole farmi capire si stare zitta. Ma al diavolo, che stia zitto lui!
Sempre la solita faccia indifferente.
Mi pizzicato gli occhi, una cosa che ultimamente succede troppo frequentemente quindi mi sforzo con tutta me stessa di ricaricare indietro le lacrime.
"Se permettete, io vado in camera" dissi quasi inciampando su uno scalino.
Ridicola come sempre, Chiara.
Raggiungo la prima camera che vedo la apro e capisco che è la mia, o dovrebbe. Insomma, non credo che Alex abbia un letto rosa.
Mi intrufolo e scorgo una piccola finestra la quale rivela uno dei panorami più belli che abbia mai visto in 16 anni.

Il Segreto Dei Suoi Occhi||Genn Butch [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora